Una finale scudetto di basket maschile tra due squadre così forti mancava da tempo. Per questo motivo la serie tra Olimpia Milano e Virtus Bologna suscita così tanto interesse. I due club più titolati in Italia non solo tornano a sfidarsi nell’atto finale del campionato dopo più di tre decenni e mezzo, ma raffigurano due modelli del basket italiano che, con un riassetto organizzativo e i giusti investimenti economici, finalmente stanno tornando a dire la loro anche fuori dai confini, dopo un periodo non all’altezza dei propri standard.
E da una parte è vero che hanno speso tanto per arrivare fino a questo punto del cammino, ben oltre quanto tutte le altre squadre dello stesso campionato possano permettersi. Ma la differenza significativa rispetto alla maggioranza del resto d’Italia nel basket sta nel fatto che, per la prima volta dopo diversi anni, questi sforzi economici, cominciati dalla scorsa stagione, sono stati calcolati in una prospettiva di medio-lungo termine e non in una singola annata, lasciando il futuro al “poi si vedrà”. Un esempio su tutti? L’ingaggio di Ettore Messina.
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I primi frutti di questa importante semina sono arrivati ora, posticipati un anno dopo la stagione cancellata dal Coronavirus. Artefici della soddisfacente campagna i due proprietari, Giorgio Armani e Massimo Zanetti. Si comincia sabato 5 giugno 2021 e si va avanti ogni due giorni, finché la prima delle due pretendenti al titolo non raggiunge quattro vittorie.
Olimpia Milano-Virtus Bologna: storia e numeri di una rivalità
Olimpia Milano-Virtus Bologna è il “Derby d’Italia” della pallacanestro. Insieme compongono quasi metà degli scudetti assegnati nella storia del basket maschile: i 28 dei meneghini biancorossi contro i 15 dei felsinei bianconeri. Tuttavia, i due club italiani più famosi si sono scontrati in finale scudetto soltanto in due edizioni molto lontane: 1979 e 1984. In entrambe le occasioni vinsero i bianconeri, con serie al meglio delle tre gare. Altri tempi e altri protagonisti in campo.
La finale Scudetto sarà Milano-Virtus Bologna. In foto l'ultima volta che le due squadre si incontrarono in finale, nel 1984.
In campo ci saranno i 43 Scudetti (28 Milano, 15 la Virtus) delle due squadre più titolate in Italia.#SerieAtipo pic.twitter.com/U1XYkF1uPx— La Giornata Tipo (@parallelecinico) June 2, 2021
L’Olimpia Milano ha sempre raggiunto i playoff scudetto dal 2003-2004 e, nell’era post-Montepaschi Siena, non c’è mai stata una stagione in cui non venisse considerata principale favorita per il titolo. Eppure, dal 2014-2015 ad oggi, la corazzata di Armani si è laureata campione d’Italia soltanto due volte, nel 2015-2016 e nel 2017-2018. Discorso completamente diverso invece per la Virtus Bologna, il cui ultimo successo risale al 2001, quando in panchina sedeva Ettore Messina; l’ultima finale giocata, invece, fu 14 anni fa, contro il primo dei cinque scudetti consecutivi di Siena (senza contare i due revocati). L’unico lampo di un periodo travagliato per le Vu Nere, culminato nel punto più basso con la retrocessione in Serie A2 nel 2016. Poi la svolta nelle ultime tre stagioni, con la conquista della Champions League 2018-2019 e la leadership della classifica di LBA per tutta la stagione successiva, fino alla sospensione e cancellazione del campionato.
🌟 Il protagonista
Straordinaria prova di Milos #Teodosic in gara 3 vs @HappycasaNBB:
29 punti
5 assist
8/15 dal campo@Virtusbo che stacca il biglietto per la finale scudetto per la prima volta dal 2007.#LBA #basketball #TuttoUnAltroSport #OTlba pic.twitter.com/4Xx7DAJksk— Vita Sportiva (@vitasportivait) June 2, 2021
La precedente partecipazione della Virtus Bologna ai playoff coincide proprio con l’ultima volta che le due finaliste si sono incrociate in una serie. Nella stagione 2014-2015 Milano sbrigò la pratica con un secco 3-0 in un quarto di finale senza storia tra prima e ottava di regular season. Anche stavolta l’ago della bilancia sembra pendere a favore della squadra allenata da Ettore Messina, in grande forma e fiducia dopo il 3° posto in Eurolega. Ma in finale scudetto, si sa, tutto può succedere, soprattutto contro la squadra migliorata maggiormente nelle ultime tre stagioni.
I precedenti di Olimpia Milano – Virtus Bologna | W MI | W BOV |
Totale | 104 | 73 |
In casa | 67 | 52 |
Playoff | 12 | 11 |
Finale scudetto | 1 | 4 |
I volti della finale scudetto di basket 2021
Toccherà a Teodosic e Belinelli provare ad emulare la coppia Brunamonti-Villalta in quello che fu lo scudetto della stella sul petto delle Vu Nere. Dall’altro canestro, invece, Shavon Shields e il Chacho Rodriguez a guidare Milano verso il 29° sigillo della storia. In realtà possono essere tanti altri i possibili protagonisti di queste finali scudetto 2021. Dalla vena realizzativa di Zach LeDay (Olimpia Milano), alla difesa di Alessandro Pajola (Virtus Bologna), ognuno può dire la sua sui parquet del Mediolanum Forum e della Virtus Arena. Ma uscendo fuori dagli schemi, i veri volti di questa finale scudetto sono i tanti legati sia ad una che all’altra squadra: chi è cresciuto o ha fatto fortune in una e continua ad andare a caccia di successi con l’altra, ma anche chi insegue record.
Ettore Messina
L’ultimo ciclo vincente della Virtus Bologna è legato al suo nome. Ora che i bianconeri sembrano essere tornati competitivi, ritrovano il coach dell’ultimo scudetto e del Grande Slam del 2001 sulla panchina avversaria. Ettore Messina, il terzo allenatore più vincente in Serie A (74,5% di vittorie), punta alla quinta vittoria su cinque finali scudetto (ne ha già vinte tre con le Vu Nere e una con Treviso). Potrebbe diventare così il terzo allenatore a vincere almeno uno scudetto in tre città diverse dopo Valerio Bianchini (Cantù, Roma e Pesaro) e Carlo Recalcati (Varese, Fortitudo Bologna e Siena). Inoltre, con le quattro vittorie necessarie per conquistare il titolo, eguaglierebbe il record di successi ai playoff appartenente a Simone Pianigiani (72 gare vinte).
Sasha Djordjevic
Da una panchina all’altra, anche l’attuale coach della Virtus Bologna ha avuto un passato da giocatore e allenatore con l’Olimpia Milano. Sul parquet ha conquistato una Coppa Korac, mentre a bordo campo tra il 2006 e il 2007 non è andato oltre rispettivamente alle semifinali e ai quarti di finale dei playoff scudetto. Per lui quindi è la prima finale scudetto in Italia da allenatore.
80 foto per 80 anni: la festa nello spogliatoio con Sasha Djordjevic e Riccardo Pittis. Coppa Korac 1993 pic.twitter.com/6Nqcz8GNqt
— Olimpia Milano (@OlimpiaMI1936) January 3, 2016
Marco Belinelli
L’unico scudetto vinto da Belinelli, tra l’altro indossando la divisa della Fortitudo Bologna nel 2004-2005, arrivò proprio in finale contro l’Olimpia Milano. In quella serie realizzò 9 punti a partita di media, quando era ancora un giovanissimo alla ribalta. L’anno successivo la seconda ed ultima finale scudetto della carriera, sempre con i biancoblu, questa volta persa contro la Benetton Treviso. Tornato in patria dopo la lunga esperienza NBA, ha giocato la sua prima partita in LBA questa stagione contro Milano, mettendo a referto 9 punti.
Kevin Punter
I tifosi virtussini lo ritrovano da avversario dopo che nella stagione 2018-2019 li ha trascinati al successo in Champions League, ricevendo anche il premio di MVP delle Final Four. Lo abbiamo conosciuto proprio tra le fila bianconere come un tiratore esplosivo, capace di esibirsi in un one-man show quando è in stato di grazia, e in quel caso sono grossi problemi per la difesa avversaria. In stagione sta sparando col 41,8% da tre punti – ma in generale tutta Milano sta tirando fuori dall’arco con numeri sopra la media – e nelle sei gare dei playoff scudetto 2020/2021 è sempre andato in doppia cifra. Dopo la Supercoppa e la Coppa Italia conquistate in questa stagione, va a caccia del suo primo campionato nazionale in carriera.
Awudu Abass
Entrato con costanza nel giro della Nazionale maggiore nell’estate che ha sancito il suo trasferimento da Cantù a Milano, in realtà la maggior parte degli appassionati lo ha iniziato a conoscere meglio durante le Qualificazioni ai Mondiali 2019, quando si è messo in mostra con diverse prestazioni in doppia cifra, approfittando dell’assenza dei giocatori NBA ed Eurolega. L’azzurro classe 1993 ha dimostrato di possedere un grande potenziale durante le due stagioni a Brescia (14 punti di media), intramezzate dall’esperienza dei Mondiali in Cina. Da quest’anno in bianconero sta lavorando sodo per compiere il definitivo salto di qualità, meritando una presenza nel quintetto iniziale per tutte le partite dei playoff finora.
Riccardo Moraschini
Cresciuto nel vivaio cestistico delle Vu Nere, e rimasto in proprietà bianconera fino al 2013, si è trasferito a Milano nel 2019. In particolare, in questa seconda fase della stagione, Moraschini si è messo in luce durante i quarti di finale contro Trento. Alterna ancora qualche prestazione sotto le aspettative dopo partite da protagonista a sorpresa, nonostante ormai debba essere considerato un veterano della massima serie. Possibile dark horse di queste finali scudetto?
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