Calcio

Yann Bisseck: storia e caratteristiche del nuovo astro nascente dell’Inter

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Il mercato estivo dell’Inter è già entrato nel vivo e sui giornali si parla dei neo arrivati Marcus Thuram e Davide Frattesi, dei possibili rimpiazzi di André Onana e del tentativo insistente di riportare Romelu Lukaku a Milano. Sembra essere passato in sordina un altro acquisto parecchio importante, quello di Yann Aurel Bisseck, il gigante classe 2000 dell’Aarhus. Il ragazzo tedesco è stato acquistato dai neroazzurri per 7 milioni di euro più bonus. Si tratta di un osservato speciale di Beppe Marotta già da tempo, come affermato dal dirigente stesso che aggiunge: ”Seguiamo da più di un anno il percorso di Yann, crediamo possa essere un profilo già maturo in grado di rafforzare ulteriormente la difesa, con le caratteristiche adatte al gioco di mister Inzaghi”.

La storia di Bisseck

Yann Bisseck è un ragazzo tedesco di origini camerunensi, nato il 29 novembre del 2000. Inizia la sua carriera nelle giovanili del Colonia, dove si fa subito notare per la sua stazza fisica e la grinta di guerriero. All’età di 16 anni, nella stagione 17/18, viene promosso in prima squadra da mister Peter Stoger, con cui sviluppa da subito un ottimo rapporto. In quel momento il club renano è in grave difficoltà: la squadra non gioca un bel calcio, i risultati non arrivano e i giocatori non apprezzano il metodo di gestione dell’allenatore.

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In una fredda serata di novembre, precisamente il 16 di quel mese, viene fatto esordire il giovane Yann, che in quel momento non ha ancora compiuto i 17 anni e diventa il più giovane esordiente nella storia della competizione. Entra in campo con il numero 40 e sin da subito si nota che lui in mezzo ai grandi ci può stare, come dichiarato da lui stesso a fine partita: ”Penso di aver fatto una buona gara, nonostante la sconfitta. Ho capito di poter reggere questo livello dopo aver vinto un duello aereo con l’attaccante dell’Herta Berlino”.

Il calvario

Dopo l’esordio in prima squadra il tedesco inizia a guadagnare autostima e si sente parte integrante della squadra, ma purtroppo avviene un cambio importante in panchina, con il tentativo di risollevare la stagione. Viene esonerato Peter Stoger, con cui Yann aveva instaurato un buonissimo rapporto e viene sostituito da Stefan Ruthenbeck. Purtroppo però, la situazione in campo non cambia, così come quella in classifica: il Colonia arriverà ultimo in campionato, retrocedendo quindi in Bundesliga 2.

Si avvia per Bisseck un periodo difficile, determinato da una lunga serie di infortuni che inizia con la rottura dell’osso del piede. Costretto a tre mesi di terapia e stampelle, un periodo in cui farà molta fatica a combattere lo stress psicologico e al termine del quale perderà parecchia stima da parte del club, che di conseguenza lo cederà in prestito in Olanda prima e in Portogallo poi. Al Vitoria Guimaraes non riesce a rendere come vorrebbe, a causa di un altro infortunio (questa volta al tendine di un ginocchio). Sembra realmente un calvario infinito, un labirinto senza via d’uscita.

La rinascita

A livello mentale Yann Bisseck è davvero distrutto e sembra quasi aver perso la fiducia nei propri mezzi, tanto che decide di trasferirsi in Danimarca, all’Aarhus, quasi come un’ultima spiaggia per la sua carriera da professionista. Il colonia lo cede nuovamente in prestito, ma questa volta con diritto di riscatto fissato a 650.000 euro. La condizione fisica sembra reggere sin da subito e anche la tranquillità in campo aumenta, tanto che la nazionale tedesca under 21 lo nota e decide di convocarlo, nel marzo del 2022. In quell’anno il club danese lo riscatta ponendolo al centro della difesa come pilastro e condottiero del reparto. In due stagione sigla 6 reti e 5 assist, tra campionato e coppe.

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Nell’ultimo europeo U21 conquista la fascia da capitano e gioca uno stupendo europeo, andando anche in rete nella gara inaugurale, terminata poi in pareggio. La mentalità di Bisseck sembra cambiata radicalmente, grazie anche all’importante sviluppo sul piano fisico e atletico, che lo rendono un osservato speciale in vista della prossima stagione.

Scheda e caratteristiche tecniche

Grazie ai suoi 196 cm di altezza, il tedesco sarà sicuramente uno tra i difensori centrali più alti del nostro campionato. A questa imponente stazza fisica associa una grande falcata e un buon tiro da fuori, che gli permettono spesso di uscire palla al piede e di vedere la porta da lontano, come accaduto spesso in Danimarca dove ha siglato diverse reti in questo modo.

Ciò che impressiona di più in lui è però la capacità di reggere il gioco fisico con chiunque: nei duelli aerei è difficile sovrastarlo e in area di rigore è un fattore determinante in ogni calcio d’angolo. Si tratta di un giocatore che anticipa l’uomo, è rapido e arriva spesso in scivolata se si perde un uomo in area di rigore. Ovviamente il ragazzo deve ancora crescere molto, ma è già maturo e pronto per ritagliarsi un ruolo importante in squadra, con la volontà di conquistare una maglia da titolare. Mister Simone Inzaghi lo schiererà come braccetto destro della sua rinomata difesa a 3, con un sistema di interpreti già abbondantemente rodato e di esperienza. In quella posizione si alterneranno lui e Matteo Darmian, con l’apporto di Francesco Acerbi in mezzo e Alessandro Bastoni a sinistra.

Yann Bisseck è giovane e pochi conoscono nel dettaglio la sua importanza in campo, ma il ragazzo, atterrato da poco a Milano, ha già ribadito la sua volontà di iniziare questo percorso sin da subito. La stagione è lunga, ma il tedesco vuole dimostrare sin dalla prima giornata che in quella rosa costellata di talenti non è arrivato per fare la comparsa, ma per poter un giorno brillare sotto il cielo di San Siro.


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