280 chilometri di attesa prima dell’all-in negli ultimi 15. Sei ore di gruppo compatto prima dei quindici minuti più adrenalinici di tutta la stagione. Un climax ascendente: l’infinita pianura, il mare, i capi, la Cipressa, il Poggio, il centro di Sanremo. Il desiderio di tutti, la gloria per uno solo.
La Milano-Sanremo giunge alla centoquindicesima edizione, mantenendo la sua essenza primordiale. Totalmente antitetica rispetto alle regole del ciclismo contemporaneo, in cui si spinge sempre al massimo dal chilometro zero e lo spettacolo può iniziare in qualsiasi momento. Sarà per questo che la Classicissima di primavera conserva un fascino particolare, dal sapore antico, che spesso produce opinioni contrastanti anche tra gli appassionati. Ma non all’interno del gruppo, dove è sempre una delle corse più bramate dai grandissimi campioni.
Proprio la semplicità del disegno la rende una corsa apertissima, che si può vincere in diversi modi e perdere per un’infinità di motivi. Tutti sanno che dal Poggio in poi è one shot. Serve avere la gamba per fare la differenza dopo quasi 300 chilometri, ma soprattutto la lucidità e la scaltrezza per sbrogliare i giochi tattici che inevitabilmente si innescano nel finale di una corsa così bloccata e con così tanti pretendenti.
Embed from Getty ImagesI favoriti
Quest’anno ci sono due principali favoriti per la Milano-Sanremo: Mathieu van der Poel (Alpecin-Decunick) e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Il campione del mondo in carica è noto per la sua vittoria spettacolare nella classicissima primaverile dello scorso anno, con un’azione mozzafiato in cima al Poggio. Pertanto, ci si aspetta che sia di nuovo un protagonista quest’anno. Tuttavia, è importante notare che van der Poel è al suo esordio stagionale, il che aggiunge un elemento di incertezza. È interessante notare che anche nel 2022 ha fatto il suo esordio stagionale, ottenendo comunque un buon terzo posto.
La sua squadra, Alpecin-Decunick, si presenta con tre carte jolly da giocare in base all’evolversi della tattica di gara. Per gli sprint, più o meno ristretti, c’è Jasper Philipsen, il quale ha dimostrato di essere capace di ottime volate anche dopo corse dure. Inoltre, il danese Soren Kragh Andersen e il francese Axel Laurance potrebbero sfruttare eventuali contropiedi, nel caso in cui i primi due non fossero in giornata o semplicemente per mettere sotto pressione i rivali. Tutti i corridori faranno la corsa aspettandosi lo scatto di Tadej Pogacar. Il fresco vincitore della Strade Bianche è sempre un protagonista quando è in gara, anche in competizioni che potrebbero non sembrare adatte alle sue caratteristiche. Inoltre, negli anni passati, chi è riuscito a resistere al suo scatto ha sempre vinto (come Mohoric e van der Poel).
Embed from Getty ImagesL’UAE Team Emirates si presenta come una delle squadre più forti, se non la più forte in assoluto. Ci sarebbero anche seconde scelte come Marc Hirschi e Tim Wellens. Il canovaccio della corsa della squadra emiratina sarà lo stesso degli scorsi anni. Corsa dura sulla Cipressa e leadout sul Poggio per Pogacar e si salvi chi può.
L’assenza di Wout van Aert per la Visma Lease a Bike farà rumore per tutta la gara. Negli ultimi anni era sempre stato lui a chiudere il gap creatosi in seguito agli attacchi sul Poggio. Ci si chiede quindi se qualcun altro sarà capace di farlo. La Visma-Lease a Bike si presenta comunque con due buone carte, Christophe Laporte e Olav Kooji.
Il giovane neerlandese, in particolare, ha già ottenuto quattro vittorie dall’inizio della stagione ed è pronto ad affrontare la sua prima grande sfida della carriera. Di sicuro non ha la forza di reggere un attacco sul Poggio dei puncheur vari presenti. Potrebbe però essere protagonista qualora arrivasse un gruppo selezionato di una trentina di corridori.
Discorso diverso per il francese che si presenta come underdog. Senza i capitani principali probabilmente vorrà giocarsi le sue carte attaccando anche negli ultimi chilometri, con una azione simile a quella che lo scorso anno gli valse la Dwaars door Vlanderen.
Mads Pedersen è l’uomo da tenere d’occhio per la Lidl-Trek. È veloce e abbastanza forte da restare con Pogacar e van der Poel sul Poggio. Quest’anno potrebbe essere l’anno giusto per centrare una grande vittoria e arricchire il suo già notevole palmares. Oltre al danese, la squadra americana schiera anche il vincitore del 2021, Jasper Stuyven, un altro corridore capace di reggere la battuta nei due chilometri finali del Poggio per anticipare i più forti.
Negli ultimi anni, uno dei modi più spettacolari per vincere la Milano-Sanremo è stato attaccare nella discesa del Poggio. Lo ha fatto Matej Mohoric (Bahrain Victorious) e probabilmente cercherà di ripeterlo quest’anno. Un altro corridore capace di fare la differenza in quel punto è Thomas Pidcock (Ineos Grenadiers), che tuttavia condivide il ruolo di capitano con Filippo Ganna.
Embed from Getty ImagesIl verbanese, secondo classificato dello scorso anno, punta a una buona prestazione anche quest’anno. Le speranze italiane sono riposte su di lui e su Alberto Bettiol (EF Easypost). Il toscano è partito lentamente quest’anno ma ha dimostrato le sue capacità vincendo la Milano-Torino con un’azione a 30 chilometri dall’arrivo. In molti hanno visto in quella azione una prova generale di Milano-Sanremo.
Gli outsider
Il fascino della Milano-Sanremo risiede nella possibilità che oltre trenta corridori ogni anno si presentino con l’ambizione e la possibilità di vincerla, a seconda dell’evoluzione tattica della corsa. Oltre ai principali favoriti, ci sono molti altri corridori che potrebbero cambiare le carte in tavola per evitare la solita tattica prevedibile. Tra questi, ci sono i due corridori della Deceuninck-Quick-Step, Julian Alaphilippe (già vincitore nel 2017) e Kasper Asgreen, il vincitore del 2016 Arnaud Demare (Arkea B e B Hotels), Biniam Girmay (Intermarche Wanty Circus), Stefan Kung (Groupma FDJ), Benoit Cosnefroy (Decathlon AG2R La mondiale) e il duo Uno X-Mobility Alexander Krisoff e Søren Wærenskjold.
Nonostante i favoriti, il fascino della Milano-Sanremo risiede anche nelle sorprese e nelle imprese dei corridori meno attesi. Ogni edizione porta con sé una storia nuova e affascinante, e quest’anno non sarà diverso.
Non resta che attendere il via e godersi lo spettacolo delle ruote che sfrecciano lungo la riviera ligure.
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