Il nome di Jorge Sampaoli nelle ultime settimane è diventato virale, tutti parlano di lui, ma per i motivi sbagliati. I motivi? Le sue pessime scelte (calcistiche e d’abbigliamento) che hanno causato il tracollo dell’Argentina ai Mondiali 2018.
Il 4-3 con la Francia sancisce il ritorno a casa per la Selecciòn e la candidatura della Francia di Kylian Mbappè come possibile vincitrice del Mondiale.
Ma è davvero tutta colpa di Sampaoli?
La qualificazione: Sampaoli, dopo l’esonero col Siviglia, il 1 Giugno del 2017 divenne allenatore dell’Argentina. Venne accolto come il salvatore della patria, colui che avrebbe potuto riportare l’Argentina sul tetto del mondo. Ereditò una pessima situazione, dovuta ai deludenti risultati dell’ex allenatore Edgardo Bauza (sconfitte pesanti con Brasile, Paraguay e Bolivia), ma malgrado questo riuscì a qualificarsi per il rotto della cuffia grazie alla tripletta di Leo Messi nell’ultima partita contro l’Ecuador.
Una mancata qualificazione al Mondiale avrebbe bloccato il paese per mesi, lì il calcio è una cosa seria. L’ambiente era infuocato già prima della partenza, ma almeno loro in Russia ci sono andati…capito, Ventura?
Le convocazioni: uno dei motivi per cui l’ambiente era infuocato già prima dell’inizio dei Mondiali risiede nella lista dei convocati. L’esclusione che ha fatto più scalpore è stata quella di Mauro Icardi, capocannoniere della Serie A 2017/2018, da anni in forza all’Inter. Il suo modo di giocare può piacere quanto no, ma bisogna ammettere che funziona: 29 gol nel campionato italiano sono tanti considerando quanto si chiudono gli avversari e considerando poi l’Inter stessa, protagonista di tanti alti e bassi nella scorsa stagione.
Ovviamente l’Argentina può contare su un comparto offensivo di tutto rispetto, magari a Sampaoli piace più Higuaìn che Icardi, ma il problema rimane: perchè Perez sì e Paredes no? Perchè Meza sì e Perotti no?
Voci di corridoio dicono che sia lo stesso Messi a scegliere i convocati. Ipotesi plausibile, possibile, ma se la Federazione e il CT permettono a un solo giocatore, per quanto forte sia, di fare il bello e il cattivo tempo e di redigere una formazione suicida, vuol dire che hanno colpe doppie.
Lo scandalo: a meno di una settimana dall’inizio del Mondiale la Nazionale Albiceleste finisce nella bufera a causa di una voce che coinvolgerebbe il proprio commissario tecnico, che sarebbe stato accusato di molestie da una cuoca all’interno della Federcalcio a Buenos Aires. Andando sempre di più verso l’esordio però, tutto è finito nel dimenticatoio. Ma al peggio non c’è mai fine, giusto?
Lo schema di gioco: dal 2-3-3-2, degno del peggior Oronzo Canà, per finire con Messi falso nueve contro la Francia. Basterebbe questo per far capire che confusione c’era nella testa di Sampaoli, ma la realtà è peggiore: 15 moduli nelle ultime 15 partite.
Ma non solo: dando per assodato che gli interpreti siano stati scelti da Sampaoli, perchè far giocare gente come Rojo, Meza, Pavòn e Perez (da escluso a titolare a causa dell’infortunato Lanzini) quando in panchina hai la possibilità di scegliere tra Fazio, Dybala, Lo Celso e Di Maria?
L’ammutinamento post Croazia: dopo una prima partita non brillante contro l’Islanda finita in parità, quella con la Croazia è stata a dir poco una disfatta. Sono emersi tutti i limiti tecnici e tattici dell’Albiceleste, a partire dalla ciabattata di Caballero per finire con l’ennesimo modulo sbagliato.
La situazione degenerò, arrivando ad una completa autogestione da parte dei senatori Mascherano e Messi, testimoniata dalla famosa frase di Sampaoli “Pongo el Kun?” rivolta proprio alla pulce in mondovisione nella sfida contro la Nigeria.
E proprio contro la Nigeria arriva l’ennesima qualificazione in extremis, qualcosa che sembra scontato ma allo stesso tempo un miracolo.
Ma la Francia era troppo, anche per la loro forza di disperazione.
Messi: la pulce con l’Argentina sembra più un peso che un valore aggiunto. Probabilmente entrerà nell’Olimpo dei grandi campioni che non hanno mai avuto la gioia di alzare la Coppa del Mondo.
Un po’ per colpa di Sampaoli, che non ha saputo amalgamare e creare un gruppo con giocatori profondamente diversi, un po’ per colpa sua. Perchè sì, Messi con i piedi fa quello che vuole, ma forse si è lasciato sopraffare dalla sua superbia, e da quell’ossessione chiamata D10S.
E adesso Jorge Sampaoli vuole rimanere CT dell’Albiceleste, malgrado tutto.
E’ stata un’avventura complessa, difficile, su cui si possono avere diverse opinioni.
Una cosa sola è certa: vedere l’Argentina ridotta così è stato doloroso anche per noi.
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