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Osservati Speciali nel ciclismo – Emanuel Buchmann, l’anno della verità

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Se c’è un corridore che non vedeva l’ora di archiviare il 2020 per voltare pagina, proiettandosi con speranza, positività e – soprattutto – in cerca di maggior fortuna nella stagione 2021, quello è senz’altro Emanuel Buchmann.

E pensare che il 28enne della Bora-Hansgrohe aveva aperto la scorsa annata trionfando in solitaria al Trofeo Serra de Tramuntana, dando subito continuità alla stagione 2019, dove il tedesco si era rivelato essere uno dei corridori più solidi del gruppo nelle corse a tappe più importanti del calendario. Tra i risultati degni di nota, è opportuno segnalare il 4^ posto finale al Tour de France, il 3^ al Critérium du Dauphiné, il 3^ al Giro dei Paesi Baschi (inclusa una vittoria di tappa, l’unica della carriera nel World Tour, ad oggi), il 4^ al UAE Tour e infine il 7^ al Tour de Romandie; a questi piazzamenti, vanno indubbiamente aggiunti il 4^ posto al Gran Piemonte e l’8^ al Giro di Lombardia, le due classiche che conclusero la sua stagione.

 

Sul traguardo di Arrate, l’assolo vincente di Emanuel Buchmann nella 5^ tappa del Giro dei Paesi Baschi ©️ Photo by Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images

2020, un’annata da dimenticare

Purtroppo per lui, il 2020 aveva in serbo sgradevoli sorprese per il nativo di Ravensburg. A fine febbraio, una caduta al UAE Tour lo ha costretto al ritiro e al conseguente riposo tanto che – a causa poi della sospensione delle gare per via della pandemia – lo si è rivisto al via di una corsa ufficiale soltanto ad agosto, in occasione del Critérium du Dauphiné, l’unico evento a disposizione di Buchmann per preparare al meglio il suo unico obiettivo stagionale: il Tour de France. Dopo due convincenti prestazioni nella 2a e 3a tappa, concluse rispettivamente al 3^ e 4^ posto, una nuova e rovinosa caduta nella 4a frazione ne ha di fatto compromesso la stagione: lo scalatore della formazione tedesca ha deciso lo stesso di presentarsi al via della Grande Boucle a fine agosto, ma le sue condizioni fisiche erano tutt’altro che ideali per competere con i Big della classifica. Di conseguenza, il suo Tour è stato all’insegna dell’anonimato, lavorando più per i successi di tappa dei compagni che per ambizioni personali: non a caso, il tedesco non ha terminato nella Top 15 in nessuna delle ventuno frazioni previste dalla corsa francese.

Una volta arrivato sui Campi Elisi, Buchmann ha poi deciso di concludere in anticipo la sua travagliata stagione, al fine di recuperare energie fisiche mentali per approcciare l’annata successiva al massimo della forma.

COSA ASPETTARSI DAL 2021?

Essendo reduce da un anno così povero di risultati (e di gare a cui ha partecipato, visti i soli 32 giorni di corsa complessivi totalizzati nel 2020), segnato indiscutibilmente da un’abbondante dose di sfortuna, le motivazioni per riscattarsi non mancano di certo al tedesco, che quest’anno ha scelto di correre l’unico Grande Giro che gli manca all’appello: il Giro d’Italia. Buchmann sarà infatti al via della 104esima edizione della Corsa Rosa, che si preannuncia più adatta alle caratteristiche del corridore della Bora rispetto alla prossima Grande Boucle.

Esordiente al Giro, sì, ma non per questo partirà un gradino sotto a tanti degli altri contendenti. Il 28enne di Ravensburg ha ormai alle spalle 4 stagioni nel World Tour in forza alla Bora-Hansgrohe, con la quale ha preso parte a 7 Grandi Giri (5 Tour, 2 Vuelta), portandoli tutti a termine. Verosimilmente per lui, dunque, la prima parte di stagione avrà come eventi cardine del calendario le seguenti corse a tappe:

  • dal 21 al 27 febbraio – UAE Tour
  • dal 10 al 16 marzo – Tirreno-Adriatico
  • dal 19 al 23 aprile – Tour of the Alps
  • dall’8 al 30 maggio – Giro d’Italia

A livello di obiettivi, salvo imprevisti, Buchmann si presenterà alla partenza del Giro con il chiaro obiettivo di salire sul podio finale, supportato da una squadra che probabilmente sarà una delle più attrezzate per le tappe più impegnative della corsa. Giunto ormai in prossimità dei 30 anni di età (li festeggerà nel novembre 2022), Buchmann è arrivato nel cosiddetto prime della carriera ed è quindi il momento di imporsi definitivamente come uno degli atleti più competitivi al mondo nel panorama delle corse a tappe di tre settimane e non solo a livello di classifica finale: dal 2015 ad oggi ha raccolto infatti soltanto 4 successi, un po’ pochino rispetto a molti altri suoi rivali.

Buchmann in azione al Tour de France 2019 – ©️ Valentin Flauraud

Qualora riuscisse a centrare gli obiettivi stagionali della prima parte del suo calendario, acquisirebbe senza dubbio un’iniezione di fiducia tale che lo lancerebbe verso il tanto atteso salto di qualità, in modo da affrontare la 2a parte del 2021 con le necessarie certezze per dimenticare finalmente le sventure dell’annata precedente.

Caratteristiche e punti di forza

Buchmann è un corridore in genere poco appariscente, molto solido sul passo ma che raramente si lancia in attacchi coraggiosi che lo portano a prendersi la scena svettando sugli altri, poichè non dotato di quell’esplosività in grado di fare grandi differenze. Anche da questo punto di vista, sarà interessante capire se il tedesco assumerà un atteggiamento più propositivo da questa stagione. Per quanto riguarda le prove contro il tempo, invece, tendenzialmente sa difendersi molto bene: nel 2019, infatti, ha chiuso in Top 20 di tappa 4 delle 6 cronometro disputate, tra le quali figura un bel 5^ posto a quella del Delfinato sul traguardo di Roanne.

Come detto in precedenza, le motivazioni per rilanciarsi ci sono tutte, e inoltre c’è pure un altro aspetto da tenere in considerazione: Buchmann andrà in scadenza di contratto a fine 2021; vien da sè che sia ulteriormente stimolato ad ottenere quest’anno risultati di un certo rilievo, capaci di soddisfarlo tanto a livello personale quanto per una questione di appeal nell’ottica di diventare potenziale pezzo pregiato del mercato nell’estate che arriverà.


Immagine in evidenza: ©️ via Twitter @BORAHansgrohe

Michele Moretti
Nato e cresciuto con la passione per lo sport. La pallacanestro nel mio cuore, seguita e praticata sin da bambino. Calcio, Ciclismo e Tennis le altre discipline che guardo appassionatamente. Qui per provare a raccontarvi le emozioni che lo sport ci regala ogni giorno.

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