Gli ostacoli, nella vita come nello sport, sono degli elementi da affrontare e superare con intelligenza e scaltrezza. Per evitare di rimanerne vittime, perché non correre più velocemente possibile e completare questa sfida con una vittoria ?
Questo spirito ha accompagnato nel corso della propria carriera Linda Guizzetti, campionessa italiana nei 60 metri ostacoli indoor nel 2020 e fra i migliori prospetti dell’atletica leggera tricolore.
Reduce dal quinto posto assoluto nella rassegna nazionale, andata in scena ad Ancona, la ventitreenne bresciana si prepara ad affrontare con la maglia del Cus Pro Patria Milano una stagione all’aperto carica di novità: dal trasferimento alla corte di Alberto Barbera al sogno di diventare, un giorno, un magistrato.
Linda Guizzetti, com’è andata la stagione indoor?
“La stagione è partita un po’ zoppicando, ma quest’anno ho compiuto diversi cambiamenti. Ho infatti un nuovo allenatore, Alberto Barbera; sono tornata a vivere a Brescia, mia città d’origine, trasferendomi invece per gli allenamenti a Bergamo. Queste modifiche mi hanno costretto a vivere un periodo di assestamento per cui le prime gare sono state più difficili. Nonostante ciò, mi posso ritenere soddisfatta per il quinto posto ai Campionati Italiani Assoluti dove ho avvicinato il mio primato personale”.
Ad Ancona hai fermato il cronometro in 8”29 realizzando lo stagionale e mancando per soli tre centesimi il personale. Cosa ti è mancato per raggiungere questo traguardo?
“C’è sicuramente un po’ di amarezza, perché sono riuscita ad avvicinare questo muro, ma non ad abbatterlo. Certamente è mancata un po’ la parte finale in quanto non sono riuscita ad aggredire l’ultimo ostacolo nel migliore dei modi”.
I Campionati Italiani hanno visto la vittoria di Elisa Maria Di Lazzaro davanti a Luminosa Bogliolo. Hai avuto modo di affrontare più volte entrambe nel corso della sua carriera. Ci puoi raccontare qualcosa di loro?
“Elisa e Luminosa sono le due regine della specialità, sono ai vertici della disciplina da alcuni anni. Ogni gara spero di poterle superare o comunque arrivare vicino a loro. Con Luminosa ho legato sin da subito, creando un forte legame di amicizia anche perché lei è un’atleta da prendere come esempio: sa esser sempre equilibrata e cerca di affrontare le gare nel modo giusto, senza mai farsi prendere dal panico, ma affrontandole con la giusta cattiveria che serve durante una competizione”.
Considerando l’affacciarsi a livello italiano ed europeo di atlete sempre più giovani, c’è la possibilità di vederti svolgere un ruolo di protagonista sulla scena internazionale?
“E’ uno dei miei obiettivi. Speriamo in futuro di poterlo raggiungere”.
Dopo i cinque ori conquistati alle Olimpiadi Estive di Tokyo 2020, l’atletica italiana sta vivendo un momento magico. La stagione indoor ha mostrato come altre specialità siano sbocciate negli ultimi mesi come il mezzofondo, la velocità femminile e il getto del peso. E’ il frutto dell’onda lunga dei successi oppure qualcosa si sta muovendo anche nel settore al coperto?
“I recenti Campionati Italiani hanno portato sicuramente molti successi e diversi cambiamenti. Ciò è dato dal fatto che la pandemia, sia nel 2020 sia nella prima parte del 2021, ha portato enormi difficoltà tanto negli allenamenti quanto nella programmazione della stagione perché noi atleti eravamo molto incerti su quanto sarebbe accaduto. Tra gare spostate e altre annullate è stato tutto molto complesso. Ora pare esserci più stabilità, motivo per cui la preparazione è un po’ più uniforme e ciò porta a risultati migliori”.
Facendo un passo indietro, il tuo anno d’oro è stato sicuramente il 2020, quando hai conquistato il titolo italiano assoluto sia nei 60 metri indoor sia nei 100 metri outdoor fra le promesse. Queste vittorie hanno cambiato in parte la tua carriera?
“Sicuramente la stagione 2020 mi ha consentito di trovare maggior fiducia in me stessa e ciò mi ha consentito di ottenere buoni risultati. Siccome sono molto esigente con me stessa, gli stessi mi hanno spinto a cercare di migliorarmi ancor di più”.
Fra le scelte che hai fatto spicca sicuramente quella di trasferirti per gli allenamenti da Brescia a Bergamo. Siccome militi nel Cus Pro Patria Milano perchè non hai scelto la città meneghina come sede della tua attività?
“Ho compiuto questo cambiamento da una parte per la necessità di tornare a casa poiché, a causa della pandemia, Milano si è un po’ svuotata e le lezioni universitarie si sono spesso svolte da remoto. Non dovendo frequentare tutti i giorni in presenza, non era necessario che rimanessi sempre nel capoluogo lombardo. Così ho deciso di cambiare un po’ vita e cambiare anche allenatore per trovare nuovi stimoli”.
L’ultima volta che hai indossato la maglia azzurra è stata all’edizione 2019 degli Europei Under 23. Quanto ti manca?
“Moltissimo. Mi piacerebbe tornare ad indossarla in una rassegna assoluta perché sinora ho fatto parte della Nazionale soltanto a livello giovanile”.
L’atletica e gli studi giuridici appaiono per certi versi molto lontani. Come si riescono ad abbinare i due impegni?
“Le stagioni indoor e outdoor coincidono spesso con le sessioni d’esame, per cui non riesco sempre a conciliare le cose. Mi capita infatti spesso di dover svolgere una prova e il giorno stesso dover partire per una gara. Cerco comunque di impegnarmi al massimo perché queste sono le mie due grandi passioni”.
Come si vede in futuro Linda Guizzetti ? Più un atleta oppure più un magistrato?
“Nel futuro prossimo mi vedo ancora nello sport, perché mi piacerebbe togliermi qualche altra soddisfazione, in particolare a livello internazionale, in quanto a causa della pandemia non abbiamo avuto modo recentemente di fare molte competizioni all’estero. Più in là mi piacerebbe invece diventar un magistrato”.
In conclusione, quali sono gli obiettivi per la stagione all’aperto?
“Avvicinare e migliorare il personale, magari arrivare ad abbattere il muro dei 13”20. Oltre a ciò vorrei migliorare l’ultima parte della gara, aspetto su cui sto lavorando con il mio nuovo allenatore, ma anche partecipare a kermesse internazionali e misurarmi con atlete di alto livello”
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