F1

Motorsport is still so dangerous

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Per chi pensasse che tutte le norme di sicurezza attuate ultimamente dalla federazione internazionale avessero talmente cancellato il rischio tanto da inibire lo spettacolo e la mascolinità dei piloti, si sbaglia veramente di grosso.

Per chi ancora pensasse che il ruolo di pilota si limitasse a quello di un semplice dipendente capace di gestire una monoposto da elevate prestazioni,
si sbaglia di grosso.

Abbiamo avuto la riprova purtroppo attraverso questa tragedia che questi non sono semplici piloti ma Cavalieri che hanno deciso di essere devoti ad una causa, la causa delle corse.

Anthoine, ingoiato dalle fauci dell’Eau Rouge-Radillon, una curva che ha sempre rappresentato un qualcosa di mistico per tutti gli appassionati e che ha sempre suscitato un senso di spettacolarità nel vederla intraprendere in questa maniera dai piloti, una curva che ieri si è dimostrata talmente crudele da spazzare via un sol colpo non solo la vita del povero Anthoine, ma anche lo spirito di festa che abitualmente ogni anno invade il circuito belga.

Ormai tutto perde il senso davanti a un qualcosa che nessuno avrebbe voluto vedere e che addirittura nessuno forse si sarebbe mai aspettato. Ma questa è la prova definitiva che il Motorsport è ancora troppo pericoloso e che questi piloti sono audaci Cavalieri da ammirare per il loro spirito di combattimento che li fa emergere.

Anthoine da Cavaliere delle corse sarà il nostro angelo, che proteggerà questo magnifico ma crudele mondo delle corse per evitare di passare in futuro giornate come queste, per evitare che il fato si accanisca ancora come è accaduto con lui.

Un in bocca al lupo doverosissimo anche allo sfortunato Correa, non solo per le conseguenze fisiche, ma anche mentali a causa dei residui che può lasciare l’incidente di ieri. Non mollare!

Tommaso Palazzo

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