Fabiana Luperini ha saputo cambiare la storia del ciclismo femminile vincendo a cavallo fra gli Anni Novanta e i primi Anni Duemila cinque edizioni del Giro d’Italia e tre Tour de France in un’epoca in cui era necessario far i conti con fuoriclasse come Jeannie Longo e Edita Pučinskaitė. Un momento d’oro per il pedale azzurro che è riuscito salire sui podi più importanti del globo grazie alla determinata scalatrice toscana che ha saputo offrire un esempio alle più giovani, raggiungendo nuovamente la maglia rosa a trentaquattro anni, dieci dopo l’ultima volta.
Dopo esser scesa di sella nel 2014 all’età di quarant’anni, la campionessa di Cascine di Buti non ha smesso di rivoluzionare questo settore e, in vista della stagione 2023, diventerà la prima italiana a svolgere il ruolo di direttore sportivo in una squadra maschile. Un traguardo raggiunto con l’impegno e la dedizione che espressa su strada e che ha convinto il Team Corratec a puntare su di lei proprio in vista del salto nella categoria Professional.
“Il tutto è nato in maniera abbastanza casualmente in quanto conosco alcuni dei direttori sportivi della squadra. Quest’estate mi sono sentita con alcuni di loro e, sapendo che sono in possesso del tesserino Professional, abbiamo deciso di investire su questa avventura – spiega Luperini -. Chiaramente si tratta di un passo importante per la nostra disciplina e ad ora ho ricevuto numerosi complimenti dai miei colleghi maschi, anche perché la maggior parte li conosco da quando correvo. Sarò curiosa di veder la loro reazione quando ci troveremo in gara, ma mi aspetto di trovare da parte loro rispetto anche in futuro”.
Dopo aver brillato nel 2022 fra le Continental grazie ai quindici successi ottenuti fra competizioni UCI e prove del circuito nazionale, la formazione guidata da Serge Parsani è pronta ancora una volta a stupire gli addetti ai lavori complice anche una grande campagna acquisti. Costretta a privarsi del serbo Dušan Rajović, accasatosi presso la Bahrein-Victorius dopo esser andato a segno alla Vuelta al Tachira e al Tour of Antalya oltre che ai campionati nazionali; la squadra di matrice toscana ha deciso di rafforzarsi puntando su atleti di esperienza come Valerio Conti e Attilio Viviani, ma anche su giovani in rampa di lancio come Nicolas Della Valle e Karel Vacek.
Un bel viatico che potrebbe consentire a diversi ragazzi di trovare spazio nel professionismo e rilanciare un settore in difficoltà a livello tricolore, ma per il quale sarà necessario portare pazienza come sottolinea Luperini: “Entrando ora a far parte del ciclismo maschile, è difficile fare un’attenta valutazione, anche se in passato ci trovavamo ad avere atleti che già ottenevano risultati di spessore nelle categorie giovanili. Basta vedere esempi come quelli di Marco Pantani, Franco Ballerini, Michele Bartoli che hanno poi ottenuto eccellenti risultati fra i professionisti. Purtroppo in questi anni non sono nati atleti di questo livello e quindi appariamo già in difficoltà nelle categorie giovanili”.
Ciò che tutti attendono è di vedere Fabiana Luperini in ammiraglia con la speranza di realizzare un sogno: quella di rivederla alla Corsa Rosa dopo otto anni, anche se in questo caso nella versione maschile: “Mi aspetto che ci possano esser altre direttrici sportive in futuro nel mondo maschile, in particolare se ci sarà interesse da parte dei team – confessa l’ex ciclista pisana -. Dobbiamo ancora completare la programmazione in vista della prossima stagione, tuttavia, sulla base di quanto fatto sinora, mi aspetto che si possa seguire su questa linea tanto di augurarmi di poter partecipare al Giro d’Italia che sarebbe il principale appuntamento della prossima annata”.
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