Estate, periodo di trattative e mercato nel calcio, nella Formula 1 e logicamente anche nella MotoGP. A differenza di altri sport in cui si trattano e si firmano contratti con scadenze abbastanza lunghe, nella MotoGP si è soliti a fare contratti biennali. Quindi ogni due anni per qualche mese troviamo piloti alla ricerca di una riconferma, di un miglioramento contrattuale o di una nuova squadra. Oppure qualcuno che decide alla fine del contratto di dire basta alla carriera di sportivo e quindi non va a cercare nessun tipo di contratto.
A pochi giorni dalla sosta estiva, che dura tre settimane, la griglia di partenza per la MotoGP del 2019 è già quasi del tutto delineata, mancano giusto un paio di tasselli e poi il mosaico delle squadre sarà completato. Naturalmente non sono mancate sorprese, come normale che sia nelle trattative, ma sembra che tutti abbiano avuto ciò che volevano.
Marquez campione del Mondo e logico riconfermato in Honda Repsol HRC, anche se sembra che questa volta in fase di trattativa si sia guardato attorno più del solito, salvo poi cedere al fascino e al contratto della squadra in cui è un vero e proprio punto di riferimento. Punto di riferimento per tutti, in una squadra che ha costruito la moto in base alle sue linee guida e con cui lui pensa di poter addirittura chiudere la carriera. Ma per questi pensieri è ancora presto, vista la giovane età del pilota spagnolo. Compagno di Team non troveremo più Pedrosa, a cui HRC non ha rinnovato il contratto. Al suo posto la grande sorpresa Jorge Lorenzo. Il pilota maiorchino deluso da alcune dichiarazioni e alcuni comportamenti degli uomini Ducati, proprio in fase di trattativa per il rinnovo, ha quasi rischiato di restare senza moto per il 2019. Ma l’esperienza di un cinque volte campione del Mondo ha fatto in modo di trovare un contratto nella miglior moto della griglia MotoGP. Sarà una squadra in cui far andare d’accordo due campioni come loro, sempre abituati ad essere l’unico punto di riferimento del Team, non sarà semplice.
Lorenzo lascia la Ducati in cui Dovizioso dopo una lunghissima trattativa, che ha anche rischiato di arenarsi, è riuscito a trovare un accordo che accontentasse entrambe le parti. E lui dopo i risultati della scorsa stagione e il mondiale sfiorato un miglioramento lo meritava. Ma la separazione è stata molto vicina tra il Dovi e la Ducati, con la Honda HRC pronta ad offrire un contratto al pilota italiano. Anche Marquez sarebbe stato d’accordo ad avere Dovizioso come compagno di squadra. Per fortuna la ragione ha avuto la meglio e il binomio italiano sarà in pista per almeno due anni. Al fianco di Dovizioso non ci sarà più Lorenzo come già citato, ma arriverà Petrucci. Pilota Ducati ma del Team Pramac, Petrucci si è meritato la promozione nella squadra ufficiale, anche per i buoni risultati che sta centrando. Essendo un ottimo collaudatore che potrà venire utilissimo nello sviluppare la moto durante la stagione. A Petrucci è stato fatto un contratto annuale invece che biennale, utile per vedere il comportamento del pilota su una moto ufficiale. Nel caso andasse bene è pronto il rinnovo. La Ducati orgoglio in MotoGP delle moto italiane, schiera due piloti italiani alla ricerca della conquista mondiale.
La Yamaha Movistar ha confermato per la prossima stagione i due piloti attuali. Sia Valentino Rossi che Maverik Vinales saranno ancora sulla moto giapponese, magari sperando che nella prossima stagione i problemi di elettronica siano minori e che si possa lottare per il mondiale. Per Rossi potrebbe essere l’ultimo contratto visto che terminerà quando lui avrà 41 anni. In caso di ritiro potrebbe, sempre con Yamaha, portare anche in MotoGP il suo Team SkyVR46, per ora attivo solo in Moto2 e Moto3. Rossi in Yamaha si sente a casa e quindi il rinnovo del contratto, che era più che scontato, è avvenuto addirittura prima dell’inizio della stagione. E nei prossimi due anni andrà alla ricerca di quel decimo mondiale che insegue da tanto tempo, salvo avere una moto competitiva. Vinales ha rinnovato il contratto subito all’inizio dell’anno. Biennale anche per lui in cui cercherà di andare alla ricerca di un titolo mondiale, Vinales in Yamaha si trova bene anche se a volte non tutto lo soddisfa, nelle scelte della squadra e nel rapporto con i tecnici del suo Team. Ma sicuramente essere il compagno di squadra di Valentino Rossi non deve essere facile per nessuno.
La Suzuki di Davide Brivio ha rinnovato il contratto al pilota spagnolo Alex Rins, autore di buone prestazioni in questo mondiale. Al suo fianco Joan Mir, campione del Mondo in Moto3 nel 2017, che passa in MotoGP dopo un solo anno in Moto2. Forse una scelta un po’ azzardata anche per la poca esperienza che il giovane pilota ha, anche perché guidare le MotoGP richiede sempre più esperienza e sicurezza. E il giovane pilota prende il posto di Iannone, che deve traslocare in un’altra squadra del circus, l’Aprilia. Scelta dovuta forse ai pochi risultati che il pilota ha portato e alle difficoltà di mettere a punto la moto.
Come detto sopra in Aprilia Racing arriverà Andrea Iannone e farà compagnia ad Aleix Espargarò, uno dei piloti attuali e prenderà il posto di Scott Redding.
La KTM Red Bull avrà in griglia di partenza Pol Espargarò e a fargli compagnia arriverà dal Team Tech 3 Joan Zarco, che in questa stagione con Yamaha sta facendo degli ottimi risultati, a volte migliori degli ufficiali. E quindi la sua scelta di andare in un Team ufficiale è più che giusta a questo punto della carriera. Sostituirà l’attuale pilota Bradley Smith.
Nel Team Honda LCR, guidato da Lucio Cecchinello, rinnovo per Cal Crutchlow ma ancora nessuna conferma se e chi sarà il suo compagno per la prossima stagione.
Farà il suo esordio nel prossimo mondiale la Yamaha Petronas, che avrà come pilota certo Franco Morbidelli. Ancora dubbi per chi sarà il suo compagno. L’indiziato principale era Dani Pedrosa, ma bisognerà aspettare la sua decisione sul futuro, che avverrà prima del G.P di Germania, lì si saprà se continuerà o terminerà la sua carriera in MotoGP. Nelle ultime ore si è fatto avanti Scott Redding per il posto al fianco di Morbidelli. Ma per ora è tutto fermo in attesa della risposta di Pedrosa.
In Ducati Pramac, squadra clienti sempre molto competitiva al fianco di Jack Miller arriva Francesco Bagnaia a sostituire Petrucci. Bagnaia è ora pilota in Moto2 nel Team SkyVR46 ma prima della stagione ha fatto un test con la MotoGP e da lì la Ducati Pramac gli ha offerto il contratto che lui ha accettato. E comunque pur sapendo che nella prossima stagione ha già il posto al sicuro in MotoGP, quest’anno sta facendo un’ottima stagione in Moto2 ed è primo in classifica e sarà uno dei possibili vincitori del mondiale Moto2.
Il Team Tech 3 lascia la Yamaha e si accasa alla KTM e avrà in griglia Miguel Oliveira ora in Moto2 e Hafizh Syahrin, attuale pilota in MotoGP con il Team in Yamaha. Sarà difficile per il Team sostituire un ottimo pilota come Zarco, ma lui giustamente ha preferito il Team ufficiale.
Per l’altro Team clienti della Ducati, il Team Avintia Racing, per adesso c’è un solo pilota prescelto ed è Xavier Simeon, pilota già attualmente in forza alla squadra. L’altro posto ora è di Esteve Rabat ma non si sa ancora se verrà confermato per la prossima stagione.
Il Team Ducati Aspar, ora rinominato Angel Nieto Team in memoria del campione scomparso nell’agosto del 2017 e che in questa stagione ha in forza Bautista e Abraham per il momento lascia due punti interrogativi sui piloti per la prossima stagione, in attesa di saperne di più dalle possibili trattative in corso.
Questa la griglia di partenza per la prossima stagione, si prevede una grande competitività tra i top team visti alcuni spostamenti e sicuramente anche la squadra con Marquez e Lorenzo farà divertire, speriamo più per ciò che riguarda la pista.
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