Tutto o niente. Sembra essere questo il pensiero della dirigenza dei Los Angeles Rams che dopo essere stata la sorpresa della scorsa stagione, ha deciso di spendere molto in offseason per provare a centrare il titolo subito.
A rinforzo di una difesa che era già tra le migliori della lega, sono arrivati 3 acquisti pesantissimi. Ndamukong Suh, ex Dolphins e Lions, uno tra i più forti defensive tackle della Nfl, che insieme ad Aaron Donald (defensive player of the year nel 2017) formerà una linea difensiva terrificante.
Marcus Peters e Aquib Talib, invece rinforzeranno notevolmente le secondarie. Il rischio è quello di troppi galletti nello stesso pollaio ma non va dimenticato che il defensive coordinator è il guru della difesa Wade Phillips, già ammirato in quel di Denver quando seppe costruire il successo dei Broncos al SB quasi esclusivamente con il proprio reparto.
L’attacco sarà guidato da Jared Goff, che nella sua prima vera stagione da starter ha messo insieme numeri all’altezza delle aspettative riposte su di lui: 3804 yards, 28 td e solamente 7 intercetti.
I principali target di Goff saranno Brandin Cooks e la sorpresa della passata stagione Cooper Kupp, mentre per le corse pieno affidamento a Todd Gurley (1305 yards su corsa con 13 touchdowns più 788 yards su ricezione con 6 td).
Grazie anche ad un coaching staff di primissimo livello, l’obiettivo per i Rams è quello di portare a Los Angeles il Vince Lombardi Trophy. Un fallimento sarebbe drammatico considerando i grossi investimenti fatti in primavera.
Proveranno ad impensierirli quantomeno nella conquista della division i San Francisco 49ers. La squadra della baia che sembrava in caduta libera ha invertito la rotta con l’arrivo dai Patriots del QB Jimmy Garoppolo. Con lui in cabina di regia sono arrivate 5 vittorie e 0 sconfitte, condite da prestazioni molto convincenti che hanno acceso la fantasia dei tifosi 49ers.
A supporto di Garoppolo due ottimi ricevitori come Pierre Garcon e Marquise Goodwin, mentre non si trova un running back che possa rappresentare una valida alternativa al gioco aereo.
C’è grande curiosità invece attorno a Richard Sherman. Il cornerback ex Seattle che proprio contro San Francisco ha dato il meglio di sè da avversario (indimenticabile il passaggio deviato nel Championship del 2014), approda in maglia biancorossa dopo l’infortunio al tendine d’achille della scorsa stagione.
Il resto della difesa è giovane e in fase di ricostruzione come testimoniano le scelte ai primi giri negli ultimi draft: nel 2017 Solomon Thomas e Reuben Foster, nel 2016 DeForest Buckner e nel 2015 Arik Armstead a rinforzare la linea difensiva e il reparto dei linebacker.
Per i 49ers l’obiettivo è quello di tornare ad essere protagonisti dopo qualche stagione decisamente negativa. I playoff sarebbero già un successo, ma con Jimmy G sognare non è vietato.
Finita l’era Carson Palmer, gli Arizona Cardinals hanno deciso di percorrere due strade. Dai Vikings è arrivato il veterano Sam Bradford, mentre dal draft l’ex UCLA Josh Rosen. Il titolare per questa stagione sarà quasi sicuramente Bradford (contratto di un anno), con Rosen in fase di apprendistato e che potrebbe essere gettato nella mischia se le cose dovessero andare male.
Contrariamente alle voci sempre più insistenti di un suo imminente ritiro, Larry Fitzgerald (ricevitore, 11 volte selezionato per il Pro Bowl) ha scelto di continuare con la NFL e con i Cardinals che gli affiancheranno il promettente rookie da Texas A&M Christian Kirk.
Le speranze dell’attacco oltre che dalle mani affidabili di Fitzgerald passano anche e soprattutto per le condizioni fisiche di David Johnson, running back che è stato costretto a saltare tutta la scorsa stagione a causa di un infortunio al polso.
Per quanto riguarda il reparto difensivo, le stelle sono senza dubbio il cornerback Patrick Peterson (7 volte al Pro Bowl, 3 volte nella miglior formazione della lega) e il defensive end Chandler Jones (17 sack per lui nel 2017, leader della NFL), mentre l’esplosione di Budda Baker aiuterà a non rimpiangere la perdita della safety Tyrann Mathieu.
Per Arizona rimane l’obiettivo di arrivare al 50% di vittorie e di iniziare a costruire qualcosa di importante per le prossime stagioni.
L’ultima squadra di questa division sono i Seattle Seahawks, capaci di vincere il Super Bowl nel 2013 e di arrivare ad un passo dal bis la stagione successiva. Di quel gruppo vincente è rimasto ben poco: l’head coach Pete Carroll, il QB Russell Wilson, Bobby Wagner e la safety Earl Thomas.
Quest’ultimo perno di quella che fu soprannominata la Legion of Boom, ovvero la fortissima secondaria di Seattle e che ora di fatto non esiste più.
L’attacco guidato da Wilson (unico vero punto fermo con prestazioni sempre all’altezza nonostante una linea offensiva imbarazzante) fatica a trovare un running back affidabile (interessante la scelta di Rashaad Penny allo scorso draft). Al contrario il reparto ricevitori è composto da un terzetto di giocatori esperti come Doug Baldwin, Tyler Lockett e Brandon Marshall che possono aiutare tenere a tenere in piedi la baracca.
Le speranze per i tifosi dei Seahawks non sono molte, come per Arizona l’obiettivo sarà quello di non chiudere la stagione con un record negativo.
Siamo giunti al termine anche di questa presentazione, ma continuate a seguirci, la prossima sarà dedicata alla AFC West e all’altra squadra di Los Angeles, i Chargers del veterano Philip Rivers.
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