Con la tripla a 15 secondi dalla fine di Holly Winterburn, il successivo recupero dell’MVP delle finali Karlie Samuelson e i due tiri liberi finali di Megan Gustafson, le London Lions sono riuscite a ribaltare il punteggio nella finale di ritorno di Eurocup Women, battendo 81-70 il Beşiktaş dopo aver perso di 7 l’andata a Istanbul. La formazione londinese arrivava al doppio confronto con i favori del pronostico e da imbattuta in stagione, ma si tratta di un traguardo tutt’altro che scontato e da celebrare a dovere. Per la prima volta nella storia del basket, maschi o donne non fa differenza, una squadra britannica è riuscita a vincere una competizione europea.
Questa rapidissima ascesa ai vertici del continente potrebbe subire però una brusca frenata. Già durante la semifinale vinta contro la Reyer Venezia, erano iniziate a circolare delle prime voci, che col passare dei giorni hanno assunto sempre più i contorni della notizia, anche senza un comunicato ufficiale. La prima finale potrebbe infatti essere anche l’ultima, almeno nel breve periodo, perché nella prossima stagione London Lions non si iscriverà alle coppe europee con la sua sezione femminile, secondo quanto riporta The Athletic. Una decisione presa dal fondo 777 Partners, proprietario della squadra dal 2019 e molto attivo in questi anni nel mondo dello sport. Per capirne le motivazioni urge contestualizzare.
La rivoluzione 777 con l’obiettivo Eurolega
Fondata nel 1977 con il nome di Hemel Hempstead Lakers (chiaramente non per la presenza di un lago nelle vicinanze), la società cambia più volte sede e denominazione nel corso degli anni, restando sempre nei sobborghi a nord della capitale, prima di trasferirsi stabilmente da Milton Keynes a Londra nel 2012, dopo che i Giochi Olimpici avevano regalato delle strutture adeguate per pensare di costruire qualcosa di importante in una metropoli con nessuna tradizione cestistica.
Fino all’arrivo dei nuovi investitori però i London Lions continuano a navigare nell’anonimato nella non certo irresistibile British Basketball League, ma dal 2019 tutto cambia. 777 Partners, società di investimenti con sede a Miami, inizia proprio dal basket londinese la sua ramificazione nello sport, che porterà all’acquisizione negli anni successivi anche di società di calcio, tra cui il Genoa. Il progetto inizia ad assumere una certa forma nel dicembre 2021, con l’ingresso anche nella stessa BBL, tramite l’acquisizione del 45% delle quote della massima lega britannica.
“Le attuali barriere e la mancanza di sostegno su tutti i livelli del basket hanno un impatto sproporzionato e non equo sulle comunità più svantaggiate e minoritarie. Osservare in prima persona le forze che stanno inibendo la crescita del basket britannico, ha reso ancor più profonda la nostra determinazione come investitori. Siamo determinati a lavorare a stretto contatto con i club e all’interno delle rispettive comunità.” Queste le parole dell’epoca di Joshua Wander, co-fondatore di 777, che portava una visione molto chiara: per dare una dimensione più internazionale, c’era bisogno che la crescita di tutto il movimento accompagnasse.
Le ambizioni espansionistiche di London Lions hanno attirato anche le attenzioni dell’ECA, fortemente interessata ad inserire un mercato potenzialmente enorme come quello di Londra all’interno del circuito di Euroleague. Quella di quest’anno è stata la seconda partecipazione all’Eurocup per la squadra allenata da Petar Božić, che ha dato prova di grande crescita anche sul campo, dimostrandosi una squadra altamente competitiva, arrivando fino alla semifinale persa contro Paris Basketball, l’altro grande progetto metropolitano nato negli ultimi anni.
I successi al femminile
Parallelamente alla squadra maschile, dal 2017 London Lions ha anche la sua sezione femminile, nata dalla fusione con le Barking Abbey Crusaders, la vera protagonista di questa storia. Soprattutto nell’ultimo paio d’anni la crescita sportiva delle Lions è stata ancora più evidente, tanto da sfiorare l’accesso alla fase a gironi di Eurolega in questa stagione. Dopo aver perso i Qualifiers contro DVTK, si sono proposte da subito come una delle grandi protagoniste della seconda competizione europea (che al femminile sono sempre sotto l’egida della FIBA), visto il roster stellare assemblato in estate.
Tra le quattro giocatrici in doppia cifra di media in questa stagione di Eurocup ci sono le due stelle della nazionale britannica, la guardia Holly Winterburn (12.6 punti e 5.1 assist) e Temi Fagbenle, campionessa d’Italia con la Reyer nel 2021 e uno dei migliori lunghi d’Europa da diversi anni, che ha chiuso a 16.4 punti e 6.8 rimbalzi a partita. Con loro anche Karlie Samuelson, tiratrice con una buonissima carriera tra Eurolega e WNBA (ultima stagione con le LA Sparks a 7.5 punti col 43% da tre) e soprattutto Megan Gustafson (15.2 punti e 6.2 rimbalzi), che fino all’avvento di Caitlin Clark deteneva ogni record dell’università di Iowa, e la prossima estate disputerà le Olimpiadi con la nazionale spagnola.
Completano la rotazione la playmaker serba Ivana Katanić, la veterana WNBA Shey Peddy, l’undicesima scelta dell’ultimo draft Abby Meyers e l’esperta tiratrice Katsiaryna Snytsina, che ha annunciato il ritiro a fine stagione. L’allenatrice è Stylianī Kaltsidou, ex giocatrice greca di 41 anni, assistente del coach di Schio George Dikeoulakos sulla panchina della Slovenia, alla prima esperienza da head coach ad alto livello.
Una squadra che ha confermato la grande qualità delle sue interpreti in questa stagione europea, ma giocatrici e staff sono già a conoscenza della situazione per la prossima stagione: non potranno difendere il titolo conquistato, né cercare di fare strada in Eurolega nel 2024/25.
Le ombre su 777
Secondo quanto riporta The Athletic, il management di London Lions ha già informato sui suoi piani per la prossima stagione, quando “Si avvierà una revisione della strategia della squadra femminile, con un focus diretto sulle priorità interne al programma, in contrasto al contesto economico delle competizioni europee”, si legge. Il piano sarebbe quello di ritornare in Europa nel medio-breve periodo, ma attraverso un programma di auto-sostentamento basato molto più sullo sviluppo del talento nazionale, e meno sull‘ingaggio di giocatrici WNBA alla ricerca di un contratto oltreoceano per l’offseason. Una politica che allontanerebbe firme come quelle di Gustafson, che con ogni probabilità cercherà un nuovo contratto per la prossima stagione, forte del passaporto comunitario, pur avendo appena firmato un pluriennale garantito con le Las Vegas Aces. Anche Winterburn, una delle britanniche di riferimento, ha già confermato che lascerà il club a fine stagione.
Una situazione sicuramente spiazzante per chi ha seguito più o meno dall’interno la progressione di questa squadra negli ultimi anni, ma che sorprende fino a un certo punto data la difficile situazione che sta attraversando 777 Partners, anche a livello giudiziario.
Lo scorso mese di agosto, un report molto controverso di Josimar Football accusava la società di essere coinvolta in reati di sequestro di persona e frode fiscale, parlando anche di una possibile condanna per traffico di droga nei confronti di Wander, oltre a una situazione debitoria globale molto preoccupante. In seguito, il giornalista Stuart Hodge ha rivelato che la stessa BBL aveva aperto un’indagine in merito alla proprietà di London Lions, che 777 Partners aveva prontamente smentito con un duro comunicato.
È notizia molto recente invece la decisione delle autorità di vigilanza di Utah e South Carolina di
costringere cinque compagnie di assicurazione, di proprietà del gruppo A-Cap, di ritirare la loro esposizione nei confronti di 777 Partners. La società è coinvolta anche in diverse cause legali tra Canada, Stati Uniti e Regno Unito, che si aggiungono a dei presunti ritardi nei pagamenti degli stipendi allo Standard Liegi, un’altra delle squadre di calcio di proprietà del fondo, oltre a una serie di altre storie di debiti e problemi con organismi di regolamentazione, sempre stando a The Athletic. 777 per il momento ha sminuito queste situazioni, che arrivano però in una fase molto delicata della trattativa per l’acquisizione dell’Everton Football Club, che procede ormai da mesi.
Le controversie sul tavolo sono parecchie, molto complesse e non tutte verificate, per cui non è facile tracciare un quadro chiaro della situazione, né tantomeno trarre delle conclusioni sull’affidabilità finanziaria del gruppo. Quel che è certo, tornando alla nostra storia principale, è che per il momento il basket femminile targato London Lions e 777 Partners subirà una brusca frenata nella sua progressione verso il massimo livello, a meno che la vittoria dell’Eurocup non possa in qualche modo cambiare la situazione. Un’impresa di portata storica per tutta la pallacanestro britannica, ma allo stesso tempo rischia di avere un retrogusto molto amaro, per ragioni che hanno poco a che fare con quello che si è visto sul parquet.
[Immagine in evidenza: Eurocup Women]
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