Dopo la presentazione della Moto3, è giunto il momento di scoprire chi sono i favoriti per succedere a Pecco Bagnaia nell’albo d’oro del mondiale di Moto2. Un campionato che si annuncia incerto con i primi due della passata stagione che hanno fatto il salto nella classe regina e un nutrito gruppo di debuttanti pronti a dare battaglia ai veterani della categoria.
I favoriti
Luca Marini
La crescita improvvisa nel finale di 2018 e soprattutto la maturità con cui ha conquistato il primo successo in Moto2 lo proiettano senza ombra di dubbio nel novero dei favoriti. Il Team Sky VR46 sa come si vince e lo ha dimostrato la passata stagione. Del terzetto che parte con i favori del pronostico è l’unico a non aver vinto un mondiale. Non si può però dire che il ragazzo non sia abituato a gestire la pressione avendo dovuto fare i conti fin dai primi passi in sella ad una moto con l’ombra ingombrante di un fratello nove volte campione del mondo. Ci sono tutti i presupposti per assistere nuovamente ad una cavalcata trionfale per i colori azzurri e per la VR46 Riders Academy dopo i titoli mondiali di Morbidelli e Bagnaia. Con vista MotoGP per il 2020.
Brad Binder
Se Oliveira è stato l’avversario più duro per Bagnaia nel 2018, il sudafricano campione del mondo Moto3 nel 2016, ha tutto per raccoglierne l’eredità e presentarsi come sfidante numero uno di Luca Marini. Pochi errori, costanza e gestione della gara i suoi punti di forza. Da migliorare la qualifica. Dalla sua parte il fatto di aver vinto già un mondiale e di avere il supporto ufficiale di tutta la KTM. Come per gli altri due, un buon campionato gli spalancherà con ogni probabilità le porte della MotoGP coronando il sogno della casa austriaca di accompagnare i giovani talenti lungo tutta la trafila del Motomondiale.
Alex Marquez
Il minore dei fratelli Marquez ha deluso le aspettative. Dopo il mondiale di Moto3 vinto nel 2014 (seppur con grande demerito di Jack Miller…) ci si attendeva da lui una carriera sulle orme del fratello Marc. E invece tra cadute, errori e prestazioni non sempre convincenti eccolo al via della sua quinta stagione di Moto2, in cui recita il ruolo di uno dei favoriti principali se non altro per l’esperienza accumulata in questi anni in sella alla Kalex del Team Marc Vds. L’obiettivo resta sempre quello di vincere il campionato ma se la tendenza è quella confermata nelle ultime stagioni, dovrà guardarsi bene prima di tutto dal velocissimo compagno di box. Il ritiro del team dalla MotoGP complica notevolmente anche i piani per il passaggio nella classe regina, sperando che questa sia una motivazione in più per vederlo concentrato sin dal primo GP.
Gli avversari principali
Sam Lowes
Dopo l’annata fallimentare in MotoGP con Aprilia e un 2018 passato prevalentemente a inseguire, il britannico ha deciso di tornare dove in passato ha ottenuto i risultati migliori. La collaudata coppia tra Lowes e il Team Gresini può diventare un cliente pericoloso per tutti anche se per puntare al titolo è necessario limitare le numerose cadute che fin qui ne hanno condizionato la carriera. Nei test, senza molte sorprese, è stato uno dei più veloci.
Lorenzo Baldassarri
Il quinto posto finale del 2018 lo pone di diritto tra gli avversari principali del terzetto visto sopra. 108 gare disputate tra cui 2 vittorie, 8 podi e 2 Pole Position fanno di lui uno dei piloti più esperti della Moto2. Se i tre di cui sopra dovessero incappare in qualche errore, potrebbe inserirsi nella lotta per il campionato. Al proprio fianco l’emergente Augusto Fernandez, un compagno decisamente scomodo che potrebbe mettergli molta pressione addosso.
Xavi Vierge
E’ la grande occasione della sua carriera. Dopo la crescita costante delle passate stagioni, approda finalmente in un top team. Il primo compito per lui sarà quello di mettere le ruote davanti al compagno di squadra Alex Marquez. Sarà un protagonista del campionato, probabilmente non per il titolo ma lo troveremo in lotta per le zone calde della classifica.
Gli outsider
Jorge Martin
E’ un rookie ma considerare uno come Jorge Martin un semplice debuttante di cui osservarne la crescita, è pura follia. Il campione del mondo in carica della Moto3 nei test ha già dimostrato di essere veloce e di essersi adattato in fretta alla categoria. Marquez e Vinales al primo anno di Moto2 hanno chiuso rispettivamente al secondo e terzo posto. Quest’anno la concorrenza forse è più elevata, ma una top5 al termine del 2019 non sarà una sorpresa.
Tom Luthi
Come per Lowes, si tratta di un passo indietro dopo il disastroso anno in MotoGP. La dimensione dello svizzero è quella della Moto2 dove può ancora dire la sua. Il team si è dimostrato in crescita nelle ultime stagioni e la sua esperienza può rivelarsi un elemento prezioso per puntare ad inserirsi nella lotta al podio. Con Marcel Schrotter forma una coppia esperta e di sicuro valore.
Iker Lecuona
Lo spagnolo classe 2000 si trova ad affrontare la sua terza stagione completa nella classe di mezzo. Nel 2018 è riuscito a mettersi alle spalle il ben più quotato compagno di squadra Sam Lowes e anche il podio ottenuto nell’ultima gara di Valencia lascia intuire buone possibilità di mettersi in mostra in questo 2019. L’obiettivo è quello di mettere la testa nella top5 con continuità e di prendere confidenza con il podio, puntando magari ad una KTM ufficiale per la prossima stagione.
I rookie
Marco Bezzecchi
La straordinaria annata del 2018 ha convinto Hervè Poncharal a riservargli la Ktm con trattamento quasi ufficiale del Team Tech3. I test pre stagione hanno detto che c’è ancora molto lavoro da fare ma siamo sicuri che il 20enne di Rimini saprà trovare la strada giusta per risalire la china e accumulare esperienza in vista delle prossime stagioni.
Nicolò Bulega
Tanta, troppa fatica in Moto3 per non attribuire parte della colpa al suo fisico decisamente poco adatto a motociclette di piccola cilindrata. Un calvario durato tre stagioni tra cadute, infortuni e sfortuna in cui il suo talento è sembrato svanire improvvisamente. E’ atteso finalmente al riscatto e la rinnovata fiducia del Team VR46 è un segnale forte a dimostrazione che qualcuno crede ancora nelle sue potenzialità. Obiettivo? Mettersi dietro gli altri debuttanti e avvicinarsi alla top10.
Fabio Di Giannantonio
Il vice campione del mondo Moto3 approda nella classe di mezzo con la Speed Up di Luca Boscoscuro dopo la disputa legale della scorsa stagione con il Team Gresini. Per lui sarà necessario un periodo di apprendistato prima di poter tornare sui livelli a cui ci aveva abituato nella categoria inferiore. Sarà una bella sfida a centro gruppo con gli altri rookie (soprattutto gli italiani) che eccetto il fenomeno Martin partono tutti sullo stesso piano.
Gli italiani
L’Italia è il Paese più rappresentato con ben nove piloti al via. Oltre ai cinque di cui abbiamo già parlato troviamo Stefano Manzi in sella alla MV Agusta del Team Forward, la coppia del Team Italtrans formata da Andrea Locatelli e Enea Bastianini e infine il veterano Simone Corsi.
Statistiche e novità
La novità più grande per questa stagione riguarda il motore. Finita l’era Honda 600cc, inizia un nuovo capitolo targato Triumph che sbarca nel Motomondiale con il suo motore da 765cc che ha già ottenuto parecchi riscontri positivi nei test invernali. Il pilota più vincente della storia della categoria nata nel 2010 è Marc Marquez che nel biennio 2011-2012 ha conquistato ben 16 vittorie. Tra i piloti in griglia comanda invece Thomas Luthi con 11 successi. Con i suoi 18 anni, 8 mesi e 25 giorni allo spegnimento dei semafori sul circuito di Losail, il tedesco Lukas Tulovic è il pilota più giovane al via. Il più anziano è il nostro Simone Corsi che il 24 aprile spegnerà 32 candeline.
Non ci resta che augurarvi un buon mondiale 2019. Aggiornamenti e news sulle nostre pagine twitter e instagram, continuate a seguirci!
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