Grazie alla qualificazione alla Champions League, ottenuta nei minuti finali dello scontro diretto con la Lazio, nell’ultima giornata dello scorso campionato, l’Inter ha potuto attrezzare una squadra competitiva su tutti i fronti. Viste le restrizioni del Fair Play Finanziario, non è stato possibile riscattare Joao Cancelo e Rafinha, veri e propri trascinatori dei nerazzurri nella seconda parte del campionato. Tuttavia, grazie al lavoro ottimale svolto dal DS Piero Ausilio, su indicazioni di mister Luciano Spalletti, sono arrivati giocatori adatti alle idee di gioco del tecnico di Certaldo e pronti per affrontare le tre competizioni. Oltre agli acquisti a parametro zero di Stefan De Vrij e Kwadwo Asamoah, e al preannunciato arrivo di Lautaro Martinez, giovane attaccante argentino, i tifosi nerazzurri potranno godere delle prestazioni di Sime Vrsaljko, vice campione del mondo con la Croazia, Radja Nainggolan, pupillo di Spalletti, Matteo Politano, reduce da una stagione fantastica con il Sassuolo (almeno dal punto di vista personale) e Balde Keita, esterno ex Lazio, arrivato in prestito dal Monaco. In attesa di ulteriori sviluppi sul fronte Luka Modric, il cui arrivo renderebbe l’Inter l’antagonista principale della Juventus.
Il modulo: 4-2-3-1 o 3-4-2-1
L’ampiezza della rosa consentirà a Spalletti di utilizzare più moduli nel corso della stagione o delle stesse partite. L’idea di base sarà un 4-2-3-1, con Handanovic tra i pali. Davanti allo sloveno, agiranno i nuovi arrivi Vrsaljko e Asamoah sulle fasce, con Milan Skriniar, rivelazione della scorsa stagione, e Stefan De Vrij, almeno finchè Joao Miranda, reduce dal Mondiale con il Brasile, non recupererà appieno la forma fisica. I due a centrocampo saranno Marcelo Brozovic, che ha trovato continuità in questo ruolo da fulcro del gioco, e Roberto Gagliardini, dedito più ad un ruolo di mediano vecchio stampo. Dietro l’unica punta, il bomber Maurito Icardi ci saranno Ivan Perisic, grande protagonista del Mondiale di Russia, Radja Nainggolan e il neo-acquisto Keita. In caso di difesa a 3, sarebbe proprio quest’ultimo a lasciare il posto a Miranda, con conseguente accentramento di Perisic. Non è da escludere una possibile coesistenza tra Icardi e Lautaro Martinez, che molto bene ha fatto nel precampionato.
La scommessa
In Argentina lo chiamano El Toro e si sa che i sudamericani in quanto a soprannomi ne sanno più di tutti. Grinta, tecnica, precisione, senso del gol, velocità: sono tutti attributi che descrivono a pieno Lautaro Martinez. Se non avesse un gigante come Icardi davanti a lui, sarebbe sicuramente titolare. Inizialmente dunque parte dietro nelle gerarchi, ma El Toro non ha nessuna intenzione di arrendersi e si giocherà le sue carte, visto anche il doppio impegno che toglierà tanta energia al numero 9.
Da prendere
Evitando di cadere nella banalità suggerendo Icardi, il pacchetto difensivo dell’Inter è estremamente affidabile sia dal punto di vista dei voti che nei bonus (4 gol per Skriniar e 6 per De Vrij lo scorso anno). Scegliete uno dei due e non vi pentirete.
Da evitare
Come descritto in precedenza, Roberto Gagliardini assicura presenze e presenza, ma vederlo nel tabellino dei marcatori è cosa rara. Se siete a caccia di qualcuno per completare il reparto, cercate altrove.
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