Dopo oltre un anno di stop per un infortunio al tendine d’achille, Vanessa Ferrari torna finalmente in pedana nella Coppa del Mondo tenutasi in questi giorni a Melbourne, in Australia. E che ritorno! La ginnasta italiana vola nelle fasi finali nel corpo libero con il miglior punteggio. La finale sembra essere a senso unico per lei e infatti Vanessa riesce nell’impresa e domina la gara conclusiva sbaragliando le avversarie e aggiudicandosi, con 13.600 punti, una straordinaria medaglia d’oro nella sua specialità di punta.
La vittoria è risultata molto importante, infatti la campionessa conquista i primi punti per qualificarsi ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, e se il sogno dovesse diventare realtà sarebbe la prima ginnasta italiana di sempre a ottenere una qualificazione per la quarta volta di seguito nei Giochi a cinque cerchi. Questo podio non è stato solo fondamentale per un futuro olimpionico ma anche un trionfo personale: a causa di un grave infortunio al tendine d’achille nell’ottobre del 2017, l’azzurra è stata costretta allo stop iniziando un lungo periodo tutt’altro che facile di riabilitazione, per poi tornare più forte e determinata di prima e con una medaglia d’oro al collo, l’ennesima della sua lunga carriera.
Una carriera che per Vanessa, nata a Orzinuovi (Brescia) nel 1990, si apre all’età di otto anni quando si iscrive nella società del suo paese. Nel 2002 vince a Fermo (Marche) il suo primo Campionato di Categoria Allieve e debutta con la Nazionale italiana Juniores, classificandosi al secondo posto nella gara individuale. Altri podi per lei non tardano ad arrivare e il futuro si prospetta roseo per Vanessa, non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Partecipa, infatti, nel 2004 ai Campionati Europei Juniores ad Amsterdam, vincendo la medaglia di bronzo nella gara a squadre, l’argento in quella individuale e un terzo posto alla trave. Nel medesimo anno viene premiata agli oscar della Ginnastica come “Giovane ginnasta italiana”. Vanessa sembra essere inarrestabile e sempre a caccia di medaglie: nel 2006 viene convocata ai Campionati Mondiali di Århus, in Danimarca, portandosi a casa, per la prima volta nella storia della ginnastica italiana femminile, una medaglia d’oro nel concorso generale individuale, e due terzi posti nelle parallele asimmetriche e al corpo libero. Un successo che la porta a affermarsi come una dei migliori ginnasti nella storia italiana e nel mondo. Oltre alle medaglie, anche gli infortuni non tardano ad arrivare: ai Campionati Mondiali di Stoccarda del 2007, necessari per la qualificazione alle Olimpiadi di Pechino 2008, la Ferrari si procura una frattura all’osso scafoide del piede. Nonostante ciò, continua a gareggiare e riesce a conquistare un terzo posto nel concorso individuale. A causa di questo infortunio unito a una tendinite acuta, Vanessa termina la sua prima avventura olimpica senza medaglia. Dopo un periodo di stop, la ginnasta azzurra torna nel 2011 in pedana ai Campionati Assoluti di Meda (Lombardia) aggiudicandosi un oro alle parallele asimmetriche davanti a Carlotta Ferlito e Francesca Deagostini, un bronzo alla trave e un argento nel corpo libero. Nello stesso anno, ai Mondiali di Tokyo, arriva in finale nel corpo libero, ma non riesce a disputarla a causa di un lieve infortunio durante il riscaldamento. Vanessa riesce comunque a qualificarsi per le Olimpiadi di Londra (2012), durante le quali nonostante le buone prestazioni non riesce a salire sul podio, ma eguaglia il record di Giulia Volpi, per la seconda presenza di fila alle Olimpiadi. Trionfa nuovamente ai Mondiali del 2013, ottenendo un argento, un bronzo e un oro. Tre anni più tardi si qualifica per la terza volta alle Olimpiadi di Rio ma ancora una volta senza podio. In seguito ai Giochi Olimpici Vanessa è costretta a fermarsi ancora una volta per risolvere il problema al tendine d’achille, che la terrà fuori per oltre un anno ma che non riuscirà a fermare la sua voglia di mettersi ancora in gioco dimostrando ciò che sa fare meglio.
Con l’oro conquistato in Australia, Vanessa Ferrari si consacra, nuovamente, come una delle ginnaste migliori al mondo e come una degli atleti “esempio” del panorama dello sport italiano, presente e futuro.
Ora il sogno verso Tokyo 2020 continua.
Buongiorno Italia 🇮🇹Oggi il risveglio è d'OROOOOOO 😍🥇💙
Prima gara dopo un periodo veramente difficile…
Salite a bordo perché vi porto sul gradino più alto❣️#coppadelmondo#vanessaferrari… https://t.co/qmzvsuzDHL— Vanessa Ferrari (@ferrarivany) February 24, 2019
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