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F1 2020: la griglia che verrà

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Manca una sola gara al termine della prima parte di stagione, poi la lunga pausa estiva darà il via alla cosiddetta Silly Season della F1. Letteralmente la “stagione sciocca“, un termine che gli inglesi utilizzano per indicare l’assenza di vere notizie di cronaca, nel caso della massima categoria dell’automobilismo, l’assenza di azione in pista. Spazio dunque ai rumors di mercato, al domino che tutte le estate coinvolge parte dello schieramento, tra piloti che vanno, piloti che vengono, sogni, aspettative prima che gli annunci ufficiali inizino a sistemare uno alla volta tutti i tasselli.

Facciamo un piccolo riassunto della situazione dei venti piloti attualmente in griglia e dei nuovi volti che potrebbero entrare a far parte del Circus.

 

Mercedes

Lewis Hamilton: sta procedendo a grandi passi verso il suo sesto titolo mondiale. A differenza del biennio 2017-2018, dove Sebastian Vettel gli aveva conteso a lungo la leadership, quest’anno sta correndo senza rivali. Senza una vera battaglia in pista, il rischio è di perdere motivazione e concentrazione. Le voci su un suo probabile ritiro si sono placate da qualche mese, ma si fanno più insistenti i rumors che lo vogliono vestito di rosso nella prossima stagione. Fantasia? Realtà? Decisamente più la prima, ma di vero c’è che per scolpire un posto nella storia della F1, un titolo con la Ferrari pesa molto di più che cinque con qualsiasi altra vettura.

Valtteri Bottas: sembrava destinato ad un 2019 da vittima sacrificale in attesa di promuovere Ocon titolare. L’inizio di stagione però ha messo in mostra un Bottas capace di stare spesso davanti al proprio compagno, soprattutto in qualifica. Basterà a meritarsi la riconferma per il terzo anno consecutivo? In caso contrario per lui i sedili disponibili non sono molti, anche se ha recentemente espresso il desiderio di restare in un top team e più precisamente in Ferrari.

Se dovessi lasciare la Mercedes, mi piacerebbe essere nella squadra che è al secondo posto. Al momento quella squadra è la Ferrari

Candidati: Se per Bottas la minaccia Esteban Ocon potrebbe essere neutralizzata da un passaggio del francese in Renault, si fa avanti la candidatura dell’altro gioiellino di casa Mercedes, George Russell. Il campione della F2 in carica, sta dimostrando grande velocità e costanza, pur guidando una vettura disastrosa come la Williams e chissà che Toto Wolff non voglia promuoverlo in prima squadra già a partire dal 2020.


Ferrari

Sebastian Vettel: è in un periodo di crisi, dove sembra aver smarrito la serenità all’interno dell’abitacolo. Ma è un quattro volte campione del mondo e il suo obiettivo è vincere il mondiale con la Ferrari. Come detto prima per Hamilton, per cause diametralmente opposte si parla da tempo di un suo ritiro dal Circus, ma un titolo con la Rossa vale più di ogni altra cosa ed è per questo che Vettel non lascerà così facilmente la Scuderia per ritirarsi o cambiare team.

Charles Leclerc: si sta dimostrando all’altezza fin dalla prima stagione, avrà legittime ambizioni di titolo nel 2020 e con Vettel forma una coppia affiatata. Manca l’ufficialità, ma non si vedono motivi per non confermare il talento monegasco alla guida dal Cavallino.

Candidati: ipotesi da considerare solo in caso di un addio di Vettel, tra i papabili potrebbero esserci i due piloti della Mercedes, ma anche gli esperti Perez e Hulkenberg.


Red Bull

Max Verstappen: sempre più impaziente di avere finalmente tra le mani una vettura che lo possa far lottare per il mondiale. Il successo in Austria ha fatto tirare un sospiro di sollievo alla scuderia austriaca che secondo quanto trapelato nel paddock avrebbe corso il rischio di perdere l’olandese se non fosse arrivata almeno una vittoria entro la pausa estiva. La crescita di Honda sembra aver convinto tutti sia sul piano della velocità che su quello dell’affidabilità. Ora serve l’ultimo step per consegnare a Max un mezzo in grado di battagliare alla pari con Mercedes e Ferrari.

Pierre Gasly: è stata la delusione maggiore della prima parte di stagione. Il talento francese non è riuscito a mettere in mostra le doti emerse nell’anno in Toro Rosso e sappiamo quanto la politica di Helmut Marko non conceda molte seconde chance. La gara di Silverstone potrebbe aver rafforzato la sua posizione. Ha 11 gare per non perdere il treno buono.

Candidati: Daniil Kvyat e Alexander Albon scalpitano alle spalle di Gasly per ottenere un posto in “prima squadra”, sono da escludere altre candidature esterne al mondo Red Bull.


McLaren

Con largo anticipo la scuderia di Woking ha confermato la sua coppia di piloti. Carlos Sainz jr e Lando Norris sono giovani e veloci, oltre che ad essere molto affiatati. L’ombra ingombrante di Fernando Alonso potrebbe aver portato i vertici della McLaren a ufficializzare la lineup per il 2020 già a luglio, per evitare distrazioni inutili e concentrare tutti gli sforzi sul finale di stagione e sullo sviluppo della prossima vettura.

Un elemento non di poco conto per un team che dopo un periodo buio sta ritrovando anche grazie all’armonia tra i due piloti quella serenità che lo stesso Alonso nelle ultime stagioni ha contribuito a far venire meno.


Renault

Photo Credit: Motorsport.com

Daniel Ricciardo: dopo le prime gare negative, sta mettendo in mostra il motivo per cui è stato ingaggiato dalla Renault. Veloce in qualifica, costante sul passo gara, l’australiano aspetta solo un aumento di competitività della casa della Losanga per affacciarsi nuovamente nelle posizioni che contano. Il contratto scade al termine del 2020 ma la carta d’identità alla voce anni recita “30”, bisognerà darsi da fare prima che sia troppo tardi e che la nuova generazione di talentini prenda il sopravvento.

Nico Hulkenberg: è tra i piloti che al momento rischia davvero di ritrovarsi senza un sedile in F1 nel 2020. Per il tedesco si vociferava anche di un interesse della Porsche (con cui ha vinto la 24 Ore di Le Mans nel 2015) per la Formula E, ma l’annuncio di Andre Lotterer al fianco di Neel Jani ha chiuso definitivamente ogni discorso.

Candidati: non è un mistero che alla Renault piaccia e non poco Esteban Ocon. La lotta per il secondo sedile sembra essere ristretta ad un duello tra il francese e Hulkenberg, con il primo avvantaggiato dall’età e dalla nazionalità (aspetto questo da non sottovalutare).


Alfa Romeo Sauber

Kimi Raikkonen: ha un contratto anche per la prossima stagione e sta svolgendo un ottimo lavoro (25 punti, ottavo posto in classifica). Non ci sono dubbi sulla sua riconferma.

Antonio Giovinazzi: diverso il discorso per il nostro unico rappresentante in griglia, che dovrà dare il 110% per restare in F1. Tanta sfortuna in gara ma anche sprazzi di talento, soprattutto in qualifica dove negli ultimi appuntamenti è stato spesso davanti al più blasonato compagno di box. La minaccia più grande per il pugliese potrebbe arrivare da eventuali esuberi di altri team con più esperienza e una valigia più grande.

Candidati: Mick Schumacher a meno di un clamoroso exploit nel finale di stagione, dovrebbe restare ancora un anno in F2 per provare l’assalto al titolo. Valtteri Bottas, Nico Hulkenberg sono tutti piloti che potrebbero trovare nell’Alfa un’ancora di salvataggio.


Toro Rosso

Daniil Kvyat: sembra aver fatto quel passo in avanti dal punto di vista della maturità che gli potrebbe spalancare nuovamente le porte della Red Bull. Sarebbe la chiusura di un cerchio per un ragazzo che a 25 anni è già alla quinta stagione in F1 dopo aver ricevuto nell’ordine un promozione, una retrocessione e un ben servito prima di essere richiamato in Toro Rosso.

Alexander Albon: il rookie anglo-thailandese alla sua prima stagione sta ben figurando. In particolare ha stupito tutti per la velocità sul giro secco, già apprezzata anche nelle categorie minori. Si gioca con Kvyat il sedile di Gasly nell’eventualità che il vincitore della GP2 2016 venga retrocesso.

Candidati: oltre al già citato Gasly, attenzione a Juri Vips, talento purissimo del vivaio Red Bull attualmente impegnato in F3 che dopo l’uscita dal programma di Dan Ticktum, diventa il primo candidato a salire sulla monoposto di Faenza.


Racing Point

Sergio Perez: la scuderia di proprietà di Lawrence Stroll sta sprofondando verso il fondo della classifica e Perez sembra essere l’unico vero punto fermo. Difficilmente verrà lasciato a piedi così.

Lance Stroll: deludente fin qui (eliminato undici volte su undici nel Q1, confronto pietoso con il compagno di squadra), ma pur sempre il figlio del proprietario. Scontata la conferma.

Candidati: per la collaborazione con Mercedes, eventuali candidati i due piloti del vivaio Ocon e Russell.


Haas

Kevin Magnussen: ha ancora un anno di contratto e non dovrebbero esserci dubbi sulla riconferma, visto il buon bottino di punti raccolto fin qui e le ottime prestazioni mostrate in qualifica.

Romain Grosjean: discorso diverso per l’ex Renault e Lotus che con ogni probabilità è giunto agli sgoccioli della sua carriera in F1. Incidenti, errori grossolani e un comportamento non impeccabile potrebbe convincere Gunther Steiner a guardarsi attorno e ad appiedare il francese.

Candidati: Nico Hulkenberg è un’ipotesi da non escludere così come lo stesso Antonio Giovinazzi. Sergio Perez è un obiettivo sfumato già in passato e non sembrano esserci le condizioni.


Williams

George Russell: giovane, veloce e soprattutto protetto Mercedes. A meno di una promozione, verrà esercitata dalla Williams l’opzione per il 2020.

Robert Kubica: il ritorno non è stato di certo come il polacco se lo era immaginato. Sempre dietro a Russell, costretto a lottare al più per il 19esimo posto, non è da escludere che a fine stagione dica addio definitivamente alla Formula 1.

Candidati: Nicholas Latifi è il nome più caldo per via della grande disponibilità economica di cui la Williams è disperatamente alla ricerca e per essere uno dei pochi in possesso della Superlicenza. Ha già guidato nelle prove libere in Canada per la scuderia di Grove e con ogni probabilità sarà in griglia nella prossima stagione.


Tra i piloti desiderosi di essere tra i 20 nomi presenti in griglia a Melbourne il prossimo marzo, sicuramente il più nobile è quello di Fernando Alonso, che ha più volte ribadito di tornare solo per un top team. Guardando alla F2 invece Nyck De Vries è ormai fuori dal programma McLaren e per lui le porte della F1 potrebbero essersi chiuse definitivamente, così come per Luca Ghiotto, in orbita Williams un paio di stagioni fa.

 

Davide Bottarelli
23 anni, laureato in ingegneria informatica e pallavolista fin dall'età di 7 anni. Appassionato di sport e della competizione ad alto livello. In particolare F1, MotoGp, ciclismo e da qualche anno anche NFL.

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