La Juventus Women si laurea campione d’inverno grazie alla vittoria di ieri contro la Pink Bari, conquistando il decimo risultato utile in questo campionato, e mantenendo un margine di sette punti sulla seconda in classifica.
E’ stata una prima parte di stagione importante per la formazione di coach Rita Guarino che, al netto di un sedicesimo di finale di UWCL ad alto coefficiente di difficoltà col Barcellona, non ha sbagliato praticamente nulla portando a casa il primo trofeo stagionale (la Supercoppa Italiana alzata contro la Fiorentina) ed ha accumulato un discreto vantaggio sulle rivali in campionato.
Le bianconere sono state fin qui una macchina pressoché perfetta non avendo difficoltà a inserire nuovi elementi (particolarmente lodevole Linda Sembrant che si è espressa ad alti livelli), a far fronte al rientro di giocatrici importanti dagli infortuni (come nel caso di Martina Rosucci, Barbara Bonansea e per ultima Cecilia Salvai) e nel gestire situazioni particolari come quella che ha portato all’addio anticipato di un punto di forza della squadra come Eniola Aluko.
La Juventus alla terza stagione nel massimo campionato femminile sembra aver trovato quella forma mentale e tecnica per poter respingere gli attacchi delle avversarie e guardare con grande efficacia alle sfide che il campo presenta: solo il Milan è riuscito a resistere alla verve delle bianconere (e non senza fatica) mentre le altre avversarie hanno dovuto lasciare i tre punti sul banco.
Le prospettive per il proseguo della stagione sono più che rosee, tanto più che la rosa offre notevoli possibilità di scelta potendo interpretare diversi tipi di spartiti tattici che modifiche dal punto di vista delle tipologie delle giocatrici chiamate in causa. L’obiettivo per questa formazione sembra essere più il mantenimento di questo stato mentale e fisico per rilanciare poi le proprie ambizioni fuori dai confini italiani con maggiore convinzione.
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