Le Nostre Storie

La Supercoppa a Brescia vista dai nostri occhi

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L’estate è ormai finita (chiedo scusa ai Righeira se storpio così la loro più celebre hit), e dopo il Mondiale filippino vinto dalla Germania, si apre come ormai consuetudine la stagione della Lega Basket con la Supercoppa. Ormai diventata da quasi un decennio una final four, ospitata quest’anno nella mia città, Brescia, detentrice della Coppa Italia.

E’ invece inizio estate quando con l’amico Stefano (dirigente di una squadra di serie B) e mio padre decidiamo di acquistare l’abbonamento per vedere le due semifinali di sabato e la finale di domenica.

Sabato 23 settembre finalmente è arrivato e decidiamo di arrivare un po’ prima al PalaLeonessa A2A. Rimango subito sorpreso del fatto che i parcheggi nella zona antistante sono già quasi tutti occupati, ma riusciamo comunque a parcheggiare e ci incamminiamo verso i cancelli. Tante maglie della Germani Brescia già visibili, (anche se gioca alle 20:45) ma tantissime maglie e sciarpe dell’Armani Olimpia Milano che nella partita delle 18 sfiderà gli arcirivali della Segafredo Virtus Bologna.

Ottima la visuale del campo dai posti che abbiamo scelto e nel prepartita provo grandissimo piacere nel vedere Gigi Datome, appena ritiratosi dall’attività agonistica. Molto disponibile per i selfie con i tifosi e davvero gentile con un ragazzo disabile, con cui si è intrattenuto per fare due parole alle transenne.

Inno di Mameli, minuto di raccoglimento per il presidente Napolitano e si comincia.

Percepisco forse un po’ di tensione e grande attenzione all’inizio di Virtus Bologna – Olimpia Milano, c’è il nuovo coach Banchi per i bolognesi, tutti gli italiani reduci dal Mondiale compreso coach Gianmarco Pozzecco a bordo campo. Il ritmo di gioco non decolla nonostante gesti tecnici di pregevole fattura. Alla fine vince la Virtus 78 a 73 con i tifosi di Bologna, inferiori numericamente ma rumorosissimi con i loro tamburi e cori che scandiscono il ritmo anche alle giocate offensive della loro squadra.

I tempi sono serratissimi a tal punto che in campo non si riescono a disputare le finali di un 3vs3 giovanile previsto, perché le squadre della seconda semifinale sono già lì pronte a riscaldarsi. Ma anche per noi che decidiamo di metterci in coda per mangiare come molti dei 5000 spettatori presenti. Risultato: finiamo di cenare che già la seconda semifinale tra Germani Brescia e Bertram Derthona è cominciata, Così ci risediamo già sul 23 a 8 per la squadra di casa.

Trascinati da Amedeo Della Valle e dalla splendida curva nord tutta biancazzurra, Brescia ha la meglio con punteggio finale 86 a 63. Così tutti usciamo dal palazzetto certi che l’indomani avremo assistito ad una bellissima finale.

Per domenica pomeriggio decidiamo di strappare un passaggio, evitando la ricerca del parcheggio. Entriamo dai cancelli con un caldo sole e i tifosi stanno già gustando pane, salsiccia e birra agli stand.

Palazzetto veramente gremito. Atmosfera fantastica e tutti i bresciani sognano: si aspettano di assistere ad una vittoria nella propria casa. Guardo con attenzione i tiri del riscaldamento. Pochissimi errori per Brescia. Altrettanto pochi per la Virtus.

Spettacolo di luci e di musica con un violino elettronico (di cui ignoravo l’esistenza) per la presentazione della Coppa e poi palla a due.


Isaïa Cordinier da tre punti. Poi sempre lui con 2 schiacciate ed un libero di Marco Belinelli. Dieci a zero in meno di due minuti. PalaLeonessa incredulo e deluso. Serve crederci per la rimonta di Brescia e i tifosi biancoblù in curva trascinano la squadra per un’impresa quasi impossibile.

Brescia arriva anche a meno 8 prima dell’intervallo. Ma nel terzo quarto Tornike Shenghelia mostra a tutti la sua bravura (non a caso viene eletto MVP della manifestazione) e con un parziale di 27 a zero, la Segafredo Virtus Bologna vince la sua terza Supercoppa consecutiva.

Torno a casa molto soddisfatto, anche se con un velo di rammarico, da bresciano, per non avere visto la Germani vincere. Direi esperimento perfettamente riuscito. Bello spettacolo in campo con molte giocate di alto livello. Tantissimo pubblico e non pensavo ci fossero così tante famiglie. A tal proposito vorrei ringraziare le due piccole bimbe sedute dietro di me domenica. Sono state bravissime giocando tra loro durante la partita e mi hanno riempito il cuore cantando e ballando tutte le canzoni dell’estate durante i momenti di pausa.

Da spettatore (quasi) neutrale un invito a tutti a partecipare, se possibile, a eventi come questi. Dove il bello dello sport viene messo in risalto, lasciando dentro di chi lo vive piacevoli emozioni e ricordi.

Matteo Festa

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