Quando corri a casa tua tutto ha un sapore diverso. Riconosci gli odori, l’ambiente, l’atmosfera. Le pulsazioni sono più frequenti. Le gocce di sudore sotto il casco aumentano. Poi abbassi la visiera e vai in trans. Lotti fino alla fine. E quando non hai più nessuno davanti a te, ecco che senti il boato del pubblico. Un muro “rosso” che esulta per te e ti fa dimenticare il passato. Le cadute, le gare anonime, i punti buttati sembrano non esserci mai stati. Il pubblico Ducati rimane orgoglioso di un ragazzo che non si è accontentato di essere lo scudiero del pluricampione iridato Lorenzo. Un pilota che si è riuscito a consacrare nel momento più difficile. Il team di Borgo Panigale sa che può contare su di lui per tentare la rimonta su Marquez quest’anno e la vittoria mondiale nei prossimi anni.
Lo scudiero diventato re
I tempi felici della moto rossa italiana stavano per tornare. I meccanici di Borgo Panigale lo sapevano. Quando tutti li davano per spacciati. Da troppo tempo il mondiale era un derby nipponico tra Yamaha e Honda. Arriva così Jorge Lorenzo. L’uomo che potrebbe dare la svolta decisiva. Erano tutti ignari che l’uomo da battere c’era già. Andrea Dovizioso aveva completato il suo percorso di maturazione ed era pronto per lottare per il titolo. Il pilota spagnolo fatica. I ducatisti immaginano l’ennesima stagione anonima. Poi arrivano le vittorie del ragazzo di Forlimpopoli e si accendono gli animi. La moto è più forte e Desmodovi riesce a sfruttarne la potenza per battere più volte la Honda di Marc Marquez. Non vincerà il mondiale ma ha riacceso gli animi rossi italiani assopiti da troppo tempo.
In ricordo della mia prima gara su ruote alte disputata e vinta proprio qui a Misano nel 2000 durante il Challenge Aprilia. Una dimostrazione che se credi davvero nei tuoi sogni e lavori duro, si avverano.🇮🇹#dovi04 #desmodovi #AD04 #forzaducati
Ph. @calloalbanese pic.twitter.com/fJVws3x7fh— Andrea Dovizioso (@AndreaDovizioso) 9 settembre 2018
Gli errori fatali
Riparte la nuova stagione. Dovrà essere la stagione di consacrazione di Lorenzo alla Ducati. Le rosse sono veloci e lottano con la Honda per le prime posizioni. Poi arrivano gli errori, le cadute che fanno andare in fuga Marquez in classifica piloti. L’ambiente è deluso. Hanno sviluppato una moto eccezionale ma nessuno dei due piloti è riuscito a sfruttarla. Poi arriva Misano. E’ il circuito di casa. Per dirla alla Guido Meda “Dovi c’è”. E ci sarà ancora per tanto tempo. Lorenzo cade e si sfila dalla lotta mondiale. Saluterà la Ducati a fine stagione.
Il sorpasso
Nel Gp di San Marino abbiamo ritrovato Andrea Dovizioso che ora è il frontman Ducati. Viste le difficoltà Yamaha solo lui potrà provare ad inseguire Marquez. Il sorpasso a Misano è stato da maestro. Quello in classifica dovrà essere da eroe. La marea rossa Ducati vuole esultare ancora. I punti da recuparare sono tanti. Ma la cosa più importante è aver ripreso lui. Il pilota italiano che vuole vincere su moto italiana. Le speranze sono ben riposte. Saranno le stagioni più importanti della sua carriera. Non ci deludere Desmodovi!
Your #SanMarinoGP podium 🇸🇲📸
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🥈 @marcmarquez93
🥉 @calcrutchlow pic.twitter.com/rFkj03pUpM— MotoGP™🇸🇲🏁 (@MotoGP) 9 settembre 2018
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