F1

Mick mette la quinta e sorpassa Ticktum

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‘Mick mette la quinta e sorpassa Ticktum’ : il resoconto del weekend austriaco di F3 in ben 7 parole. Metaforicamente parlando, è andata proprio così. Schumacher centra la quinta vittoria consecutiva in Formula 3 lasciando immacolato il record delle 6 di Max Verstappen. Date a Max quel che è di Max; ma Mick è contento lo stesso perché lascia l’Austria ( non senza polemiche ) per la prima volta con in mano la leadership del campionato. Brutto weekend invece per il rivale inglese che perde la testa del campionato portando a casa soltanto 16 punti e un ritiro.

Ma procediamo in ordine.

Guardando i tempi segnati nelle prove libere 1 del venerdì, è chiaro che Baby Schumi sia arrivato a Spielberg con tutte le intenzioni di annullare il distacco ( ridotto solo a 3 punti dopo la tripletta al Nürburgring ) tra sè e Dan Ticktum. Mick infatti segna il giro più veloce 1:23.956 contro l’ 1:24.456 del pupillo di Helmut Marko che non riesce a trovare un buon feeling con il tracciato austriaco di proprietà Red Bull. Mick si ripete nelle prove libere due e anche nelle qualifiche dove conquista la sua quinta pole stagionale mentre Dan si deve accontentare di un disastroso ( guardando in prospettiva mondiale ) ottavo posto. Così Mick ( non senza difficoltà ) vince Gara1 sotto la pioggia e (metaforicamente) sotto gli attacchi del compagno di squadra Robert Shwartzman portandosi a +18 da Ticktum che però dimostra ancora una volta di essere sicuramente il miglior sorpassatore della griglia. Nella seconda parte della gara infatti, quando ormai il tedesco del team Prema aveva creato un gap tale da ‘star tranquillo’, i riflettori si spostano su Ticktum che pur di portarsi a casa l’ottavo posto percorre quasi interamente un giro affiancato all’indiano Daruvala, pilota del team Carlin.

Ma vero ago del mondiale è stata Gara2.

Dopo due ennesime prove di forza di Schumacher che conquista la pole per Gara2 e 3, Ticktum è chiamato all’impresa che alla fine finisce in ‘tragedia’. Mick nuovamente sul gradino più alto del podio e l’inglese ritirato a soli 2 giri dalla fine. Ma cosa è successo esattamente? Il pilota inglese ha affiancato in curva tre Sacha Fenestraz ( ormai in crisi con le gomme da qualche giro ) sfiorando quasi il contatto al tornantino quando si inserisce nella lotta per la settima posizione anche Daruvala. Di nuovo lui, verrebbe da dire. Inutile dire che nessuno dei 3 ha voluto alzare il piede, così nella discesa che porta al Schlossgold Fenestraz effettua una chiusura secca ( ai limiti del ‘legale’ a mio parere ) su Ticktum che finisce per ‘portare a spasso’ il pilota del team Carlin. Simpatica la scena (prontamente ripresa dalle telecamere) dei due che se la ridono e posano a bordo pista con i marshal subito dopo l’incidente. Cosa vi aspettavate? Una scena stile Lando Norris 2017? Ticktum non è il tipo. Spielberg e il Red Bull Ring ad oggi sono per Norris ( che conquistò poi il titolo ad Hockenheim ) solo un brutto ricordo, chissà cosa passerà invece per la mente del suo connazionale una volta superata la prima bandiera a scacchi in Germania quando il tedesco avrà il primo match point della stagione proprio in casa. Vogliamo però trovare un lato ‘positivo’ di questo incidente a tre? Sophia Flörsch a punti per la prima volta in F3 con una splendida decima posizione ( partita ventesima ).

Gara 3 ha invece un nuovo volto e un nuovo nome: Robert Shwartzman, talento del vivaio dell’ Academy di Maranello che riesce ( grazie ad una grande partenza ) ad interrompere la striscia positiva di vittorie inaugurata dal tedesco a Spa-Francorchamps ed a centrare la sua prima vittoria in F3. Con il campionato costruttori vinto per l’ottava volta consecutiva dal team Prema si è archiviato il weekend. O almeno si pensava. Sì, perché il Ticktum sorridente e spensierato nonostante il contatto disastroso in ottica mondiale in Gara2 non combacia col Ticktum ‘social’ che ha scatenato giornalisti e non ( i cosiddetti ‘fenomeni da tastiera’ ) con dichiarazioni poco chiare e tanto provocatorie.

“Comunque, rispetto ai primi due (Schwartzmann e Schumacher, in Gara 3) nessuno su questa griglia aveva una chance. Anche gli altri compagni di squadra, che sono buoni piloti, non avevano alcuna possibilità. Interessante, è come descriverei la loro velocità e confido che in tanti nel paddock di Formula 3 saranno d’accordo” scrive Ticktum su Instagram concludendo il post con la frase fatale: “Purtroppo sto combattendo una battaglia persa visto che il mio cognome non è Schumacher.” Le sue parole lasciano il tempo che trovano; come anche tutti gli insulti ( l’ 80% dei quali facevano riferimento al fatidico episodio del 2015 per cui Ticktum , ci tengo a sottolineare, ha già abbondantemente pagato ) che hanno portato il pilotino di casa Red Bull a cancellare quanto scritto ma non a scusarsi.

Per concludere, non è la prima volta che un pilota inglese accusa e mette in dubbio la legalità di una monoposto Made in Italy guidata da un tedesco. Chi vuole intendere, intenda. Per tutti gli altri, testa ad Hockenheim per il gran finale.

La Redazione
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