Motomondiale

Moto3 2019: chi sarà l’erede di Martin?

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Il 2019 del Motomondiale è ormai alle porte. Se le luci dei riflettori sono ben accese sulla categoria regina dove le forze in campo sono note e i cambi di casacca hanno generato molta curiosità nel periodo invernale, la Moto2 e la Moto3 rischiano di passare in secondo piano.

A pochi giorni dalla gara inaugurale in Qatar, ecco una piccola guida per affontare al meglio la nuova stagione. Iniziamo con la Moto3 e andiamo a vedere chi sono i principali indiziati per prendere lo scettro del campione uscente Jorge Martin e quali sono i piloti da tenere maggiormente d’occhio.

 

I favoriti

Lorenzo Dalla Porta

E’ sempre difficile fare previsioni per quanto riguarda la Moto3 ma il toscano del Team Leopard si presenta ai nastri di partenza con i favori del pronostico grazie al quinto posto della passata stagione (i primi 4 hanno fatto il salto in Moto2) e ad un finale in crescendo dove è arrivata anche la prima vittoria in carriera. La squadra ha dimostrato di essere tra le più organizzate della categoria e la Honda si è confermata più semplice da guidare rispetto alla Ktm, ci sono tutti gli ingredienti per portare finalmente in Italia il mondiale di Moto3. Da vedere quanto saprà reggere la pressione di essere l’uomo da battere e di avere un compagno di squadra velocissimo.


Aron Canet

Dopo 3 anni nel team di Emilio Alzamora, il 2019 è l’anno del riscatto per lo spagnolo classe 1999 che per rilanciare le proprie ambizioni ha scelto la Ktm del neonato Max Racing Team nato dalla collaborazione tra Max Biaggi e Peter Oettl. Tre vittorie e altrettante Pole Position oltre a 10 podi non arrivano per caso, ma per puntare al mondiale serve limitare il numero di cadute nel corso di tutto il weekend di gara e di conseguenza evitare quegli infortuni che ne hanno caratterizzato la prima parte di carriera. Sotto questo punto di vista l’esperienza di avere al proprio fianco un pilota del calibro di Biaggi può rivelarsi fondamentale.


Romano Fenati

La sua presenza in griglia desta sicuramente molta curiosità. Dopo la squalifica di 6 mesi per il gesto folle di Misano, il 22enne di Ascoli torna alle corse e lo fa scendendo di categoria per provare l’assalto al titolo mondiale. Nei sei anni di esperienza in Moto3 sono arrivate 10 vittorie, 23 podi, 4 pole e 10 giri veloci oltre al secondo posto nel 2017 alle spalle di Joan Mir. Numeri che fanno di lui il pilota più esperto a stare davanti a tutti, a dimostrazione che la velocità e il talento ci sono. Sarà interessante capire quanto lo stop forzato gli abbia permesso di fare quel salto decisivo a livello di testa per poter controllare con maggiore lucidità i finali di gara spesso a lui indigesti e più in generale nella gestione di un campionato così lungo.

 

Gli avversari principali

Gabriel Rodrigo

L’argentino è ormai un veterano della categoria. Pilota molto veloce ma troppo incline agli errori, quest’anno ha la grande chance di correre nel Team di Fausto Gresini e provare a lottare costantemente per il podio. Un treno così non passa tutti i giorni e a 21 anni la si può considerare una sorta di ultimatum. Può essere la vera sorpresa del campionato così come il flop più grande. Letteralmente, una mina vagante.


Jaume Masia

Il rookie dell’anno 2018 è stato uno dei più veloci nei test e si candida ad essere uno dei protagonisti assoluti della stagione in sella alla Ktm del Team Bester Capital. Da valutare l’attitudine a restare nelle posizioni di testa e la capacità di mantenere la lucidità anche nelle situazioni più caotiche. Salterà quasi sicuramente la prima gara in Qatar a causa di una frattura al piede rimediata nell’ultima giornata di prove sul circuito di Jerez.


Marcos Ramirez

Come per Dalla Porta, si trova probabilmente nel team più attrezzato della Entry Class. Rispetto all’exploit del 2017, nella scorsa stagione ha deluso un po’ le aspettative perdendo il confronto interno con Masià. Nei test invernali ha fatto fatica ma se riuscirà a trovare il feeling con la sua Honda, può rivelarsi un concorrente scomodo per il mondiale.

 

Gli outsider

Tony Arbolino

Dopo due stagioni di apprendistato è giunto il momento di concretizzare l’enorme talento che possiede. Nel 2018 sono arrivate due Pole Position ma poi la domenica è emersa la tendenza di sciogliersi come neve al sole anche a causa della troppa foga con cui affronta le gare. Con Fenati va a formare una coppia di piloti potenzialmente esplosiva all’interno del Team Snipers, ne vedremo delle belle.


Albert Arenas

Due vittorie la scorsa stagione, bravo ad approfittare di finali caotici sia a Le Mans che a Phillip Island ma anche tanti errori e prestazioni non convincenti che lo hanno relegato al nono posto in campionato. Al quarto anno con il team di Aspar Martinez dovrà far valere l’esperienza per puntare con regolarità a salire sul podio. Come per Rodrigo, è l’ultimo anno a disposizione per restare sul treno buono del mondiale.


Tatsuki Suzuki

Il giappo-riccionese come ama definirsi lui è giunto alla sua quinta stagione nel Motomondiale ed è atteso ad un cambio di passo decisivo per restare con costanza nelle zone nobili della classifica. L’ambiente del Team SIC58 è l’ideale per portare a termine questa crescita senza troppe pressioni, può diventare un cliente scomodo per i pretendenti al titolo.


 

I rookie

Sergio Garcia 

Il vice campione del mondo junior 2018 debutterà solamente in Argentina dopo aver compiuto i 16 anni richiesti per la licenza, ma ha già dato dimostrazione di essere molto veloce nei test. Il supporto di Alzamora sarà fondamentale così come vincere il duello interno con Alonso Lopez, il compagno di squadra classe 2001 alla sua seconda stagione nel mondiale.


Can Oncu

Il ragazzino turco ha stupito tutti con il successo all’esordio nell’ultima gara stagionale sul circuito di Valencia. Il pilota del Team Ajo non ancora 16enne (potrà prendere il via solo grazie alla deroga per il vincitore della Rookies Cup) ora dovrà essere bravo a mantenere i piedi per terra e non farsi travolgere dalla pressione che i media inevitabilmente gli metteranno addosso. L’obiettivo per lui all’inizio di questa stagione è quello di stare costantemente nella top10 per poi puntare a qualcosa di più sulle piste europee che già conosce. Il team è uno dei più vincenti della storia della categoria, se dovesse trovare il feeling giusto sin da subito non sarà di certo una sorpresa trovarlo a battagliare per le posizioni di vertice.


Celestino Vietti

Discorso analogo a quanto fatto per Oncu. Anche per Vietti il podio ottenuto a Phillip Island nel finale di stagione l’ha portato alle luci della ribalta. Il prodotto della VR46 Rider Accademy avrà come obiettivo quello di acquisire esperienza e conoscere soprattutto le piste extra europee per poi andare alla caccia di risultati nella prossima stagione.

 

Gli italiani

Saranno otto i piloti italiani al via in questa stagione. Oltre ai già citati troviamo gli esperti Andrea Migno e Niccolò Antonelli pronti ad inserirsi nella lotta al podio, Dennis Foggia al suo secondo anno nel mondiale con il team VR46 e il debuttante Riccardo Rossi che affiancherà Rodrigo nel Team Kommerling Gresini.

 

Statistiche e curiosità

Nell’albo d’oro del campionato mondiale di Moto3, è dominio per la Spagna che si è aggiudicata 4 delle 7 edizioni fin qui disputate. A quota uno troviamo Germania, Gran Bretagna e Sudafrica. Per quanto riguarda i Gran Premi comanda Joan Mir con 11 successi, mentre tra i piloti in griglia nel 2019 è Romano Fenati il più vittorioso con 10 vittorie. Staccati Antonelli e Canet con 3 vittorie a testa.

Il più vecchio in griglia è il ceco del team Prustel Gp Jakub Kornfeil con i suoi 25 anni 11 mesi e 2 giorni allo spegnimento dei semafori in Qatar, mentre il più giovane è per ovvie ragioni Oncu con 15 anni 7 mesi e 15 giorni.

Novità per quanto riguarda le qualifiche: due turni (Q1 e Q2) da 15 minuti con i 14 piloti più veloci dei tre turni di libere che si giocheranno la Pole Position nella Q2 insieme ai 4 più veloci della Q1.

Non resta che mettersi comodi e seguire uno dei campionati più spettacolari dell’intero panorama motoristico. Nei prossimi giorni in arrivo la guida sulla Moto2, non mancate!

Davide Bottarelli
23 anni, laureato in ingegneria informatica e pallavolista fin dall'età di 7 anni. Appassionato di sport e della competizione ad alto livello. In particolare F1, MotoGp, ciclismo e da qualche anno anche NFL.

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