Non è certo uno scenario idilliaco quello che ai presenta davanti alla nostra Nazionale di Rugby.
I ragazzi di O’ Shea sono reduci da test match deludenti e devono affrontare un girone proibitivo.
Le probabilità sono contro gli azzurri, ma questa – forse – può essere l’unica speranza.
L’Italia non ha certo avuto un sorteggio fortunato, visto che è stata assegnata al girone B e quindi, per la quinta volta su otto edizioni, nello stesso girone degli All Blacks.
Insieme a loro anche il Sudafrica, con Namibia e Canada destinate a fare da sparring partner per le tre formazioni più blasonate.
Inutile ricordare come le prime due nazionali di questo gruppo possano annoverare da sole ben 5 vittorie mondiali.
La Nuova Zelanda non è più la nazionale imbattibile capace di vincere il titolo back-to-back nel 2011 e nel 2015.
Dopo aver perso il primo posto del ranking mondiale, il rischio che All Blacks debbano cedere lo scettro è elevato, ma rimangono sempre un avversario proibitivo per gli azzurri.
Il Sudafrica era reduce da anni in cui aveva perso l’aura di superpotenza del rugby mondiale.
Tuttavia, gli incontri in preparazione del mondiale hanno mostrato una squadra in netta ripresa, in grado di poter ambire persino alla vittoria finale.
Emblematico il pareggio che gli Springboks sono riusciti a strappare nel finale agli All Blacks, dopo una gara equilibrata.
I test match estivi degli Azzurri purtroppo non hanno mostrato segnali incoraggianti.
Escludendo la prova con la Russia, la nostra Nazionale ha steccato le partite con le rivali più attrezzate.
Il canovaccio dei tre incontri con Irlanda, Francia e Inghilterra é simile: ottimo l’approccio con l’Italia che si porta persino in vantaggio in due di queste sfide.
Il XV di O’ Shea non riesce però a mantenere la stessa intensità nell’arco degli 80 minuti, lasciando dilagare così gli avversari.
Questa la più grande preoccupazione in vista della RWC, poiché all’Italia servirà una partita perfetta contro una delle due potenze.
La rassegna iridata però offre certamente molte più motivazioni di un’amichevole, perciò alcuni cali mentali potranno essere evitati.
I pronostici sono contro gli azzurri, tenuti a non sbagliare i primi due match per poi, molto probabilmente, tentare il miracolo contro il Sudafrica.
Per inseguire i quarti di finale, mai raggiunti nella storia dalla Nazionale Italiana, servirà un partita perfetta.
Questa forse l’arma in più in mano agli Azzurri: sarà una finale.
L’ItalRugby ha dimostrato di poter compiere imprese inaspettate dal nulla,
come la vittoria contro l’Australia nel 2016 a Firenze.
In Giappone dunque l’Italia parte con la consapevolezza che sarà dura, ma anche con la voglia di conquistare un traguardo storico per tutto il movimento italiano.
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