Niccolò Bonifazio è stato uno dei corridori italiani più costanti dell’ultimo decennio. Le ventuno vittorie, i cinquantasette podi, ma soprattutto le centoquarantadue top ten al termine della sua carriera parlano chiaro. Ma Bonifazio è stato molto di più di questi numeri e delle sue prestazioni. Lo si intuisce nel bilancio che traccia della sua carriera, e non solo, ai microfoni di Gregari di Lusso. Undici anni vissuti «con un piede nella vita normale e un altro in quella da ciclista».
In questo primo mese da ex professionista si è buttato a capofitto in quella vita normale, dedicandosi a tutte quelle attività che aveva potuto solo sfiorare in passato. Normale fino a un certo punto, visto che dal suo profilo Instagram lo vediamo passare dal poligono di tiro a un circuito di BMX o con il pettorale addosso per partecipare a una gara podistica. Ogni giorno ne inventa una nuova: gli sfizi da togliersi dopo una vita di rinunce sono tanti. E se molti corridori nel periodo immediatamente successivo al ritiro vanno in difficoltà, Bonifazio sta facendo di tutto per non fermarsi mai. Come ha fatto di tutto, in sella nel gruppo, per inseguire la Milano-Sanremo, la corsa alla quale, lui di Diano Marina (Imperia), ha legato la propria carriera. È stata la scelta giusta? Com’è cambiata questa gara e il ciclismo stesso negli anni? Il rapporto con le squadre e i compagni? Di questo e molto altro abbiamo parlato con Niccolò nell’ultima puntata del nostro podcast dedicato alle due ruote. Buon ascolto!
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Immagine in evidenza: ©Dario Belingheri
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