La nostra marcia di avvicinamento all’inizio della stagione NBA prosegue sbarcando oggi nella NorthWest Division. Quest’oggi tratteremo quella che è, senza alcun dubbio, la Division più equilibrata di tutta la Lega; infatti, nella passata stagione 4 dei 5 Team presenti sono approdati ai Playoffs, ed il quinto è stato il primo escluso. La sensazione è che quest’anno, le possibilità di vedere tutte e 5 le franchigie approdare alla Post-Season sono tante, ma nulla è scontato ad Ovest. Buona lettura!
OKLAHOMA CITY THUNDER
Ci eravamo lasciati con la pesante sconfitta subita per mano degli Utah Jazz nel 1^ turno dei Playoffs, l’apice di un’annata che tutti si aspettavano dovesse andare diversamente, ma che invece ha regalato più bassi che alti. Dato che il trio Westbrook – George – Anthony non ha portato i frutti sperati, quest’estate la dirigenza ha optato per la scelta più ovvia da fare: buyout con Melo.
A questo, è andata ad aggiungersi una delle decisioni più sorprendenti di questa Free-Agency: il rinnovo di Paul George ( $137 milioni spalmati in 4 anni ). Sarà dunque lui ad affiancare di nuovo Russell Westbrook nella corsa verso le Finals. Confermatissimi Steven Adams sotto le plance, e Andre Roberson nello spot di 3, giocatore vitale a livello difensivo per la squadra, infortunato per l’intera 2^ parte della scorsa stagione. Inoltre, a differenza degli ultimi anni, OKC avrà finalmente una panchina di buon livello: l’innesto più rilevante è senza dubbio Dennis Schroeder. Il play ex-Hawks potrà dare sicuramente un contributo importante in termini di punti ed assist alla causa Thunder, oltre ad essere quella mano che serviva in cabina di regia a Russ, il quale adesso potrà agire anche da guardia, un cambiamento che potrebbe dei risultati più che positivi. Per chiudere il roster, è arrivato Nerlens Noel, prospetto di talento scelto alla 6 nel 2013 dai Sixers, che ancora non è riuscito ad incidere nella Lega, complice anche gli infortuni; è una scommessa che potrebbe pagare. Infine, da Philadelphia è approdato ai Thunder Timothe Luwawu – Cabarrot, guardia-ala che servirà ad allungare la panchina.
Spetterà a Coach Donovan, atteso anch’egli al salto di qualità, di mettere insieme i pezzi del puzzle e cercare di migliorare assolutamente il 1^ turno dell’annata passata. Le premesse ci sono tutte, attenzione a Westbrook e compagni.
UTAH JAZZ
La franchigia di Salt Lake City è indubbiamente la vera sorpresa della scorsa annata. Dopo la 1^ parte di Regular Season i Playoffs sembravano un miraggio, ma grazie al ritorno dall’infortunio di Rudy Gobert e la costante ascesa del rookie fenomeno Donovan Mitchell, la squadra di Coach Quin Snyder è stata protagonista di una spettacolare seconda parte di stagione, culminata con la vittoria nel 1^ turno di Post-Season contro i Thunder.
Il roster è pressochè il medesimo dell’annata precedente: da sottolineare il rinnovo di Derrick Favors ( biennale da $36 milioni ), ala grande titolare da 8 anni ormai in maglia Jazz, e di quello di Dante Exum ( triennale da $33 milioni ), 23enne australiano in grado di essere efficace dalla panchina in entrambe le metacampo. Sugli scarichi sarà ancora Joe Ingles l’uomo di fiducia, rivelatosi uno dei migliori tiratori da 3 della NBA lo scorso anno. Attenzione alla possibile crescita di Royce O’Neale, guardia da Baylor che non ha sfigurato nel suo Rookie Year. I fari saranno ovviamente puntati su Mitchell, protagonista di una stagione da Rookie pazzesca, e che adesso, come già ha saputo dimostrare, sarà in tutto e per tutto il go-to-guy della franchigia. Ad affiancarlo Ricky Rubio, play spagnolo autore della miglior stagione in carriera nel 2017-18 ( rivitalizzato da Coach Snyder ), e ovviamente Rudy Gobert, centro francese eletto miglior difensore dell’annata precedente.
Per concludere, dal draft è arrivato, con la 21esima scelta, Grayson Allen, guardia da Duke che porterà alla squadra la sua incredibile energia e voglia di competere. Si prospetta un altro anno di soddisfazioni per i tifosi dei Jazz!
PORTLAND TRAIL BLAZERS
Lillard e compagni sono chiamati al pronto riscatto dopo l’uscita in malomodo dagli scorsi Playoffs. Il pesante 4-0 incassato per mano dei Pelicans ha fatto emergere qualche dubbio all’interno della dirigenza, la quale alla fine ha però optato per la conferma di quasi tutti i membri del roster, compreso l’allenatore, Terry Stotts.
I due fari della squadra saranno nuovamente Damian Lillard e CJ McCollum, uno dei backcourt migliori della Lega, spalleggiati dal centro Jusuf Nurkic, fresco di rinnovo contrattuale ( $48 milioni spalmati nei prossimi 4 anni ). In quintetto, ci sarà Al-Farouq Aminu, ragazzo che a Portland ha trovato la sua dimensione negli ultimi anni, nonchè il migliore assieme a McCollum nella serie contro New Orleans. Moe Harkless ed Evan Turner si contenderanno l’ultimo posto in quintetto, mentre dalla panchina occhi puntati sulla crescita di Zach Collins e Meyers Leonard.
Curiosità infine per Anfernee Simons, play scelto con la 24esima chiamata al Draft, primo giocatore dal 2005 ad entrare in NBA senza giocare al College/oltreoceano. Visto il livello in costante crescita ad Ovest, non sarà facile andare oltre il 1^ turno, ma sicuramente ci si attende un atteggiamento più combattivo e meno rinunciatario quando la barca affonda.
DENVER NUGGETS
Se c’è una squadra che può essere soddisfatta del suo operato in questa Off-Season, quella è senza dubbio la franchigia del Colorado. Reduci dalla grossa beffa ( e non è la prima volta ) di aver mancato l’appuntamento con la Post-Season soltanto all’ultima partita di stagione regolare ( sconfitti al Target Center dai T-Wolves ), i Nuggets hanno deciso di ripartire ponendosi come obiettivo quello di riuscire ad accedere ai Playoffs in maniera tranquilla.
Prima di tutto, la dirigenza ha messo nero su bianco due importantissimi rinnovi contrattuali: Nikola Jokic ( quinquennale da $148 milioni ), lungo serbo stella della squadra, giocatore fondamentale nell’attacco di Denver, per via della sua innata abilità di passare la palla e di aprire il campo per i tiri dei compagni; Will Barton ( quadriennale da $54 milioni ), una delle note più liete della scorsa stagione, grazie al suo ottimo contributo in termini di punti ( quasi 16 ad allacciata di scapre ), e al suo notevole impatto nella metacampo difensiva. A ciò si è andata ad aggiungere l’acquisto di Isaiah Thomas ( articolo più approfondito su di lui qui ), ragazzo che cerca di rilanciarsi dopo una parentesi da dimenticare tra Cleveland e Los Angeles, e che potrebbe rilevarsi quell’innesto che mancava in uscita dalla panchina. Oltre a loro, i Nuggets si affideranno alla gioventù in rapida ascesa di Gary Harris e Jamal Murray, un backcourt che ha evidenziato importanti progressi l’annata passata, e che adesso è pronto a consacrarsi tra i migliori in circolazione.
Infine, il giocatore che potrebbe portare alla causa un contributo vitale, specie nei momenti di difficoltà, è sicuramente Paul Millsap, elemento che ha saltato buona parte della precedente Regular Season a causa dei problemi fisici. Nello spot di 4 la sua esperienza sarà imprescindibile.
MINNESOTA TIMBERWOLVES
Dopo essere tornati a giocare la Post-Season a distanza di oltre un decennio dall’ultima volta, a Minneapolis si è vissuto una Off-Season piuttosto movimentata e turbolenta.
Al centro di tutto c’è stato Jimmy Butler, leader emotivo della squadra, il quale, già nella passata stagione, aveva acceso le micce all’interno dello spogliatoio, dichiarando apertamente come i due giovani talenti del team, Karl Anthony Towns e Andrew Wiggins, fossero carenti a livello di cattiveria agonistica, di etica di lavoro, e soprattutto di venire a mancare nelle fasi salienti della partita/stagione ( vedi Towns vs Capela nella serie contro Houston ). Tutto ciò ha portato Jimmy, avente ancora un anno di contratto, a prendere la decisione di richiedere una trade. Miami è sembrata ad un passo dal convincere i Timberwolves ad accettare la proposta di scambio, ma all’ultimo la dirigenza di Minnie si è tirata indietro e non se n’è fatto nulla. Si è arrivati dunque ad inizio Pre-Season con KAT che ha rinnovato a cifre monstre ( quinquennale da $190 milioni ) e con un Butler scontento. Quest’ultimo probabilemente resterà quest’anno per poi lasciare la franchigia nella prossima Free-Agency.
L’atmosfera in spogliatoio è tutt’altro che idilliaca; aggiungiamoci che l’unico vero rinforzo arrivato in estate è l’ala tiratrice Anthony Tolliver ( perso invece il 3 volte Sixth Man of the Year Jamal Crawford ), buon innesto dalla panchina. Questo fa sì che, visto la difficoltà delle Western Conference e in particolare della sua Divison, Minnesota possa rischiare seriamente di non arrivare ai Playoffs. Spetterà a loro provare a smentire con i fatti quella che oggi è una predizione non così lontana dalla possibilità di realizzarsi.
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