Articolo realizzato da Leonardo Bonocore, Edoardo Brunello, Marco Cangelli, Marco D’Onorio, Giovanni Oriolo e Giovanni Valenzasca
Ogni anno il ciclismo sa regalare emozioni e grandi novità. In vista della nuova stagione abbiamo deciso di andare analizzare gli “osservati speciali” del pedale internazionale, atleti pronti a dimostrare tutto il proprio valore dopo aver avuto alcune stagioni più complesse. Quattro uomini e due donne, ecco chi sono i nostri “osservati speciali”, nomi da segnarvi sul taccuino in vista dell’annata 2023.
Eleonora Camilla Gasparrini
La 20enne torinese è uno dei prospetti più interessanti e attesi del ciclismo italiano. Dopo aver fatto incetta di risultati fra le juniores aggiudicandosi i titoli italiano e continentale su strada e quelli mondiali su pista, la giovane azzurra si è ben difesa fra le èlite con la maglia della Valcar-Travel & Service in particolare nelle classiche del Nord andando a segno nella MerXem Classic e cogliendo il podio nella prestigiosa Ronde van Drenthe vinta da Lorena Wiebes. Tanto veloce quanto capace di resistere sui percorsi più accidentati, Gasparrini sarà ora chiamata a dimostrare il proprio talento fra le fila dell’UAE Team ADQ dove ritroverà le compagne Silvia Persico e Chiara Consonni con le quali dovrà far i conti per un posto fra le migliori nelle prove di un giorno.
Charlotte Kool
Il Team Dsm ha perso molto in offseason con l’addio di Liane Lippert e soprattutto Lorena Wiebes, la velocista più dominante del mondo, passata alla Sd Worx. Avvicinare le sue ventitrè vittorie del 2022 sarà impossibile, ma Charlotte Kool potrà sicuramente contribuire alla causa. Dopo un anno da leadout di Wiebes, avrà l’occasione di misurarsi contro le migliori velociste del mondo, che spesso ha rischiato di battere già lo scorso anno. Al Giro Donne è stata molto vicina a Balsamo e Vos, nel 2023 l’obiettivo sarà lasciare il segno nel World Tour.
Antonio Tiberi
Dopo l’addio di Vincenzo Nibali al ciclismo pedalato, l’Italia ha perso l’unico grande punto di riferimento per le corse a tappe delle ultime stagioni. Il siciliano, ora consulente della nuova Professional Q36.5 Pro Cycling Team, ha lasciato un vuoto difficile da colmare. Ma all’orizzonte, con un po’ di ottimismo, si intravede qualche nome su cui puntare nel futuro. Da osservare con grande attenzione in questo 2023 è Antonio Tiberi, che nel 2021 ha corso proprio insieme a Nibali nella Trek-Segafredo. Il classe 2001, nativo di Frosinone, sta per cominciare infatti la terza stagione con la squadra statunitense. Forte a cronometro (campione del mondo nella categoria Juniores nel 2019), abile in salita, Tiberi è un profilo da classiche e da corse a tappe. Proprio in quest’ultime si è reso protagonista lo scorso anno, conquistando la prima vittoria da professionista nella quinta tappa del Giro d’Ungheria, dove nel 2021 terminò terzo nella generale. Ha chiuso la stagione debuttando in un grande Giro, la Vuelta di Spagna, e quest’anno ci si aspetta un ulteriore passo avanti. Corse a tappe di una settimana, corse di un giorno e prove contro il tempo: ogni volta che Tiberi attacca il numero dietro la schiena va seguito particolarmente!
Jay Vine
La Zwift Academy regala sempre emozioni e soprattutto talenti. Se nel 2022 è emerso un “astro nascente” come Luca Vergalitto, nel 2020 a vincere fu l’australiano Jay Vine. Chiamato sino a quel periodo a correre con una squadra dilettantistica in Australia e ormai rassegnato a ricoprire un ruolo di secondo piano, l’atleta oceanico si è ritrovato nel periodo del lockdown allenandosi in casa con Zwift e puntando addirittura ad iscriversi all’Academy. Risultato? Edizione vinta e contratto con l’Alpecin. Il 2021 parte molto bene con il secondo posto della generale del Giro di Turchia, ma è il 2022 il suo primo vero anno importante: due tappe vinte alla Vuelta e vicino a vincere la maglia verde di miglior scalatore. Sono molti i trade-union con Vergallito: la Zwift Accademy, l’essere esplosi più tardi della media e soprattutto caratteristiche fisiche e ciclistiche. Anche Vine rappresenta lo scalatore moderno: alto e snello, ottimi wattaggi in salita che lo rendono uno scalatore purissimo e forte a cronometro (fresco vincitore dei campionati australiani). Il 2023 correrà per il team UAE e già si parla di lui come il prossimo gregario di lusso in salita di Pogacar. Ma potrà anche dire la sua come uomo di classifica in corse di una settimana e avere spesso la libertà di cacciare tappe prestigiose e maglie di scalatore. C’è quindi grandissima attesa nel vedere la stagione di Jay Vine.
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