All’inizio di questa stagione di Serie A la scelta della Florentia San Gimignano e dell’Hellas Verona di affidare la proprie fortune in attacco a due giovanissime come Sofia Cantore (classe 1999) e Asia Bragonzi (classe 2001) aveva fatto una certa notizia fra gli addetti ai lavori. Non che alle due giocatrici mancassero le doti, da tutti riconosciute, per poter fare bene ma la carta d’identità gioca sempre un suo fattore quando si parla del massimo campionato.
Forse però non tutti sanno che le due atlete, che provengono dalla scuola Juventus, possono vantare entrambe nel proprio palmares già due scudetti a testa con le campionesse in carica e stanno percorrendo con profitto tutta la trafila della Nazionale segnalandosi come due delle migliori attaccanti in circolazione.
Sofia Cantore è arrivata sotto le torri dopo una stagione di apprendistato all’Hellas Verona e ha subito ripagato la fiducia accordatale con ben tre reti in cinque presenze (fra cui le reti decisive nei match contro le scaligere e nell’ultimo turno contro il Napoli). Si presenta come una rapace d’area di rigore, capace anche di giocare spalle alla porta e inserirsi al momento giusto; è dotata inoltre di un’ottima tecnica che la rende una giocatrice completa ed in grado di formare un ottimo tandem con la compagna di reparto, Melania Martinovic.
Asia Bragonzi è invece alla sua prima stagione da professionista a tutti gli effetti. Arriva in Veneto dopo un lungo corteggiamento per superare le altre pretendenti al suo cartellino, e con alle spalle il passaggio nelle giovanili della formazione bianconera e più di qualche apparizione con la prima squadra (di cui era di fatto il jolly). Stella della selezione Under 19, Asia ha tutto per essere considerata un’attaccante di talento con le carte in regola per sfondare: fisico, senso della posizione, grande tecnica, freddezza sottoporta, tutte cose che fin qui sono valse due reti in cinque apparizioni (con l’acuto nella sfida salvezza con il Pink Bari e più in generale contro quasi tutte le big del campionato).
Le due giocatrici hanno accettato di mettersi in gioco per poter sfruttare al meglio l’occasione offerta di un minutaggio importante in cui coltivare il proprio talento per poi poter tornare da protagoniste alla casa madre. Fin qui il loro bilancio non può che essere positivo considerando che le due giovani stelle azzurre si sono ritagliate uno spazio importante nelle rispettive compagini con risultati significativi che sono valsi punti pesantissimi per la classifica delle due formazioni.
Il prossimo step che ci si aspetta ora è la conferma di quanto di buono visto finora con i club con il raggiungimento di un buon bottino di presenze condite perché no da una doppia cifra nel computo gol più assist. L’obiettivo, nemmeno troppo velato, per entrambe è quello di aggregarsi a quella nuova generazione di giocatrici di livello sempre più alto che possano garantire quel prolungamento del percorso intrapreso in maglia azzurra dalle “ragazze mondiali” dando un lustro sempre più grande tanto a loro, e alla loro carriera, quanto all’intero movimento femminile italiano.
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