Le Olimpiadi di Tokyo hanno finalmente preso il via. Migliaia di atleti da tutto il mondo si sfideranno per contendersi le medaglie più prestigiose a cui uno sportivo possa ambire. Tra questi, le star del basket internazionale non fanno eccezione. Gli ingredienti per regalare spettacolo agli appassionati sono vari: dal ritorno dell’Italbasket dopo 17 anni, alla qualificazione di squadre meno blasonate come Slovenia e Repubblica Ceca, dai campioni del mondo della Spagna a Team USA in cerca di riscatto dopo un mondiale deludente.
Tra le dodici squadre partecipanti, vi sono diversi giocatori che potrebbero mettersi in mostra, soprattutto coloro che giocano l’Olimpiade per la prima volta. Di conseguenza, ecco un quintetto di cestisti che potrebbero essere i protagonisti di questo torneo o che, grazie alle Olimpiadi, potranno farsi conoscere a livello globale.
luka Doncic
La scelta sembra banale, tuttavia Doncic ha praticamente trascinato da solo la Slovenia a Tokyo 2020, andando a vincere il pre-olimpico in casa della favorita Lituania che, dal crollo dell’Unione Sovietica, non aveva mai mancato l’appuntamento a cinque cerchi.
Nelle quattro partite giocate a Kaunas, Doncic ha messo insieme statistiche da far girare la testa. In soli 25.5 minuti, 21.3 punti, 8 rimbalzi, 11.3 assist, con la ciliegina finale della tripla doppia nel match decisivo (31+11+13). Da quando ha iniziato a giocare con la nazionale senior, incluso l’Europeo del 2017, non ha mai perso una partita ufficiale.
La Slovenia è inserita nel girone C con Giappone, Spagna e Argentina. Una serie di partite, quindi, già di altissimo livello, in cui Doncic ha dimostrato di esaltarsi sia in Eurolega che in NBA. Gli scontri diretti con Rubio, Scola, Campazzo e gli ex-compagni del Real Madrid, Rodriguez e Llull, promettono scintille.
Difficilmente la Slovenia potrà ambire ad una medaglia, il che non gli consentirebbe di lottare per il titolo di miglior giocatore del torneo. Tuttavia Doncic ha dimostrato di poter elevare ai massimi livelli il rendimento delle squadre in cui gioca. Imprese clamorose, come la vittoria all’Europeo 2017, portano la sua firma e, in una competizione breve come l’Olimpiade, la sua classe potrebbe fare la differenza ancora una volta.
Matisse thybulle
Nelle due stagioni con i Philadelphia 76ers, partendo dalla panchina, ha mostrato un po’ a sprazzi il suo talento. Circa venti minuti di media a partita, pochi punti ma atletismo e intensità da vendere. E, soprattutto, ottima capacità di leggere il gioco, che gli permette di essere tra i primi per quanto riguarda le palle rubate a partita (1.6), e addirittura primo con distacco se si calcolano le rubate su 100 possessi tra coloro che hanno giocato almeno 50 partite (3.8). Numeri e atteggiamento che gli sono valsi l’inclusione nel secondo quintetto difensivo NBA.
In ambito FIBA ha giocato poco, ma ciò che ha fatto vedere promette già bene. Nelle tre amichevoli di avvicinamento ai Giochi è andato in doppia cifra di punti sia contro gli Stati Uniti che contro l’Argentina, tirando con ottime percentuali, soprattutto da tre (5/7 totale). La consueta presenza difensiva è testimoniata delle palle rubate, con addirittura 3 di media a partita, e dalle stoppate (1.4). Interessante anche l’aumento degli assist, un segnale che potrebbe indicare un maggior coinvolgimento in fase di costruzione in attacco, rispetto a quanto avviene in NBA.
L’Australia non ha fatto mistero di puntare al metallo più prezioso, avendo già battuto Team USA nell’amichevole in preparazione ai Giochi. Pertanto, se Thybulle riuscisse a mantenere un’intensità elevata durante tutto il torneo, e sviluppare ulteriormente il proprio gioco attacco, potrebbe anche finire nel miglior quintetto del torneo.
keldon johnson
Gli appassionati NBA hanno già potuto osservarne le gesta nella stagione appena conclusa, tuttavia per chi non segue assiduamente il basket oltreoceano il nome potrebbe suonare nuovo. Convocato all’ultimo minuto per la defezione di Bradley Beal, il pupillo di coach Popovich ha quindi una chance unica di mostrare al mondo tutto il proprio talento.
La seconda stagione in maglia Spurs lo ha visto promosso in quintetto titolare, ripagando la fiducia concessagli con 12.8 punti e 6 rimbalzi di media, giocando quasi tutte le partite (69). Le sue caratteristiche principali sono lo straordinario atletismo e l’intensità di gioco, che ne fanno un ottimo rimbalzista e un pericolo in transizione per le difese avversarie. Se gli Stati Uniti riusciranno a imporre, come accade solitamente, un ritmo elevato alle partite, Johnson potrebbe rivelarsi una spina nel fianco.
In ambito FIBA ha finora giocato un solo match, dove tuttavia si è elevato a protagonista. Difatti, nell’ultima gara giocata prima di Tokyo, Team USA ha battuto la Spagna grazie anche ai suoi 15 punti e 3 rimbalzi, conditi anche da 2 rubate, il tutto in soli 17 minuti di gioco.
Considerato che Booker, Middleton e Holiday si sono appena aggiunti al gruppo dopo aver giocato le Finals NBA, pertanto non sono freschissimi, la giovane età e l’intensità di Johnson potrebbero rivelarsi elementi chiave per la corsa all’oro degli Stati Uniti.
Achille Polonara
Un nome italiano sembrava giusto inserirlo, soprattutto dopo l’impresa di Belgrado. I riflettori saranno certamente puntati su Gallinari, il giocatore più talentuoso ed esperto della nostra nazionale, e su Nico Mannion, giovane fenomeno dei Golden State Warriors, di cui Vita Sportiva ha già parlato nel podcast Ritratti Azzurri.
Tuttavia, Achille Polonara potrebbe fare il definitivo salto di qualità anche a livello internazionale. Una stagione strepitosa in Eurolega con il Baskonia, MVP del pre-olimpico di Belgrado, quale miglior modo di chiudere questo 2021 se non disputare una grande Olimpiade?
I miglioramenti nel tiro da 3 lo rendono, come dimostrato contro la Serbia, un’ala forte potenzialmente devastante. Un atletismo che lo aiuta in difesa (clamorose alcune stoppate in Eurolega) e presenza a rimbalzo (il migliore in questa statistica a Belgrado, 9.3 a partita) ne fanno uno dei giocatori chiave dell’Italbasket.
La presenza di Gallinari, più conosciuto e temuto dagli avversari, potrebbe lasciare a Polonara maggiore libertà sia dentro che fuori dall’area, potendo così colpire le difese e, chissà, regalare all’Italia il passaggio ai quarti.
Nel 2004 uno dei giocatori chiave per l’Italbasket fu Giacomo Galanda, un’ala forte che sapeva giocare sia sotto canestro, sia martellare le difese avversarie da tre. Se Polonara riuscisse a ricalcarne le orme, la nazionale potrebbe togliersi grosse soddisfazioni.
Usman garuba
Un nome forse meno popolare, tuttavia condivide con Luka Doncic un background simile. Difatti, anche Garuba è uno degli infiniti giovani talenti che il Real Madrid ha lanciato sia in Spagna che a livello internazionale.
Classe 2002, si mise in mostra ai Mondiali Under 16 nel 2016-17, quando aveva solo 14 anni, realizzando in finale una tripla doppia da 15 punti, 11 rimbalzi e 10 stoppate (!).
Nell’ultima Eurolega ha mostrato sprazzi del suo potenziale, raggiungendo il culmine in gara 4 dei playoff contro l’Efes, in cui ha piazzato una doppia doppia da 24 punti e 12 rimbalzi. Inoltre, nelle partite di preparazione con la nazionale, ha fatto risaltare il proprio atletismo e le doti di rimbalzista, catturandone quasi 6 di media in soli 13 minuti a partita. Offensivamente ancora acerbo, tuttavia in difesa potrebbe rappresentare un fattore chiave, soprattutto in sostituzione di Pau Gasol.
Nel team di Scariolo partirà quasi certamente ultimo nelle gerarchie, avendo davanti a sé i fratelli Gasol e Willy Hernangómez. Tuttavia, Pau Gasol potrebbe risentire del chilometraggio elevato, mentre il forfait all’ultimo minuto di Juancho Hernangómez potrebbe aprirgli spazi importanti.
Di conseguenza, il giovane Garuba certamente approfitterà di ogni secondo sul parquet per dimostrare il proprio valore, soprattutto in un girone in cui dovrà affrontare campioni come Scola, Doncic e l’ex compagno di squadra Campazzo.
Comments