Esistono innumerevoli modi per spiegare perché “le Olimpiadi sono la festa più attesa ed esclusiva dello sport”. Ci soffermiamo su due in particolare: la distanza di un quadriennio da un’edizione all’altra e il fatto che si decida l’intero lavoro di quattro anni in una gara secca. Due elementi che, combinati tra loro, “alimentano il sogno a cinque cerchi degli atleti“: solo i vincitori ricevono un segno di gratificazione che vale più degli ori al collo, venendo elevati dagli appassionati verso uno stato quasi trascendentale. Anche perché, per la maggior parte di essi, la rassegna a cinque cerchi rappresenta l’unico palcoscenico in cui potrebbero ricevere la giusta fama.
Stanotte si inizia. Ricordiamoci quanto costa il successo: i sacrifici di una vita, le delusioni, gli infortuni. Solo 3 saliranno sul podio, solo uno vincerà l’oro.
Questo abbraccio è per chi è a Pechino, per chi non c’è riuscito, per chi non molla, per chi continua a sognare. pic.twitter.com/t07kDFqXM0— Zoran Filičić (@Zoran_Filicic) February 2, 2022
Ogni singola edizione dei Giochi Olimpici è capace di raccontare tantissime storie diverse. E le Olimpiadi Invernali non sono da meno. In questo articolo proviamo ad anticiparne qualcuna, soffermandoci sugli atleti che a Pechino 2022 potrebbero essere insigniti dell’epiteto di leggenda.
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1️⃣ Francesco Friedrich – bob 🛷
Il termine “cannibale” assume un’accezione positiva nel linguaggio sportivo: infatti, viene soprannominato tale l’atleta mai sazio di vittorie, capace di dominare ad ogni gara e lasciare agli avversari soltanto le briciole. Accostato per la prima volta al grande ciclista Eddy Merckx, il personaggio degli sport invernali che più si addice è il bobbista Francesco Friedrich. Il 31enne tedesco ha letteralmente dominato per tutto il quadriennio come pilota in entrambe le specialità (a due e a quattro): attualmente conta 67 vittorie in Coppa del Mondo, 5 sfere di cristallo, 8 coppe di specialità, 13 titoli iridati, la doppietta alle Olimpiadi di PyeongChang 2018 e una striscia record di 23 trionfi consecutivi, chiusa recentemente. Con una bacheca che straborda, viene lecito chiedersi cosa gli manca ancora per essere considerato una leggenda di questo sport.
La stagione 2020/2021 di Francesco Friedrich 🇩🇪
Bob a 2: 🥇🥇🥇🥇🥈🥇🥇🥇🥇🥇🥇🥇🏆
Bob a 4: 🥇🥇🥇🥇🏆
Mondiali 🌍: 🥇🥇#Aberg21 pic.twitter.com/PdMF7Qcn2i
— Vita Sportiva (@vitasportivait) February 14, 2021
Ebbene, manca un solo numero che classificherebbe Friedrich come G.O.A.T. (tradotto, il migliore di tutti i tempi) di questo sport, per non dire di tutte le discipline del ghiaccio. Con un altro bis olimpico, non solo incornicerebbe un quadriennio sostanzialmente perfetto, culminato con un intero anno solare (2021) in cui è arrivato primo in tutte le gare, ma diventerebbe l’unico atleta capace di conquistare quattro ori in due edizioni consecutive.
2️⃣ Jarl Magnus Riiber – combinata nordica 🎿
Un altro sempre affamato di vittorie nella propria disciplina, che meriterebbe chiudere il cerchio con l’oro olimpico. Dall’unico successo individuale ottenuto prima della stagione 2018/2019, Jarl Magnus Riiber ha raggiunto quota 44 vittorie in Coppa del Mondo alla vigilia di Pechino 2022.
Tuttavia una grossa incognita pende sul fuoriclasse combinatista: alla vigilia della cerimonia d’apertura, il norvegese è risultato positivo al Covid-19. La combinata nordica prevede in calendario due prove individuali. Il primo evento è in programma il 9 febbraio, quindi sembra quasi impossibile che riesca a guarire in tempo. La speranza è quella di rivederlo con gli sci lunghi ai piedi entro il 15 febbraio, giorno della Gundersen trampolino lungo/10 km.
Le Norvégien Jarl Magnus Riiber, la star du combiné nordique, a été testé positif au Covid-19, jeudi, à Pékin. Cela le rend incertain pour la première épreuve des JO, dimanche https://t.co/9YAZslRNeS #Beijing2022 pic.twitter.com/IXkp5QhXv4
— L'ÉQUIPE (@lequipe) February 3, 2022
Se Riiber avesse avuto l’occasione di conquistare l’oro in entrambe, avrebbe ottenuto il 50° trionfo individuale in carriera nelle principali competizioni, eguagliando a soli 24 anni il più vincente di tutti i tempi in questo sport, il finlandese Hannu Manninen. Un traguardo che verrebbe comunque raggiunto facilmente, vista la sua età. Ma se tagliato ai Giochi Olimpici assumerebbe contorni ancor più importanti.
A questo punto, conquistare il titolo olimpico immediatamente dopo un periodo di quarantena forzata, potrebbe costituire un’impresa unica nel suo genere, sperando rimanga tale negli anni a venire.
3️⃣ Ailing Eileen Gu – sci freestyle ⛷
Alla vigilia delle Olimpiadi ci si chiede sempre chi potrebbe diventare l’atleta copertina di quell’edizione. E la beniamina di casa Ailing (Eileen) Gu è tra le più quotate. La 18enne cinese originaria statunitense, infatti, si presenta con l’intento di vincere l’oro in tre specialità diverse, ossia halfpipe, slopestyle e big air. Nessun atleta nella storia dello sci freestyle è stato in grado di vincere più di una medaglia nella stessa edizione della kermesse a cinque cerchi. Inoltre la concorrenza in questi eventi sarà spietata, con la presenza – tra le tante – di due grandi rivali come la francese Tess Ledeux e l’estone Kelly Sildaru.
Ma l’astro nascente Gu Ailing ha dalla sua parte il pubblico, oltre alla certezza matematica della sua prima Coppa del Mondo “generale” (se così possiamo chiamarla, dato che contiene tante specialità troppo diverse tra loro), per entrare di prepotenza nel firmamento.
4️⃣ Suzanne Schulting – short track ⛸
Quante volte abbiamo sognato di vedere un personaggio sportivo capace di vincere in tutti gli eventi dello stesso sport. Suzanne Schulting nutre questa grande ambizione nello short track. L’olandese è già riuscita a realizzare l’high-five (500 m, 1000 m, 1500 m, 3000 m e staffetta) in due occasioni, ai Mondiali 2021 (anche se caratterizzati dalle assenze di molte avversarie Oltreoceano) e nella tappa di Debrecen in Coppa del Mondo 2021/2022. Anche se l’Italia spera che questa impresa venga impedita da Arianna Fontana.
Short Track⛸️ – Suzanne Schulting🇳🇱 is the 2nd woman to win all available titles at a single world championships, following Sylvie Daigle🇨🇦 in 1983. #WorldShortTrack #ShortTrackSkating
— Gracenote Olympic (@GracenoteGold) March 7, 2021
Il record per il maggior numero di medaglie nella stessa edizione dei Giochi Olimpici Invernali nello short track appartiene al russo Viktor Ahn (l’ex coreano Ahn Hyun-Soo all’anagrafe), con tre ori e un argento a Sochi 2014 (da padrone di casa) e Torino 2006 (da coreano).
5️⃣ Irene Schouten – speed skating ⛸
Altra stella olandese capace di andare a medaglia in quasi tutte le gare. Irene Schouten ci prova nel pattinaggio di velocità, dove vuole raccogliere ufficialmente il testimone che con ogni probabilità verrà passato dalla connazionale Ireen Wüst, la più titolata nella rassegna a cinque cerchi tra le atlete in attività a Pechino 2022.
La classe ’92 della Frisia ha ottenuto il bronzo a PyeongChang 2018 nella mass start, in una gara maledetta per Francesca Lollobrigida. E proprio la romana dovrà affrontare la neerlandese nelle specialità dove entrambe partono con maggiori aspettative di medaglia.
Nel podcast Sfere di Cristallo, trattiamo con cura e passione le discipline invernali. Ascoltaci!
6️⃣ Therese Johaug – sci di fondo 🎿
Tra le atlete più vincenti degli sport invernali, ma con una carriera travagliata da vicende poco chiare, c’è il nome di Therese Johaug. Nel 2016 la norvegese venne sospesa per l’uso di uno steroide anabolizzante presente in una apparentemente innocua crema per curare un herpes labiale. Costretta a saltare i Giochi del 2018 e lasciando un vuoto importante nello sci di fondo femminile per diversi anni, Johaug ha lavorato duramente per tornare ad altissimi livelli.
Nella seconda parte della sua carriera, la 33enne di Oslo ha dominato su tutte le gare distance. Addirittura, all’inizio della stagione 2020/2021, ha raggiunto la milestone dei 150 podi in carriera. Si presenta alla XXIV edizione delle Olimpiadi Invernali con una sola possibile rivale alla sua altezza, la 22enne svedese Frida Karlsson, lasciando una sola chance di vittoria a tutte le altre, la sprint. Proprio per questo, potrebbe curiosamente diventare l’unica atleta nella storia a vincere la prima e l’ultima gara della rassegna olimpica.
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7️⃣ Sara Takanashi – salto con gli sci 🎿
Con 61 vittorie in Coppa del Mondo all’attivo, Sara Takanashi è la saltatrice più vincente di sempre, uomo o donna non fa differenza. Tuttavia, alla 25enne giapponese manca soltanto l’oro a cinque cerchi. Le donne sono entrate nel programma olimpico del salto con gli sci a Sochi 2014, da lì in poi la nipponica ha ottenuto “solo” una medaglia di bronzo e una di legno.
Nonostante il livello di competitività sia cresciuto a dismisura negli ultimi anni, Takanashi è riuscita a superare l’asticella in uno degli ultimi tentativi prima di Pechino 2022, tornando a vincere dopo quasi un anno di distanza dall’ultima volta. È tornata al top della forma proprio in vista di quella che per lei può rappresentare l’ultima opportunità fattibile per entrare definitivamente nella leggenda.
8️⃣ Martins Dukurs – skeleton 🛷
Martins Dukurs condivide con Sara Takanashi (che abbiamo accennato nel paragrafo precedente) la particolare statistica del maggior numero di vittorie individuali in Coppa del Mondo senza aver mai trionfato alle Olimpiadi Invernali. Il sei volte campione mondiale e 11 volte vincitore del globo di cristallo è riconosciuto come eroe nazionale in Lettonia, paragonabile a Novak Djokovic per i serbi. Tuttavia, soltanto i pochi appassionati di skeleton e i fanatici degli sport invernali riconoscono la grandezza di un atleta salito sul podio per la prima volta nel 2008. Pechino 2022 può costituire per lui “l’ultimo ballo“.
#BMWIBSF World Cup finale in #StMoritz
💥 Men's #Skeleton:
Who is the greatest of all times?
Martins Dukurs🇱🇻 is! 11th crystal globe for the overall World Cup winner and 12th European Championship win!#SkeletonFriday pic.twitter.com/CPus45KXDM— IBSF (@IBSFsliding) January 14, 2022
9️⃣ Niklas Edin – curling 🥌
Anche lo svedese Niklas Edin fa parte del novero degli grandi personaggi sportivi a cui, tuttavia, manca ancora l’oro olimpico nel proprio palmares. Altro esempio che dà l’idea di quanto sia difficile trionfare nell’evento quadriennale, soprattutto in uno sport di squadra come il curling dove tutto può succedere. Il team guidato proprio dallo skipper classe 1985 si era presentato a PyeongChang 2018 da leader del ranking mondiale, ma è tornato a casa con una bruciante sconfitta per mano dei sorprendenti statunitensi. Si affaccia ad una nuova edizione dei Giochi Olimpici da campione iridato e continentale in carica. Senza dubbio, la Svezia è la nazionale maschile più temuta del torneo olimpico di Pechino 2022.
🔟 Kamila Valieva – pattinaggio di figura 💃
La classe 2006 Kamila Valieva è esplosa ad inizio stagione facendo segnare tutti i possibili primati mondiali di punteggi nel singolo femminile. La russa, campionessa iridata juniores nel 2020, ha vinto tutto ciò che poteva vincere dallo scorso settembre. Capace di atterrare due quadrupli e un triplo axel, si presenta come favorita per l’oro e donna copertina del pattinaggio di figura nel giro di pochi mesi. In un evento in cui la Russia potrebbe ottenere una storica tripletta con Anna Shcherbakova e Aleksandra Trusova, compagne e principali avversarie della 15enne prodigio.
After her #EuroFigure win, Kamila Valieva is now halfway to a Super Slam pic.twitter.com/KIAiUaU082
— Anything GOEs (@AnythingGOE) January 16, 2022
🔟➕1️⃣ Arianna Fontana – short track ⛸
Chiudiamo infine con un bonus, rappresentato da un’eccellenza tutta italiana, che purtroppo viene oscurata dal pubblico a causa dello scarso seguito nei confronti della disciplina per cui gareggia, ossia lo short track. Pochi sanno che Arianna Fontana potrebbe riscrivere la storia dell’Italia (e non solo) alle Olimpiadi Invernali: ne serve una per diventare l’atleta più medagliata nella “pista corta”, mentre con due raggiungerebbe Stefania Belmondo in doppia cifra di podi tra gli italiani più decorati nelle discipline della neve e del ghiaccio. La portabandiera azzurra del 2018 ha le carte in regola per raggiungere entrambi gli obiettivi e salire sul podio a cinque cerchi per la quinta edizione consecutiva.
Immagine in evidenza a cura di Edoardo Brunello
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