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Harden non si allena e chiede la trade: come andrà a finire?

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Le tensioni tra la dirigenza dei Philadelphia 76ers e James Harden si fanno sempre più forti. Il giocatore ha espresso già da tempo la volontà di essere scambiato e durante l’estate il GM di Philadelphia, Daryl Morey, ha cercato incessantemente delle franchigie interessate, senza però trovare una soluzione adeguata. Harden non si allena con la squadra da parecchi giorni e nemmeno i suoi compagni rilasciano dichiarazioni a riguardo, lasciando trasparire un velo di omertà che non fa assolutamente bene alla squadra. Joel Embiid in conferenza stampa si rifiuta di rispondere a domande che coinvolgano “il barba”, ribadendo di non saperne niente e di essere completamente concentrato sull’inizio della nuova stagione.

Il passato di Harden

“The beard”, così viene chiamato oltre oceano, viene draftato nel 2009 dagli Oklahoma City Thunder, andando a creare un trio spettacolare, con Russell Westbrook e Kevin Durant. I tre sfiorano il titolo contro Miami nel 2012. Da lì in poi qualcosa si spezza, tanto che il legame si fa sempre più freddo e Harden viene mandato a Houston. Qui ci rimane per quasi dieci anni, vivendo momenti di dominio assoluto, soprattutto tra il 2017 e il 2019 dove viaggia a più di 30 punti di media, senza mai dare la sensazione di essere in difficoltà. Dopo parecchie apparizioni effimere ai playoff, decide di cambiare aria per provare a vincere finalmente l’anello, nel periodo di massima prolificità della sua carriera. Va a Brooklyn con KD e Kyrie Irving, ma fra i tre non c’è armonia, dando vita a prestazioni inconcludenti e di basso livello. Viene criticato per la sua condizione fisica, soprattutto in off season e qualcosa fa intuire che il vecchio Harden, quello dei 30 punti e 8 assist di media, non sarebbe più ritornato a giocare sul parquet. Litiga con la dirigenza e dopo parecchie trattative viene trovato l’incastro giusto per portarlo a Philadelphia. Inizialmente “il barba” sembra essere in ripresa e le prestazioni iniziano a diventare convincenti, ma poi qualcosa inizia a scricchiolare. Si creano diverbi in spogliatoio con i compagni e litiga pesantemente con la dirigenza, con la quale è guerra aperta da ormai diverso tempo.

Le possibili soluzioni

È difficile capire come si evolverà la vicenda, ma molto probabilmente al termine di tutto ciò vedremo Harden lontano dai 76ers. Il suo obiettivo è giocare ad Los Angeles Clippers, insieme a Kawhi Leonard, Russell Westbrook e Paul George. La dirigenza si è già mossa preventivamente, chiedendo in scambio Terrence Mann. I Clippers però dicono no e chiudono le porte a Morey, rendendo la situazione ancora più difficile da risolvere. L’altra alternativa sarebbe quella di tornare a Houston, città che lo ha praticamente adottato, ripagata negli anni a suon di canestri e giocate decisive. Intavolare una trade al momento è complicato, dato che i Rockets hanno un roster misto, costituito da veterani come Fred VanVleet e promesse come Jabari Smith e Jalen Green. Non ci sono giocatori che fanno gola ai Sixers e di conseguenza la dirigenza sta tentando di evitare questa opzione, cercando altrove. Quello che sembra essere ormai diventato un rompicapo, potrebbe avere un’unica soluzione: attendere l’estate e lasciare andare Harden. Ovviamente questa ipotesi non andrebbe a favorire né il giocatore né la franchigia, ma al momento nessun’altra squadra NBA sembra interessata al giocatore. Nessuno vuole alzare il proprio salary cap in maniera così vertiginosa, trattandosi di un momento storico in cui ci sono parecchie squadre in rebuilding che preferiscono puntare sulle proprie scelte al draft e quindi su profili giovani.

La pre season sta per terminare e ad ovest la competizione si fa infuocata, con i Bucks pronti a stupire e i Celtics che presentano una vera e propria corazzata. Philadelphia dovrà capire in breve tempo come muoversi, altrimenti anche per quest’anno il titolo si potrà solo sognare, con il rischio di non far nemmeno parte dei playoff. Harden non ha ricevuto nessun ultimatum e sembra quindi essere nelle condizioni di prendersi tutto il tempo a disposizione, con la speranza, per la dirigenza, di rivederlo nuovamente in campo con la divisa blu e rossa. La partita che aprirà la stagione dei 76ers sarà proprio contro i Bucks di Lillard e Giannis, candidati alle Finals per quanto riguarda la battaglia ad est. Tutti attendono “il barba”, ma lui sta lontano dal campo e dai microfoni, in attesa del via libera per una nuova destinazione.

Stefano Ballabio

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