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Sororité: Marine Fauthoux e Iliana Rupert, un destino in comune verso Parigi

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È il 15 aprile 2021, giorno del draft WNBA, il secondo con restrizioni sulla cerimonia dovute all’emergenza sanitiaria. Tra i collegamenti a distanza con ESPN per le scelte sicure al primo giro, ce n’è anche una anche da Bourges, Francia, dove gioca Iliana Rupert. Nella cerchia ristretta di persone presenti c’è anche Marine Fauthoux, compagna di nazionale di Rupert, con cui qualche mese dopo sarà medaglia di bronzo olimpica a Tokyo. Rupert viene effettivamente selezionata con la dodicesima scelta assoluta dalle Las Vegas Aces, ma la serata non è ancora finita.

“Durante il secondo turno il mio agente, che è anche l’agente di Iliana, mi viene a cercare e mi dice: “Marine, Marine, stai per essere scelta! Tra poco chiamerà New York e verrai scelta“. Non ero venuta per quello e non me lo aspettavo. Iliana stava ancora rispondendo alle domande dei giornalisti americani, per cui avevamo tolto l’audio della TV, ma c’erano ancora le immagini sullo schermo e lì ho visto il mio volto, perché New York mi aveva scelta.” Con la ventinovesima chiamata assoluta, inizia il secondo sogno americano della serata, anche se ad ora Fauthoux non ha ancora fatto il suo esordio in WNBA, con le Liberty che mantengono i diritti su di lei.

Un momento di condivisione massima, forse il più alto ma non di certo l’unico di due carriere e due vite che tendono naturalmente verso la stessa direzione, anche se passando da scelte differenti. Non si tratta solo di punti di contatto prevedibili tra due ragazze della stessa annata (2001) e tra i migliori talenti a livello nazionale in Francia, con tante esperienze in comune nelle nazionali giovanili, ma di un rapporto molto più duraturo e autentico, che ci porta a scavare più indietro nel tempo.

Un viaggio parallelo

L’inizio della storia è per entrambe a Pau, a pochi chilometri dai Pirenei e dall’Oceano Atlantico. Una città che oltre ad essere stata settantacinque volte sede di tappa al Tour de France, è anche una città di grande tradizione nel basket. Nel Pau-Orthez, nove volte campione di Francia e più volte in Eurolega a metà anni 2000, giocavano insieme Frédéric Fauthoux e Thierry Rupert. Il padre di Marine è l’attuale allenatore di Bourg en Bresse, finalista dell’ultima Eurocup, mentre Rupert è mancato nel 2013 dopo più di sei mesi di coma per un problema cardiaco. Il suo ricordo vive nelle carriere di Iliana, che ha scelto il numero 12 proprio in onore del padre, e di suo fratello Rayan, scelta al secondo giro dei Portland Trail Blazers al draft 2023.

Per entrambe diventa inevitabile iniziare molto presto ad avere un rapporto stretto con la pallacanestro, e muovere insieme i primi passi, come da video condiviso da Fauthuoux dopo il bronzo di Tokyo.

La medaglia olimpica non è stata la prima né l’ultima della loro esperienza con Les Bleus, a cominciare dall’oro all’europeo under 16 del 2017. L’esordio con la nazionale senior arriva per entrambe il 9 giugno 2019 contro l’Ucraina, in un’amichevole di preparazione all’Europeo di Belgrado, chiuso con la sconfitta in finale contro la Spagna. L’ultimo torneo insieme è stato l’ultimo Eurobasket di Lubiana, in cui le due erano chiamate a essere leader viste le assenze di Marine Johannes e Gabby Williams, protagoniste di un contenzioso con la federazione per la loro presenza in WNBA. Un infortunio nell’ultima partita dei gironi impedisce a Rupert di giocare la fase finale, mentre Fauthoux prova a trascinare la squadra nella semifinale contro il Belgio, sfiorando la rimonta nel secondo tempo nonostante un problema alla schiena. Arriva un’altra medaglia di bronzo, la quarta in assoluto a livello internazionale.

Dall’INSEP al mondo

Le due carriere con i club viaggiano invece su binari differenti, ma con ogni probabilità torneranno a coincidere presto. Le due entrano ed escono insieme dall’INSEP, il centro di eccellenza che lanciato decine di atleti e atlete francesi del massimo livello, dopo aver giocato per la squadra federale del CFBB fino al 2018. Rupert, la più promettente tra le due nelle categorie giovanili, inizia la sua carriera tra le grandi con Tango Bourges, squadra che aveva appena vinto campionato e coppa di Francia, mentre Fauthoux sceglie di non allontanarsi troppo da casa, firmando a Tarbes, squadra che le garantisce minuti per emergere e farsi notare.

©FFBB

Dopo un primo anno di assestamento, nella stagione 19/20 interrotta per Covid fa registrare ottimi numeri, guadagnandosi un contratto con l’ASVEL, facendo così il suo debutto in Eurolega. Lo spazio in una squadra così ricca di talento non è molto per una ragazza di 19 anni, che per i due anni successivi va in prestito a Basket Landes, vincendo due coppe di Francia e dimostrando di poter essere protagonista anche in Eurolega.

Fauthoux è una guardia con qualità di playmaking e di creazione dal palleggio, con ampio range di tiro e soprattutto con flash di creatività e di talento fuori dal comune. Non è però solo una macchina da highlights, ma negli anni ha sviluppato delle doti di leadership per guidare la squadra anche fuori dai momenti difficili, come nell’ultima stagione di ritorno all’ASVEL, con un roster pieno di stelle ma frenato da una serie infinita di infortuni, compreso quello alla schiena che ha terminato anzitempo la stagione di Fauthoux, dopo il preolimpico di febbraio.

Una scalata più lineare invece quella di Rupert, che è subito riuscita a ritagliarsi il suo spazio spazio nell’élite del basket europeo. E non è difficile capire il perché, per un’ala/centro di 194 centimetri, capace di giocare benissimo senza palla e di essere efficace anche con pochissimi tocchi, aprendo il campo per tirare da fuori o andando a rimbalzo. Qualità che le valgono un inserimento immediato in una squadra ambiziosa come Bourges, con cui viene eletta giovane dell’anno in Eurolega nel 2020 e 2021 (le succede proprio Fauthoux nel 2022) e soprattutto come MVP dell’Eurocup vinta nel 2022.

Per la stagione successiva sceglie di provare un’esperienza all’estero, firmando per la Virtus Bologna. Nella prime delle sue due stagioni italiane è una delle migliori giocatrici del campionato, raggiungendo le finali scudetto, con un massimo di 35 punti contro Crema in gara 1 dei quarti playoff al Paladozza. Nel frattempo, la parentesi WNBA tra Las Vegas e Atlanta, senza grande minutaggio ma con la soddisfazione del titolo vinto con le Aces nel 2022.

L’ultima stagione è stata più tormentata per lei e per la Virtus, che come sappiamo ha annunciato la chiusura del settore femminile. Dopo un anno difficile nelle rispettive squadre, per Fauthoux e Rupert è probabilmente arrivato il momento di incontrarsi per la prima volta anche nei club. Proprio ieri è arrivato l’annuncio ufficiale del loro passaggio a Çukurova Mersin, una delle migliori squadre d’Europa.

Il sogno olimpico

Prima di pensare al futuro c’è però un’Olimpiade di casa, forse non da vincere ma con i mezzi per arrivare in fondo. Il Team USA sembra ancora imbattibile per chiunque, ma con il roster al completo la Francia si presenta a Parigi come una delle squadre più ambiziose e elettrizzanti. Johannes e Williams questa volta ci sono, insieme a giocatrici di esperienza come Valériane Ayayi o Marieme Badiane e di talenti come Janelle Salaün, che il prossimo anno giocherà a Schio, la classe 2005 Dominique Malonga e Leïla Lacan, scelta al primo giro all’ultimo draft. Australia, Belgio, Cina e Giappone saranno le principali avversarie per entrare in zona medaglia, ma la squadra di coach Toupane avrà una spinta particolare per cogliere un’occasione forse irrepetibile, a cominciare dall’esordio contro il Canada del 29 luglio.

Non saranno chiamate a essere leader come in altre occasioni, ma anche per Marine Fauthoux e Iliana Rupert, che ha avuto anche l’onore di portare la fiamma olimpica al festival di Cannes, i Giochi di casa saranno un appuntamento da non mancare e un’altra esperienza da aggiungere al bagaglio. Come i giochi con la g minuscola di due bambine cresciute insieme da migliori amiche, passate da Pau all’INSEP ai grandi palcoscenici europei e mondiali, come il sogno americano iniziato insieme in una notte indimenticabile. La Francia del basket si affida a due sorelle inseparabili, pronte a condividere un altro capitolo di storia.

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Giovanni Valenzasca

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