È un mercoledì sera del 4 maggio e al Santiago Bernabeu si gioca il ritorno della semifinale tra Real Madrid e Manchester City. All’andata lo scontro era finito 4-3 per i citizens, in una partita dal livello tecnico incommensurabile. A quindici minuti del fischio finale l’esito sembra scontato, l’algerino Mahrez ha portato in vantaggio i suoi assicurandosi un vantaggio di due gol nei confronti dei blancos, che però giocano in casa e soprattutto in un match di Champions League. Come diceva Juanito nel 1986, dopo aver perso con l’Inter per 2-0 in un match di Coppa, che “90 minuti al Bernabeu sono molto lunghi”. Cosi fu per i nerazzurri allora, che al ritorno persero 5-1, e in questo caso stessa sorte per la squadra di Guardiola.
Arriviamo alla fine della partita, negli ultimi minuti, dove ormai solo si gioca per far scadere agonicamente il tempo sull’orologio dell’arbitro. Però d’improvviso si accende la magia. In due minuti si compie il miracolo. Il tabellone parla chiaro: “Rodrygo 90’, 90+1’”, 2-1 per il Madrid e tempi supplementari assicurati, dove poi il rigore di Benzema sancirà il passaggio in finale. Con una doppietta del brasiliano classe 2001 che con soli 21 anni iniziava a frasi spazio in uno spogliatoio colmo di stelle. «Quel che è successo non riesco a spiegarmelo. Non ho parole. So solo che Dio mi ha detto che oggi era il mio giorno», queste furono le dichiarazioni del ragazzo una volta finita la partita. 21 anni, direttamente dal club di Pelé, dal Santos al Madrid, per seguire una tradizione di brasiliani nel club più desiderato del mondo.
Quella semifinale di Champions ci ha portati fino al quarto di finale di coppa del Re che si è giocato nel derby madrileno tra l’Atletico Madrid e Real. Rodrygo è tornato a farlo negli ultimi minuti. Rodrygo trova incoraggiamento nelle imprese complicate, è entusiasta delle difficoltà e si vede. Le epiche rimonte della scorsa stagione in Champions League hanno avuto le loro tracce e quando gli eterni rivali dei colchoneros spingevano per creare lo 0-2, ha preso la palla, ha aperto il gas, si è lasciato alle spalle Witsel, Hermoso, Savic e il pessimismo e con un destro secco ha battuto Oblak, ha pareggiato e ha infiammato il Bernabéu. Dando inizia a un’altra rimonta, l’ennesima peraltro. È un esperto nell’entrare in campo e nel ribaltare le partite, come l’anno scorso contro Chelsea e City. Appare anche in partite importanti, come i derby (due gol) o i Clasicos (un gol e quattro assist).
Le statistiche parlano chiaro: 12 gol dei 28 segnati finora con i galacticos sono stati realizzati nell’ultimo quarto d’ora di gioco, confermando il grande sangue freddo e la maturità nella gestione dei minuti in cui viene impiegato, nonostante la giovane età. In effetti, in questa stagione ha già superato il suo record di reti in bianco con 10 gol, dimostrando che la sua efficacia rimane fuori discussione. Ma è chiaro che, con i campioni d’Europa in carica che si recano a Liverpool per affrontare la squadra di Klopp ad Anfield, Rodrygo spera di ottenere abbastanza luci della ribalta per continuare a dimostrare il suo valore su un grande palcoscenico. “Noi giocatori amiamo il calcio e soprattutto le partite di questo calibro. Il Liverpool è uno dei club più grandi d’Europa e nella finale di Parigi ha dimostrato di essere molto difficile da battere”. L’ambizione di Rodrygo è quella di lavorare ogni giorno di più per dimostrare ad Ancelotti di essere maturo e pronto a far parte di “quell’undici a memoria” che è riconosciuto alle grandi squadre.
Inoltre le grandi competizioni lo esaltano: in Europa si è confermato con i suoi numeri immacolati. Dei suoi 28 gol in bianco, 14 sono arrivati in Champions League e 11 nella Liga. “La Champions League è una competizione speciale per me. Non dimenticheremo mai la numero 14, ma le esigenze di Madrid ci fanno sognare e lavorare pensando alla quindicesima coppa. Per il Madrid nulla è impossibile…”. Parola di Rodrygo, parola di “Mister Champions”. Tra quest’anno e il prossimo dovrebbe verificarsi l’esplosione totale che lo farà volare in termini economici ma soprattutto statistici in quanto a presenze e gol. I migliori club se lo contenderanno nei prossimi mercati estivi però attenzione, siete avvisati, il Real Madrid lo ha blindato con un contratto fino al 2028 e una clausola dal valore di un miliardo di euro.
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