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Quando il virtuale diventa reale

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Durante la quarantena forzata causa Covid-19 Valentino Rossi e Pecco Bagnaia, come molti altri sportivi, hanno deciso di cimentarsi nel Sim racing. E’ una disciplina che spopola fra gli appassionati delle corse a quattro ruote. Il Sim Racing è la ricerca della più reale simulazione di guida di una automobile, che sia a ruote scoperte, quindi una Formula, o a ruote coperte, ovvero Gran Turismo, Turismo, Prototipi endurance o auto da Rally.

Come funziona
Il Sim racing sfrutta la fedele riproduzione di volanti, pedaliere e postazioni di seduta, sviluppate dalle case del settore. Il compito delle periferiche è quello di riprodurre fedelmente le asperità del terreno, in modo da rendere quanto più possibilmente similare l’esperienza di guida, andando a riprodurre le sensazione che si possono sentire dal volante, quindi percepire la vettura sottosterzante o sovrasterzante, oppure dover riprodurre i chili necessari da applicare sul pedale del freno per poter frenare. Mentre per postazione si intende il sedile, anch’esso riprodotto in maniera più fedele possibile alla realtà, e la struttura per sorreggere le periferiche, in modo da ricostruire fedelmente l’abitacolo di guida di una vettura reale.

Le piattaforme di simulazione
I simulatori sono installati su dei pc, appositamente costruiti per supportare le caratteristiche delle piattaforme simulative. I maggiori simulatori in commercio sono: Assetto Corsa Competizione, che include soltanto vetture GT, ma senza dubbio il migliore a livello grafico. Iracing, probabilmente il miglior simulatore in commercio attualmente per realtà simulata. Ultimo, ma non ultimo, il più datato rFactor2, che appunto nonostante l’età continua ad essere uno delle migliori piattaforme in commercio.
Chi corre nel Sim racing? Principalmente l’appassionato, di un po’ tutte l’età ma prevalentemente giovani, che per motivi economici non possono affacciarsi al mondo delle corse reali. Ma anche piloti professionisti, che sfruttano la fedele riproduzioni delle piattaforme per allenarsi quando debbono stare lontano dalle piste vedere e proprie.

Mondi paralleli
Il Sim racing è un mondo parallelo alle corse reali. I Sim drivers da ogni paese si sfidano in gare online, organizzate da portali, ovvero siti internet che si occupano della gestione e dell’organizzazione di vari campionati, da loro stessi gestiti, a seconda delle categorie che si decidono di far correre in una stagione. L’anno di competizione, in genere nel Sim racing, va da settembre a dicembre, con ripartenza dopo le feste Natalizie, quindi da gennaio fino a marzo/ aprile. L’ultima parte di stagione, in genere avviene da aprile appunto, fino tendenzialmente a giugno, perché da luglio in poi si rischia di avere poche adesione ai campionati, vista la stagione estiva. Generalmente, i campionati con i cicli elencati sopra, hanno una durata di cinque, massimo sei gare, e sono corse con cadenza ogni due settimane. La preparazione ad una singola gara richiede molto tempo – più di quanto si possa pensare – sia per imparare la pista, sia per creare un buon set up di gara e di qualifica. Quindi, per andare in contro alle esigenze sia di chi lavora e chi studia, si adotta la cadenza quindicinale.

Ci corrono team veri e propri
Essendo la versione virtuale delle corse reali, sono stati creati dei veri e propri team di Sim racing. Fra le maggiori squadre nel panorama virtuale troviamo la Jean Alesi eSport Academy, fondata proprio dall’ex pilota di Formula1, con il sostegno l’opionista Sky, Matteo Bobbi. Anche le squadre reali di F1 si sono dovute mettere al passo con i tempi. Ferrari si è adattata al mondo delle corse virtuali, creando la loro squadra ufficiale, denominata FDA Esports Team.

La Redazione
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1 Comment

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