Il 2024 potrebbe essere l’ultimo anno sul circuito di Rafa Nadal, il più grande tennista di sempre sulla terra rossa, colui che più di tutti ha fatto della perseveranza e della resilienza una filosofia di vita, un messaggio da trasmettere ai posteri attraverso una pallina da tennis. Dopo la sconfitta al primo turno del Roland Garros contro un solidissimo Zverev, il campione di Manacor non si arrende e punta con decisione alle Olimpiadi parigine, per regalare un ultimo brivido di gioia a tutti gli appassionati.
Un talento infinito forgiato dalla fatica
Il tennis estremo di Nadal, incentrato sul duro lavoro e il sacrificio, lo ha portato, oltre che alla gloria eterna, anche ad un’usura fisica devastante. La meccanica del suo dritto uncinato, caratterizzata da un’ampia escursione del braccio, va a gravare particolarmente sui tendini e sulle ginocchia e lo ha costretto a patire, nell’arco della sua incredibile carriera, un numero sempre crescente di infortuni. Nel 2022 è riuscito nell’incredibile impresa di vincere il RG con un piede anestetizzato per non sentire il dolore. Nel 2023, la lesione di secondo grado al muscolo ileopsoas della gamba sinistra, lo ha costretto ad operarsi e a saltare quasi in toto la stagione.
Un inizio d’anno difficile
Il 2024 inizia in salita per la leggenda maiorchina, le voci sul ritiro imminente non sembrano fugate del tutto e la tenuta fisica continua a preoccupare. L’avventura a Brisbane, dopo due incoraggianti vittorie contro Thiem e Kubler, si conclude ai quarti contro l’australiano Thompson. Pur mostrando dei buoni spunti, in una partita in cui riesce anche ad arrivare a match point, il miglior Rafa è ancora lontano.
Il grande ritorno a Barcellona
Il ritorno di Rafa a Barcellona, torneo che ha vinto ben dodici volte, è accolto con entusiasmo dal pubblico di casa, che lo acclama instancabilmente. Il maiorchino, che gioca sul campo a lui intitolato, batte nettamente l’italiano Cobolli al primo turno. Si regala così la sfida con Alex De Minaur, reduce da un ottimo inizio d’anno. Nel primo set Nadal combatte e gioca alla pari. Nel secondo parziale si deve arrendere perchè il suo corpo non ne ha più.
L’ultimo abbraccio di Madrid
A Madrid, l’ardore del pubblico di casa, conscio che molto probabilmente è l’ultima apparizione di Rafa sui campi della capitale spagnola, lo spinge a dare il meglio di sè. Con De Minaur gioca una partita irreale, una rievocazione del miglior Nadal. Il rovescio incrociato sul 6-6 del tiebreak del primo set è un’opera d’arte. Il campione spagnolo si dovrà poi arrendere nei quarti di finale contro Lehecka. Il saluto che il pubblico spagnolo gli tributa è struggente.
Il meraviglioso saluto del pubblico a Roma
Il dieci volte campione degli Internazionali d’Italia, torna a Roma accolto da un pubblico che è lì solamente per celebrarlo. Lo spagnolo batte al primo turno il belga Bergs, salvo poi arrendersi in due set molto netti a Hurkacz, solidissimo al servizio e da fondo campo. Nel post partita, l’abbraccio della folla di Roma è da brividi. 15000 persone lo acclamano e gli regalano una standing ovation da pelle d’oca, destinata a rimanere nella storia.
Rafa e Parigi, un binomio epico
Rafa è pronto per il Roland Garros, torneo che lo ha fatto entrare nell’Empireo tennistico. I suoi 14 titoli a Parigi sono uno dei record più epici che lo sport abbia mai visto. Il sorteggio è però malevolo e gli assegna subito l’ostacolo Zverev, uno dei tennisti più in forma del momento, reduce dalla vittoria agli Internazionali d’Italia. Nadal lotta come un leone, combatte su ogni palla, estrae dal suo corpo ogni energia possibile, come ha sempre fatto in carriera. Nonostante questo, si deve arrendere in tre set alla potenza dei colpi del tedesco. Finita la partita, Zverev e il pubblico dello Chatrier gli dedicano un favoloso omaggio.
Le speranze di Rafa per l’Olimpiade
“Ora voglio concentrarmi sull’Olimpiade, voglio tornare su questi campi a giocarmi le mie possibilità”, così Rafa lascia aperta la possibilità di una sua partecipazione alle Olimpiadi, che si terranno proprio a Parigi, dal 26 luglio all’11 agosto. Il destino di poter giocare l’ultima Olimpiade sui campi che lo hanno reso una leggenda immortale dello sport, sembra la chiusura perfetta di una carriera irripetibile.
Immagine in evidenza: ©nadalprop_ , Twitter
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