F1

F1 2019: pagellino della prima metà della stagione

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Tramite un vero e proprio pagellino analizziamo la prima metà della stagione pilota per pilota, tra ottime, buone o prestazioni da dimenticare.

1. Lewis Hamilton: 9.5
Prima metà di stagione (quasi) perfetta per il cinque volte campione del mondo Lewis Hamilton. 10 podi per lui, di cui 8 vittorie, la sua stagione migliore (fino ad ora). Pessima gara in Germania, proprio nel giorno dell’anniversario della Mercedes, nono posto per Hamilton e ritiro per Bottas. Nonostante questa sbavatura, una giornata da dimenticare per il team principal Toto Wolff, l’inglese 34enne è a ben 62 punti di vantaggio nei confronto del compagno di squadra.

2. Valtteri Bottas: 7.5/8
Prima metà di stagione medio-buona per Valtteri Bottas, che è riuscito a salire sul podio ben 9 volte, di cui 2 volte sul gradino più alto in Australia e Azerbaijan. Proprio a Baku lo scorso anno un detrito gli distrusse la gara e lo constrinse al ritiro. Una bella rivincita per il finlandese che dalla scorsa stagione si è assicurato tristemente la reputazione di “cagnolino” di Hamilton. Valtteri Bottas deve dimostrare che può tenere testa al compagno di squadra, come ha fatto nelle prime gare di stagione, perché Esteban Ocon, il pilota Force India rimasto appiedato dopo la scorsa stagione, ha voglia di guidare e vuole guadagnarsi un posto in Mercedes.

3. Max Verstappen: 9
Ottima prima metà di stagione per l’olandese volante che si riconferma un possibile pericolo per il raggiungimento del probabile sesto titolo mondiale di Lewis Hamilton. I progressi della Honda e il talento ineluttabile del 21enne della Red Bull Racing hanno fatto sí che il pilota chiudesse la metà stagione con appena 5 punti di ritardo rispetto al finlandese della Mercedes, mentre il confronto con il compagno di squadra Pierre Gasly si fa sempre più evidente, essendo l’unico, al di fuori delle due frecce d’argento, ad aver vinto un gran premio nel corso della prima metà di stagione 2019. È maturato molto l’olandese che lo scorso anno, sempre nella prima metà di stagione o almeno fino al GP di Monaco, aveva commesso tanti, tanti errori, ma che adesso dimostra di essere uno dei grandi talenti della griglia, nonché possibile futuro pretendente al titolo. Dopo 5 podi, di cui due vittorie in Austria e Germania, e 1 pole position in Ungheria, subirà delle penalità dovute al motore, avendo raggiunto il numero massimo di power unit disponibili, probabilmente a Monza, dove la Ferrari sembra essere più forte. Chissà se Max riuscirà ad avvicinarsi a Lewis Hamilton nella seconda metà di stagione o se verrà raggiunto dalle due Ferrari..

4. Sebastian Vettel: 6
Pessima metà di stagione per il tedesco della Ferrari che nonostante i 6 podi, non è riuscito a vincere nemmeno una gara. Il prossimo gran premio di Spa, Belgio, sarà l’anniversario della sua ultima vittoria in Ferrari. Il confronto con il debuttante Charles Leclerc inizia a diventare stressante per Vettel, che non sembra essere totalmente a suo agio nella monoposto. Ciononostante, gli errori in qualifica e in gara hanno fatto sí che il tedesco si ritrovi solamente in 4° posizione nella classifica piloti, dietro anche a Max Verstappen. Sicuramente piste come Spa e Monza possono portare la Ferrari a vincere di nuovo, come sperano i tanti tifosi del cavallino rampante.

5. Charles Leclerc: 6.5
Grandi aspettative per il pilota monegasco nuovo acquisto Ferrari per la stagione in corso che è riuscito già in Bahrain a strappare la pole position a Sebastian Vettel per quasi tre decimi, ma che in gara è stato sorpreso da uno sfortunatissimo problema meccanico, che l’ha costretto a concludere solamente in terza posizione. Il 21enne, nonostante la sfortuna, ha però commesso svariati errori, a partire dall’errore in qualifica a Baku e a Monaco. Weekend disastroso al gran premio di casa per Leclerc che dopo un gran tentativo di rimonta si gira provocando una foratura alla gomma, che lo costringe al ritiro. Stessa sorte gli è toccata in Germania: decimo in qualifica, a causa di un problema come per Sebastian Vettel, e ritirato poi dalla gara dopo essere finito in barriera. Charles Leclerc ha bisogno di crescere ed imparare, esattamente come Max Verstappen lo scorso anno, per poter compiere un salto di qualità e rincorrere il sogno che tutti i piloti hanno da bambini: vincere il titolo mondiale.

6. Pierre Gasly: 4
Un momento terribile per il francese che chiude la prima metà di stagione all’ultimo posto tra i piloti dei tre top team. Abissale il confronto con il compagno di squadra, che ha già vinto 2 gare fino ad ora. Difficile pensare che a Christian Horner possa andare bene questa situazione che vede Gasly ad avere solamente 5 punti di vantaggio su Sainz in McLaren. Ancora più difficile pensare che Aston Martin Red Bull Racing possa avanzare nel campionato costruttori avendo, come ripete il team principal Horner, solamente un pilota a portare a casa dei punti importanti, tenendo conto che l’80% dei punti portati a casa dalla Red Bull sono solamente grazie a Max Verstappen. È vero sí che Gasly è al primo anno in Red Bull, ma ricordiamoci che nella prima gara di Max Verstappen nello stesso team, al GP di Spagna 2016 quando all’epoca aveva solamente 18 anni, l’olandese vinse, dimostrando di aver meritato pienamente la promozione dalla Toro Rosso, che accolse invece Daniil Kvyat, bocciato dalla scuderia.
Pierre Gasly deve assolutamente per lo meno avvicinarsi al podio al più presto, perché mantenere un sedile in Red Bull non è così semplice, sta rischiando parecchio.

7. Carlos Sainz: 8.5
Bellissima stagione per la McLaren, che lo scorso anno sembrava essere precipitata in un abisso da cui si pensava non sarebbe uscita facilmente, ma che quest’anno la vede quarta nella classifica costruttori. Sainz, ottimo in gara, un po’ meno brillante in qualifica, riesce a chiudere la prima metà di stagione con un incredibile quinto posto allo scorso GP di Ungheria. Un po’ sfortunato lo spagnolo che subisce diversi ritiri per problemi meccanici ma che riesce ad assicurarsi un primo posto tra i team di mezzo, i cosiddetti “middle field teams”. Una ventata d’aria fresca per la McLaren, un po’ per la quantità di punti portati a casa, un po’ per il miglioramento generale del team e un po’ perché sommando le età di Sainz e del compagno di squadra Lando Norris, viene fuori poco più dell’età di Kimi Raikkonen!

8. Kimi Raikkonen: 8.5
Buon avvio di stagione per Kimi Raikkonen che riesce a portare la new entry Alfa Romeo Racing, ex Alfa Romeo Sauber, ad un settimo posto nella classifica costruttori, un risultato per ora discreto considerando i 31 punti su 32 conquistati solamente dal finlandese, piuttosto importante è infatti la differenza con il suo compagno di squadra, Antonio Giovinazzi. Grandi risultati sia in qualifica sia in gara, tra cui il settimo posto in Ungheria e Francia. Ottima la scelta di portare un po’ di esperienza che quasi solo Kimi può dare ad un team che è in costante miglioramento.

9. Daniil Kvyat: 8
Stagione altalenante quella di Daniil Kvyat su Toro Rosso che è riuscito più volte a concludere nella zona punti, ottenendo persino una medaglia di bronzo al gran premio di Germania. Sicuramente dopo aver riprovato quell’emozione di salire ancora sul podio, Kvyat spera, per l’ennesima volta, una promozione a Red Bull al fianco di Max Verstappen, considerati gli scarsi risultati che Pierre Gasly sta portando a casa dall’inizio della stagione. Il periodo del mercato piloti si sta avvicinando: è possibile uno scambio Kvyat-Gasly a partire dal prossimo anno, oppure addirittura, nella seconda metà di stagione?

10. Lando Norris: 8.5
Ottima prima parte di stagione per Lando Norris classe 1999. Un grande passo avanti per il 19enne inglese che in un anno si ritrova a guidare una monoposto di F1, dopo aver concluso la stagione nella serie minore dietro al suo connazionale George Russell, detentore del titolo ma che non è stato abbastanza fortunato e che si è ritrovato a guidare una Williams non all’altezza. Forte in gara ma veloce, velocissimo in qualifica. Compensa le “debolezze” del suo compagno di squadra Sainz, che al contrario riesce a portare a casa risultati migliori in gara che non in qualifica.

11. Daniel Ricciardo: 6
Stagione non brillante per Daniel Ricciardo che dopo il mancato rinnovo con Red Bull al fianco del suo ex compagno di squadra Max Verstappen, si ritrova ad occupare solamente l’undicesima piazza nella classifica piloti, ma per lo meno davanti al compagno di squadra con sicuramente più esperienza all’interno del team. Si allontana dalla Red Bull motorizzata Renault a causa del clima negativo nel team e dei tanti ritiri dovuti al motore ma accetta il sedile in Renault. 4 sono i ritiri dell’Australiano nella prima parte di stagione, che l’aveva visto vincere prima in Cina e poi a Monaco lo scorso anno. Difficile capire come Ricciardo possa tornare ai livelli degli scorsi anni, dove nonostante i ritiri, poteva comunque assaporare un goccio di champagne qualche volta nel corso della stagione.

12. Lance Stroll: 6.5
Stagione non pessima per il canadese su Racing Point che riesce, almeno per ora, a stare davanti al suo compagno di squadra Sergio Perez, che nonostante abbia maggiore esperienza, si ritrova a 4 posizioni di ritardo nella classifica piloti. Bellissimo il quarto posto al gp di Germania che gli assicura un bottino importante di 12 punti.

13. Kevin Magnussen: 5
Non un’ottima stagione per Kevin Magnussen su Haas, che riesce comunque ad avere 10 punti di vantaggio sul compagno di squadra Romain Grosjean. Belle le battaglie in pista ma troppi battibecchi tra i due piloti, che sono consapevoli di dover giocare delle carte vincenti per potersi assicurare il sedile per la prossima stagione.

14. Nico Hulkenberg: 4.5
Stagione anonima per Nico Hulkenberg che ad ora rimane con diversi punti di ritardo nei confronti di Daniel Ricciardo. Il tedesco avrebbe dovuto usare la sua esperienza in Renault a suo vantaggio, tenendo dietro il suo compagno di squadra appena arrivato, e invece si ritrova sorpassato. Non riesce a splendere Nico Hulkenberg, che non ha ancora ottenuto un podio in carriera ma che si trova in una squadra che al momento non sarebbe in grado di fargli raggiungere questo obiettivo.

15. Alexander Albon: 6
Altra new entry nel circus di F1 è Alexander Albon, arrivato terzo nella classifica piloti di F2 della scorsa stagione dietro a George Russell e Lando Norris. Sicuramente avrà bisogno di tempo il pilota tailandese per imparare a guidare una monoposto tanto diversa dalle serie minori. Non male però come avvio di stagione per il novellino, che lo vede a solamente 10 punti di svantaggio nei confronti di Daniil Kvyat.

16. Sergio Perez: 5
Stagione anonima anche per Sergio Perez, che si ritrova dietro al suo compagno di squadra Lance Stroll. La Racing Point potrebbe magari aver favorito il canadese, essendo il figlio del neo proprietario della squadra, o è solo questione di performance?

17. Romain Grosjean: 4
Un pilota con l’esperienza di Romain Grosjean potrebbe sicuramente fare di meglio. Come ho già menzionato, tanti battibecchi con Magnussen, che sicuramente non fanno bene al suo rapporto con Magnussen e che rompono l’armonia all’interno della squadra. Grosjean dovrebbe fare attenzione ai suoi comportamenti sulla pista, dato che non è sicuro che il suo contratto possa essere rinnovato a fine stagione.

18. Antonio Giovinazzi: 4.5
Non una bellissima prima parte di stagione per Antonio Giovinazzi. Tanta differenza tra lui e il suo compagno di squadra Kimi Raikkonen, sia in qualifica sia in gara. C’è da dire che Giovinazzi è al suo primo anno in F1 e che quindi essere affiancato da un ex pilota Ferrari con così tanta esperienza come Raikkonen, rende il confronto ancora più evidente. Solamente un punto riesce a portare a casa l’italiano che forse riuscirà a dimostrare un po’ di più nella seconda metà di stagione.

19. Robert Kubica: 5.5
20. George Russell: 6
Non c’è molto da dire: la Williams sta soffrendo, e questo è poco ma sicuro. Le prestazioni non ci sono, quasi 4 secondi di ritardo in qualifica e persino 2 lap in gara. La Williams, un team storico che ha visto il podio fino a quando Valtteri Bottas non guidava ancora la Mercedes, è in crisi totale. Dispiace per i piloti, che stanno cercando di dare il meglio di sé per poter almeno assicurarsi di entrare in Q2, impresa per ora dimostratasi pressoché impossibile. Ci è andato vicino George Russell con un 16° posto in qualifica al gp di Ungheria. È un peccato perché vedere George Russell, vincitore del titolo di F2 2018, guidare una monoposto che è lontana anni luce dalle prestazioni di una McLaren, che lo scorso anno si trovava quasi nella stessa situazione, fa pensare che forse la situazione è più grave di quello che sembra. Ci vorrà un po’, anni, prima che la Williams ritorni ai livelli di prima.

 

Immagine in evidenza: ©BBCF1, Twitter

La Redazione
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