In una silenziosa Monza senza tifosi, a risuonare a fine gara sono le urla di gioia di Pierre Gasly, il ventiquattrenne francese che con la scuderia italiana AlphaTauri vince il primo Gran Premio della sua carriera. Sale sul gradino più alto del podio travolto da coriandoli tricolore e champagne, con la coppa tra le mani. Festeggia e poi si ferma lì, seduto da solo: questa volta ce l’ha fatta, non è un sogno. La sua è una vittoria emozionante, è il riscatto tanto atteso dopo mesi difficili.
Un 2019 da dimenticare
La stagione scorsa inizia per il pilota con la promozione in Red Bull Racing, un bel salto di qualità a ripagare gli sforzi degli anni precedenti. Con la scuderia austriaca, il migliore risultato che ottiene è un quarto posto a Silverstone, dopodiché inizia un periodo buio, che trova il suo culmine nel mese di agosto. Il 12 agosto la dirigenza Red Bull comunica, senza preavviso, la retrocessione in Toro Rosso. Il 31 agosto, in Belgio perde la vita il suo amico Antoine Hubert, coinvolto in un terribile incidente durante la gara di Formula 2. Giorni sicuramente non facili per il pilota, sia dal punto di vista lavorativo che personale: è l’inizio della fine?
La risalita
Il giovane di Rouen sfrutta il ritorno al team di origine per dimostrare il suo vero potenziale. Si toglie i primi sassolini dalle scarpe in Brasile, a Interlagos, dove trova il primo podio in F1, arrivando secondo alle spalle dell’ex compagno di scuderia Max Verstappen.
Nella stagione in corso, una prima piccola soddisfazione arriva a Francorchamps, sul circuito che l’anno prima gli ha portato via un amico caro. Gasly termina il weekend con l’8º posto e la nomina di Driver of the Day, che dedica proprio ad Antoine. “Proverò a ripetermi ancora nelle prossime settimane”.
Promessa mantenuta. E non si è semplicemente ripetuto, perché dal fine settimana italiano ne è uscito vincitore. Sul circuito lombardo succede di tutto, dalla penalità per Hamilton alla ripartenza dalla griglia dopo l’incidente di Leclerc: una gara totalmente inaspettata e mozzafiato, che Pierre Gasly ha saputo gestire al meglio dando prova della sua abilità e maturità.
P1!! My first victory in F1!!🏆
I’m lost for words, still struggling to realise, its just amazing!!
Everything was perfect, just missed the tifosis down under the podium. @alphatauri we have done it!! Thanks everyone for all the messages & support!! Today is a day I’ll remember. pic.twitter.com/3eILYSMsIu— PIERRE GASLY 🇫🇷 (@PierreGASLY) September 6, 2020
“Non sono un tipo che molla, ho sempre dovuto lottare nella mia vita e così sono arrivato in Formula 1. […] Durante gli ultimi giri, mentre ero in lotta per la prima posizione, sapevo quanto mi sarei sentito frustrato se l’avessi persa, non sarei stato contento della seconda posizione. Ho dato tutto quello che avevo.”, ha detto nelle dichiarazioni post gara. Un successo storico, che registra il giovane pilota negli annali della Formula 1, perché è il primo francese dal 1996, dopo Olivier Panis, a vincere un Gran Premio.
Il trionfo finale è il simbolo del coronamento degli sforzi di un intero anno. Pierre ha saputo rialzarsi a testa alta dalle difficoltà e l’ha mostrato a chi in lui non aveva creduto abbastanza. Questa vittoria (si spera la prima di molte) è il lieto fine della storia: un vero e proprio finale da favola!
Immagine in evidenza: © Pierre Gasly, Twitter
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