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L’InterViSta: alla scoperta della boxe a mani nude con Christian Balsamo

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Oggi Christian Balsamo ci introduce alla bare knuckle boxe, la boxe a mani nude.

Diciamo che pratichi una disciplina particolare (bkb, ndr), come hai scoperto la boxe a mani nude?

Ho iniziato ad avvicinarmi alla boxe a mani nude grazie al mio allenatore Freddy Frattesi, che è un ricercatore storico di bare knuckle boxing. Mi ha fatto appassionare piano piano ai colpi e alle tecniche tipiche del pugilism del XIX secolo, fino a decidere di dedicarmi completamente a questa disciplina.

La boxe di per sé è una disciplina molto dura, farla senza guanti come influisce sulla tua preparazione e sul tuo corpo?

La preparazione è fatta sia di un allenamento classico del pugilato (sparring, tecniche, sacco ecc.) sia un allenamento più specifico delle tecniche di bkb, che prevede lavori in coppia, con i pads al sacco ecc.

In Italia dove si possono trovare palestre per iniziare la bkb? C’è una federazione che coordina le attività?

Io mi alleno sotto la BKB-Italia a Milano, insieme a me ci sono altri agonisti che mi aiutano, si allenano e combattono. Attualmente non sono a conoscenza di altri team come il mio.

Sappiamo che la tua preparazione è improntata sul ju jitsu brasiliano e sulle arti marziali miste, come mai questo cambio di disciplina? E’ più facile sfondare ne bkb che negli altri sport che hai praticato?

Sì, ho un trascorso da pro nelle MMA italiane, le ho lasciate perchè sentivo di non appartenere più a quel mondo, trovando una passione più grande nella bkb. Non è un “mondo” facile quello della bkb, sia per quanto riguarda la difficoltà negli allenamenti, sia per procurarsi match. Vi garantisco che non è per nulla facile sfondare in questo mondo, anzi, tutt’altro.

Il bkb è l’antenato della boxe contemporanea, secondo te perchè solo recentemente è ritornata in auge questa disciplina?

Credo che il pubblico sia sempre in cerca di cambiamenti più “spettacolari”, e gli atleti sono sempre in ricerca di nuovi limiti da superare, la bkb ha tutte le carte in regola per accontentare entrambe le parti.

Il tuo primo match da pro si è tenuto in Inghilterra, pensi che all’estero siano più “pronti” per abbracciare la tua disciplina?

Si, credo che all’estero abbiano una visione diversa degli sport da combattimento e vengano seguiti molto più che in Italia, e ne ho avuto la prova al mio match a Stoke-on-Trent, che la sera dell’evento ha registrato sold out con quasi 2000 spettatori.

Secondo te cosa necessita un atleta di bkb per arrivare in federazioni professionistiche all’estero? E’ questo il tuo obbiettivo principale? O preferiresti portare avanti anche le altre discipline che hai praticato?

Per riuscire ad approdare nella bkb all’ estero bisogna prima di tutto affidarsi a gente competente che sia inserita nel mondo della bkb e nelle varie federazioni estere perché è molto difficile entrarci, e successivamente tantissimo sacrificio e dedizione, come in tutti gli sport professionistici. Io mi impegnerò per arrivare ai vertici di questa disciplina, e dedicherò tutto me stesso portando avanti solo la carriera nella bkb. Il 1 giugno salirò ancora sul ring inglese per confrontarmi con un atleta locale, e darò il massimo anche questa volta per rappresentare la nostra bandiera e fare un altro scalino in più verso il mio obbiettivo!

La redazione di Vita Sportiva ringrazia Christian per il tempo e per la collaborazione nella diffusione della bkb e gli augura tutto il meglio per la sua carriera sportiva.

 

 

Niccolò Frangipani

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