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Ricciardo senza il cavallino rampante: occasione persa o McLaren svolta della carriera?

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Ultima stagione di Sebastian Vettel in Ferrari, il 12 maggio la notizia diventa ufficiale: il quattro volte campione del mondo non rinnoverà con il team di Maranello. I suoi prossimi passi? C’è chi ipotizza la firma di un contratto con una squadra minore, oppure chi è più pessimista riguardo al suo futuro in Formula 1 e inizia a pensare ad un possibile ritiro.
L’effetto domino provocato dal suo goodbye alla Ferrari è stato sicuramente determinante nella carriera di Daniel Ricciardo. Il sogno dell’italo-australiano, come d’altronde ama definirsi lui, è da sempre stato quello di firmare un contratto con il team italiano, proprio lui che un po’ italiano si sente, ma l’andamento delle ultime stagioni potrebbe non averglielo permesso. La stagione 2019 senza dubbio non è stata semplice, così come anche era stato il 2017, ultimo anno in Red Bull Racing prima del trasferimento in Renault. Le ultime stagioni forse non sono state all’altezza del talento del pilota, di cui ricordiamo sorpassi unici nel loro genere, precisi, puliti, aggressivi ma non eccessivamente invadenti, tenaci e testardi ma non arroganti, come più recentemente il GP di Cina 2018, vinta dall’australiano.
L’età del pilota, però, non è nemmeno dalla sua parte: nonostante spesso sia il talento a prevalere sull’età, vediamo ad esempio Lewis Hamilton all’alba dei suoi 35 anni con 5 mondiali alla mano, a volte può essere difficile trovare una svolta nella propria carriera ad un’età più avanzata in una realtà che si ritrova tutt’altro che raramente a puntare sui giovani, vediamo ad esempio Lando Norris (20 anni), Leclerc (22 anni), Verstappen (22 anni), Russell (22 anni), Albon (24 anni), Gasly (24 anni), Sainz (25 anni). Infatti, 3 team della griglia sono interamente formati da piloti under 25, che inoltre costituiscono il 50% della lineup 2020.
Ricciardo deve quindi mantenere un livello alto, deve riprendere velocemente il ritmo e non può quindi permettersi di rilassarsi, perché la sua opportunità potrebbe essere la McLaren.
Allo stesso tempo, infatti, nonostante Ricciardo non sia riuscito a conquistare il sedile Ferrari, team che sicuramente avrebbe portato una svolta nella carriera dell’australiano, prenderà il posto di Sainz al fianco di Lando Norris. La squadra inglese ha compiuto dei notevoli e incoraggianti passi in avanti nel corso delle ultime stagioni, proprio dopo il ritiro del campione del mondo Fernando Alonso. Ricordiamo, infatti, il podio dello spagnolo Sainz al GP di Brasile dello scorso anno, così come i ripetuti arrivi al traguardo in zona punti.
Dopo le ultime stagioni passate in Renault, in cui non ha avuto modo di raggiungere risultati particolarmente impressionanti, è possibile che il passaggio in McLaren possa presto riportarlo a rivivere i risultati degli anni d’oro in Red Bull Racing? Per rispondere a questa domanda c’è bisogno di tempo, ovviamente, e che Ricciardo possa acquistare dimestichezza con una monoposto che ancora non conosce bene, anzi per nulla. Questo periodo sconvolgente di blocco totale, quarantena, isolamento, lockdown e divieto di assembramenti non hanno certamente aiutato nemmeno il mondo dello sport, e hanno inesorabilmente trascinato con sé anche il circus dei motori. Non è semplice giudicare l’andamento di un team e valutare un possibile cambio di squadra senza nemmeno aver vissuto un gran premio, e Ricciardo è costretto a basarsi sulla fiducia nel futuro, sperando che i miglioramenti sulla monoposto McLaren siano costanti e innovativi.
La carriera del soprannominato “Honey Badger” potrebbe essere quindi molto lontana dal declino, ma l’australiano non può assolutamente abbassare la guardia e deve lavorare sodo, d’altronde come è sempre stato abituato a fare, soprattutto durante i suoi anni in Red Bull Racing al fianco dell’Olandese Volante Max Verstappen, un compagno di squadra e un confronto non particolarmente semplici da gestire, oppure al fianco dello stesso Sebastian VettelLa McLaren potrebbe essere il team che fa al caso suo, una squadra che negli scorsi anni ha accolto molti giovani, tra cui anche Stoffel Vandoorne, cosa che forse, come è stato per il confronto Verstappen-Ricciardo, potrebbe essere incredibilmente stimolante per l’ex pilota Renault.

Australian Formula One driver Daniel Ricciardo of Aston Martin Red Bull Racing drinks champagne from his shoe on the podium after winning the 2018 Formula One Grand Prix of Monaco at Monte Carlo circuit in Monaco, 27 May 2018. EPA/VALDRIN XHEMAJ

La Redazione
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