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Penna all’Atleta: This is Personal – by Stephen Curry

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Il 3^ episodio di questa rubrica ci porta a parlare di un tema molto importante nel mondo di oggi: l’uguaglianza tra donne e uomini. Nella seguente lettera tradotta per voi dal sito The Players’ Tribune, la stella dei Golden State Warriors Stephen Curry ha toccato dei punti focali riguardo a questo argomento. Buona lettura!

Source: Essence.com

“Proprio adesso sta accadendo questo miracolo a casa. E prima che finisca, mi sento come se avessi bisogno di metterlo su carta – solo per essere sicuro di avere qualche prova documentata.

Quindi lasciate che la testimonianza si esprima:

Riley, la nostra figlia di 6 anni, vuole diventare come i suoi genitori.

Lo so, lo so – non durerà per sempre.

E lo so…la fase ribelle…sta arrivando.

Ma per adesso?

Beh, abbiamo chiesto a Riley, “Hey, Ri Ri – Che cosa vuoi diventare quando sarai grande?

E non ha perso un colpo. “Un cuoco di pallacanestro”.

Come ho detto, la bambina sta davvero amando i suoi in questi genitori.

Adesso non mentirò: l’ultima volta che gliel’abbiamo chiesto, era indecisa tra “truccatrice” e “fantino di cavalli” – quindi chi davvero lo sa questa volta. E non avrò intenzione di fingere di aver capito tutta la logistica. Prima metterà fuori il libro di cucina, e poi inizierà a giocare a basket? O inizierà prima a giocare a basket, e poi costruire il suo impero di ristoranti?

In entrambi i casi, le abilità ci sono. Riesce a palleggiare 100 volte di seguito adesso, continuamente – e stiamo lavorando sulla mano sinistra per metterla in pari. ( Sì, il jumper è autentico ).

Photo Credit: Getty Images

E poi sul fronte cucina, la caratteristica principale di Riley è fare di tutto: dalla pasta, alla torta, alle uova, allo…slime. Ci ha fatto mettere in posizione la sua telecamera mentre sta facendo le sue cose nel “laboratorio”, e finge di ospitare il suo Youtube Show. È pazzesco. Probabilmente non vi consiglierei di mangiare lo slime ( davvero troppa colla ), ma i suoi fondamentali – sono già sani: livello èlite di sviluppo delle ricette, e molte scelte di colori davvero creative.

Comunque, è bello. E in tutta serietà – avere una figlia che pensa che i suoi genitori siano dei modelli di comportamento abbastanza da voler diventare come loro…è una benedizione.

Ma allo stesso tempo, sapete, Riley arrivando a quell’età, quell’età dove inizierà ad entrare nel suo come persona – è stata un’esperienza di apprendimento per me.

Crescendo, sono stato fortunato ad essere allevato da mia madre, Sonya una donna incredibile e feroce di sani principi che ebbe il coraggio e la visione di aprire una sua scuola, la Christian Montessori School di Lake Norman. E negli ultimi sette anni, sono stato fortunato ad essere sposato con un’altra donna incredibile e feroce di sani principi, Ayesha – che è sia un’imprenditrice di successo che la più fantastica mamma dei nostri 3 bambini. Quindi per la mia intera vita, davvero, mi sento di aver sempre ricevuto questa educazione riguardo a cosa significa essere una donna in America.

E una lezione di quell’educazione che mi ha davvero colpito è: ascoltare sempre le donne, credere sempre nelle donne, e – quando si tratta delle aspettative di qualcuno per le donne – che resti sempre stimolante l’idea di cosa è giusto.

In altre parole, mi piacerebbe pensare che queste idee siano rimaste nella mia mente per un po’.

Ma pure ancora.

Riley e Ryan stanno crescendo così in fretta. E io ed Ayesha vedendo improvvisamente le cose attraverso gli occhi delle nostre figlie, che abbiamo portato in questo mondo, e adesso le stiamo crescendo per vivere in questo mondo…sapete, starei mentendo se non ammettessi che l’idea dell’uguaglianza delle donne è diventata ultimamente un po’ più personale per me, e un po’ più reale.

Voglio che le nostre ragazze crescano sapendo che non ci sono confini che possano essere piazzati nel loro futuro, punto. Voglio crescerle in un mondo dove il loro sesso non senta come un regolamento per quello che dovrebbero pensare, o essere, o fare. E voglio crescerle credendo che possano sognare in grande, e lottare per carriere che verrano trattate equamente.

E ovviamente: pagate in modo equo.

E penso che sia importante che tutti noi veniamo insieme per capire come possiamo renderlo possibile, il più presto possibile. Non solo come “padri di figlie”, o per quel tipo di motivi. E non solo nel giorno dell’uguaglianza delle donne. Ogni giornoecco quando bisogna lavorare per chiudere il divario di retribuzione in questa nazione. Perchè è ogni giorno che il divario di retribuzione interessa le donne. E ogni giorno è quando il divario di retribuzione sta mandando il messaggio sbagliato alle donne riguardo a chi sono loro, e come sono valutate, e cosa possono e non possono diventare.

La scorsa settimana, ho fatto qualcosa che non dimenticherò mai: ho ospitato un camp di basket per ragazze.

Chiamiamolo “il primo annuale”, in realtà, perchè sto pianificando di ospitarne ancora. È stato molto divertente – solamente condividere un campo con 200 ragazze che amano giocare a basket, e guardarle fare il loro lavoro.

Ma penso che è stato qualcosa in più di quello. Penso che fosse anche il tipo di cosa che può aiutare a spostare le prospettive delle persone. Così adesso quando qualcuno vede che un giocatore NBA sta ospitando un camp, sapete – forse non penseranno automaticamente che sia per ragazzi. E così alla fine possiamo ottenere un posto dove il gioco delle donne, non è il “basket delle donne”. È solo basket. Giocato dalle donne, celebrato da tutti.

Una cosa che abbiamo sempre mantenuto nel nostro camp, è che vogliamo che sia di classe mondiale. E nel 2018? Ecco la verità: Non sei di classe mondiale se non sei attivo riguardo all’inclusione.

E come ho detto. il camp è stato incredibile. Non ho mai visto un gruppo più impegnato di bambini. A tutti camp per ragazzi a cui sono andato, hai sempre qualche bambino che corrono in giro agendo in modo “selvaggio”. Ma questo camp, queste ragazze – erano lì concentrate. Cercavano di assorbire ogni singola cosa. Stavano correndo verso di me dopo ogni esercizio, come, “Steph, Steph, ho qualche domando riguardo a come ti allenavi da bambino. Puoi guardare la mia forma? È stato speciale, amico.

E le ragazze non lo hanno fatto vedere solo sul campo, lo hanno fatto vedere anche fuori dal campo. Abbiamo avuto una sessione di domande e risposte con diverse donne di successo nello sport e nel business, i quali storicamente erano stati campi dominati dagli uomini. E le nostre ragazze del camp mi hanno colpito con le loro domande. Solo, come, il livello di premura e cura che stava fluendo verso di loro, e la maturità e la sfumatura di tutto questo. Mi ha davvero colpito.

Una delle ragazze – ha chiesto ad Ariel Johnson Lin, vicepresidente alla JPMorgan Chase & Co., su come, se è ad un incontro di lavoro, ed ha una grande idea…ma l’incontro è composto da, diciamo, 8 uomini e lei è l’unica donna…penserebbe due volte a come trasmettere l’idea? Cambierebbe come ha formulato le cose, il suo linguaggio del corpo, il suo tono di voce, basato sullo squilbrio tra i sessi del suo posto di lavoro?

Ancora, ero semplicemente impressionato. Voglio dire, qui stiamo parlando di una ragazzina di 14 anni, capece di avere la conoscenza e la sofisticatezza di prendere a quel livello una sessione di domande e risposte di un semplice camp. E domande come le sue – quelle sono davvero le domande che le giovani donne continuino a dover chiedere riguardo sl posto di lavoro nel 2018. Ed ecco perchè è ancora così profondamente radicato, anche nel 2018, quella disuguaglianza è solo una cosa che devi venire ad aspettarti.

Ariel ha risposto alla domanda perfettamente.

C’era una lunga versione, ma vi darò quella corta, che è stata: sii te stesso. Sii buono, e prova ad essere grande – ma sii sempre te stesso. Potreste vedere tutte le ragazze annuire all’unisono, e devo essere onesto: quello è stato un momento davvero forte per me. È stata una sensazione soddisfacente, sapere di aver messo queste ragazze nella posizione di poter interagire con alcuni modelli di comportamento, condividere le loro esperienze e le loro idee, e davvero solo giocare, ed essere loro stesse – e sentirsi come se fossero l’evento principale.

Ma mentre quel momento è stato soddisfacente, non sono nemmeno vicino ad essere soddisfatto. Infatti, mi sento più motivato che maiper aiutare le donne che stanno lavorando per il progresso, in ogni modo che posso.

Lavoriamo per chiudere il divario di opportunità. Lavoriamo per chiudere il divario di retribuzione.

E lavoriamo insieme su questo.

Voglio dire, “le donne meritano l’uguaglianza” – non è politica, giusto?

Non è qualcosa su cui le persone sono effettivamente in disaccordo, vero?

Non può essere.

Le due figlie di Steph Curry disegnate sulle sue scarpe

All’inizio di quest’estate, poche settimane dopo la fine della stagione, io e Ayesha siamo stati benedetti con la nascita del nostro terzo figlio, Canon – il nostro primo figlio maschio. E una delle cose che più mi è venuta in mente, da allora, è l’idea di cosa significhi ora allevare un ragazzo in questo mondo.

Sapevo già, semplicemente basato sul suo genere da solo, che Canon avrà probabilmente vantaggi nella vita che le sue sorelle possono solo sognare. Come fai capirlo da genitore? Quali sono i valori, in questo momento, da inculcare in un figlio?

C’è molto da pensare.

Ma alla fine…credo che la risposta sia molto semplice.

Penso che tu gli dica la stessa cosa che abbiamo detto a quelle ragazze la settimana scorsa nel nostro camp: sii te stesso. Sii buono, e prova ad essere grande – ma sii sempre te stesso.

Penso che tu gli insegni a stare sempre ad ascoltare le donne, di credere sempre nelle donne, e – quando si tratta delle aspettative di qualcuno per le donne – che resti sempre stimolante l’idea di cosa è giusto.

E penso che tu gli faccia sapere che, per la sua generazione, di essere un vero sostenitore dell’uguaglianza delle donne – non è più abbastanza imparare su questo.

Devi farlo.

È il 2018 – la scuola è finita. È tempo di andare a lavorare.”

 

Episodio precedente: “Thank You, San Antonio” – by Tony Parker

 

Michele Moretti
Nato e cresciuto con la passione per lo sport. La pallacanestro nel mio cuore, seguita e praticata sin da bambino. Calcio, Ciclismo e Tennis le altre discipline che guardo appassionatamente. Qui per provare a raccontarvi le emozioni che lo sport ci regala ogni giorno.

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