Calcio

Serie A 2019-2020 – Un viaggio sulle venti panchine

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È ufficialmente cominciata la stagione 2019-2020 ed a breve inizieranno anche i ritiri per le squadre di Serie A. Il mese di Giugno, da poco concluso, ci ha regalato un vero e proprio valzer sulle panchine dei club italiani. È opportuno dunque riepilogare quelli che saranno i condottieri delle 20 compagini, tra graditi ritorni, sorprese, conferme e novità.

ATALANTA – Gian Piero Gasperini

Lascia? No, raddoppia. E non poteva essere altrimenti. Dopo l’impresa dello scorso anno, Gian Piero Gasperini guiderà l’Atalanta anche in questa stagione. Non sarà un anno qualsiasi: l’esordio degli orobici in Champions League ha animato tifosi e società nerazzurra, pronta a mettere il conto corrente a disposizione del Gasp.

BOLOGNA – Sinisa Mihajlovic

A proposito di imprese, Sinisa Mihajlovic ha preso il Bologna a metà della scorsa stagione con più di un piede in Serie B e l’ha portato al decimo posto, esprimendo anche un bel calcio. Si era parlato di un interessamento della Roma per lui, ma Joey Saputo se l’è tenuto bello stretto.

BRESCIA – Eugenio Corini

La prima neopromossa è il Brescia di Eugenio Corini. Una cavalcata fantastica per i lombardi che hanno vinto meritatamente la Serie B e sono pronti a rigiocare la massima serie, otto anni dopo l’ultima volta. Ritorna in Serie A anche il presidente Cellino, patron del Cagliari fino al 2014.

CAGLIARI – Rolando Maran

Una stagione fatta di alti e bassi, con qualche delusione ed altrettanti grandi risultati. Certo dal Cagliari ci si aspettava di più, visto il potenziale, e lo sa bene Rolando Maran, riconfermato dal presidente Giulini. L’obiettivo rimane sempre la salvezza, magari migliorando il piazzamento (15esimo posto la scorsa stagione).

FIORENTINA – Vincenzo Montella

La paura fa novanta, ovvero più del doppio dei punti raccolti dalla Fiorentina nella scorsa stagione (appena 41). E di paura i tifosi viola ne hanno avuta tanta, con una salvezza raggiunta solo all’ultima giornata. Campionato turbolento, caratterizzato dall’addio di Pioli a qualche giornata dal termine e l’arrivo (anzi, il ritorno) di Vincenzo Montella. L’ex allenatore del Milan fa malissimo, ma viene comunque confermato dal nuovo proprietario Rocco Commisso anche per questa stagione. Parola d’ordine: riscatto.

GENOA – Aurelio Andreazzoli

Una grande stagione con l’Empoli, anche se finita con una retrocessione. Aurelio Andreazzoli ha però fatto giocare i toscani a calcio, peccando solo nella finalizzazione delle azioni d’attacco, vuoi per sfortuna o per errori tecnici. Non meritava la Serie B ed infatti ecco una nuova sfida, con una squadra che da troppo tempo non gioca più a calcio. Enrico Preziosi gli ha affidato la panchina del Genoa, i tifosi gli affideranno tutto il loro sostegno per tornare a sognare.

HELLAS VERONA – Ivan Juric

Scelta sorprendente quella del patron Setti, che ha esonerato Alfredo Aglietti nonostante la grande impresa in cui è riuscito. La panchina è stata affidata ad Ivan Juric, alla sua seconda esperienza in Serie A dopo quella col Genoa. Tanta grinta e voglia di spaccare tutto, con l’obiettivo di non ritornare subito in B.

INTER – Antonio Conte

Ad inizio articolo si parlava di graditi ritorni e di sorprese. Beh, Antonio Conte rappresenta a pieno entrambe le categorie. Dopo cinque anni ritorna in Serie A, dove forse mai si sarebbe potuto immaginare: all’Inter, rivale di sempre. Perchè proprio lui? Perché condividono la voglia di tornare a vincere.

JUVENTUS – Maurizio Sarri

Restando in tema di ritorni e sorprese, ecco a voi Maurizio Sarri. Per anni è stato dall’altra parte del “Palazzo”, combattendolo e per poco non è riuscito a conquistarlo. Ora invece è il Palazzo ad aver conquistato lui. L’esperienza al Chelsea è stata buona, ma il richiamo dell’Italia era troppo forte. Poi a chiamare era la Juventus, orfana di Max Allegri con cui ha vinto in Italia per cinque anni. Come poteva rifiutare? Sarà una grande sfida.

LAZIO – Simone Inzaghi

Juve? No. Milan? No. Simone Inzaghi resta alla Lazio. Non un bel campionato per i biancocelesti, che hanno però portato a casa la Coppa Italia e quindi staccato il pass per la prossima Europa League. L’obiettivo è quello di tornare in Champions e Inzaghi spera nella forza del gruppo che ha costruito magistralmente in questi anni.

LECCE – Fabio Liverani

Il grande salto dalla C alla A è stato compiuto. Ora il Lecce di Fabio Liverani vuole continuare a sorprendere anche nella massima serie e non per un solo anno. La spinta dei tifosi non mancherà mai e le capacità tecniche del mister non si discutono. Bentornata Puglia!

MILAN – Marco Giampaolo

La qualificazione all’Europa League conquistata sul campo, ma tolta dalla UEFA per problemi societari è solo l’ultima delle disfatte che hanno dovuto sopportare i tifosi rossoneri. Il nuovo organigramma gode della presenza di due bandiere come Maldini e Boban, tifosi oltre che dirigenti e vogliosi di riportare il Milan ai fasti a cui loro da giocatori hanno contribuito. Non c’è più Gattuso però a guidare la squadra, sostituito da un allenatore alla prima esperienza in una big. Marco Giampaolo ha fatto giocare bene qualsiasi squadra che abbia allenato. Ci riuscirà anche con il Milan?

NAPOLI – Carlo Ancelotti

Il primo anno è stato “di prova” con Ancelotti che si è accontentato della squadra a disposizione per capirne le potenzialità. Risultato? Secondo posto mai in discussione. Ora si comincia a fare sul serio (Di Lorenzo e Manolas già in cascina, James pronto a sbarcare a Napoli) per tornare a vincere.

PARMA – Roberto D’Aversa

Dopo il grande salto (dalla Serie D alla Serie A) non era facile restare nella massima serie. Il Parma ci è riuscito molto bene con un super girone d’andata e qualche palpitamento in quello di ritorno. Quest’anno è importante riconfermarsi e con un mister che sprizza grinta e passione da tutti i pori non è difficile neanche sognare.

ROMA – Daniel Fonseca

Dopo il terremoto scatenato dall’addio di De Rossi e dalla conferenza di Francesco Totti, in casa Roma l’atmosfera è tutt’altro che tranquilla. Tocca a Daniel Fonseca cercare di rasserenare gli animi. Una bella notizia è arrivata: con l’esclusione del Milan, i giallorossi entrano direttamente nella fase a gironi dell’Europa League. Ora bisognerà lavorare duro per rialzare un’intera città e farsi ben volere da un popolo difficile.

SAMPDORIA – Eusebio Di Francesco

Nel caos giallorosso qualche colpa ce l’ha anche Eusebio di Francesco, che non è riuscito a far esprimere al meglio le proprie idee alla sua ex squadra. Ora per lui c’è una nuova sfida e soprattutto un ambiente totalmente diverso. La Genova blucerchiata assicura passione e sostegno in qualsiasi momento, in cambio di rispetto e amore per la maglia.

SPAL – Leonardo Semplici

Una stagione esaltante per i ferraresi. La Spal ha sorpreso tutti nello scorso campionato per costanza e dedizione r gran parte del merito va a Leonardo Semplici. Il mister toscano è riuscito a creare un gruppo unito con un mix di esperienza e freschezza. Non sarà facile ripetersi, ma le sfide sono pane per i suoi denti.

TORINO – Walter Mazzarri

Cinque anni dopo, il Torino torna in Europa League e ancora una volta grazie all’esclusione della sua antecedente (all’epoca fu la volta del Parma). Tuttavia sarebbe da ingrati non riconoscere i meriti della squadra di Mazzarri: una stagione a dir poco perfetta, con una difesa mostruosa ed il ritorno ad alti livelli del Gallo Belotti.

UDINESE – Igor Tudor

Chiamato per salvare l’Udinese, è riuscito anche stavolta nell’obiettivo, convincendo il patron Pozzo a dargli una chance dall’inizio della stagione. Ora Igor Tudor deve ripagare la fiducia restituendo calma e bel calcio ad una piazza importante come quella di Udine.

Biagio Vaira
Classe 1996 e laureato in Economia presso l'Università degli Studi di Foggia. Seguo lo sport sin da bambino, con una passione smisurata soprattutto per il calcio. Scrivo per passione e con passione.

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