La terza consacrazione mondiale, diciannove vittorie, ventuno podi. Il 2023 è stato l’anno del dominio di Max Verstappen. Siamo alle porte di una nuova stagione influenzata dal terremoto sul caso Christian Horner e l’annuncio-shock di Lewis Hamilton in Ferrari nel 2025. L’obiettivo dell’olandese é sempre lo stesso: il trionfo.
Dall’alto dei suoi venti secondi di distacco, rifilati alla concorrenza in (quasi) tutti i GP della stagione, Max ha mantenuto il suo solito atteggiamento: serio, preciso, di poche parole. Qualche frase, detta in conferenza stampa, in grado però di far tremare lo “show fatato” creato da Liberty Media.
Dal selettivo “only racing” a ogni proposta di cambiamento del format di gara, pronunciato nel Gran Premio del Brasile a una riflessione più ampia, nella conferenza stampa del Gran Premio di Baku, partita da un commento sul format Sprint.
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“Penso che il problema non siano le gare sprint, se si continuerà ad espandere il calendario o a riempire il weekend di gara“, aveva iniziato Verstappen. “Ad un certo punto sarà normale chiedersi: ma tutto questo ne vale la pena? Ci tengo a dire che le corse mi piacciono. Mi piace vincere. So che, ovviamente, c’è un lauto stipendio e tutto il resto e so di avere una vita privilegiata. Ma è davvero una bella vita?”
“Penso che a volte si arrivi a un punto della carriera in cui forse vorresti altre cose. Ho un contratto valido fino alla fine del 2028 e poi ne riparleremo. Ma se a un certo punto avrà la sensazione che stia diventando troppo, allora sarà tempo di cambiare. Posso capire che il mio discorso possa sembrare strano per le persone all’esterno, perché pensano che ho la fortuna di vincere in Formula 1. E probabilmente avrei pensato lo stesso quando ero nella loro posizione“.
Nella gabbia d’oro della Formula 1, da anni Max Verstappen rimane un enigma: circondato da pochi e lontano dai riflettori. Il pilota vincente in una griglia di personaggi. Non è come Lewis Hamilton ad esempio, campione dell’ultimo decennio con la Mercedes, che da sempre si è diviso tra pista, musica, feste e passerelle. Tanto da venire bacchettato una volta anche da Niki Lauda.
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Talento precoce e ragazzo ribelle, ora è campione contro una Federazione alle prese con una rivoluzione che vuole strizzare l’occhio ai giovani (o almeno ci provano). Nelle conferenze stampa Max chiede “only racing” e lascia intendere che forse questa Formula 1 non fa più per lui.
Max riuscirà a confermarsi Super, padrone incontrastato, nel 2024? La raceweek del Gran Premio del Bahrain è qua, che si aprano le danze.
Immagine di copertina: Max Verstappen via X
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