Inizia ufficialmente la fase a gironi dell’Europa League 2018-2019, competizione giunta alla 48° edizione. La squadra attualmente campione in carica è l’Atletico Madrid. I vincitori di tale competizione, oltre a guadagnarsi la possibilità di giocarsi la supercoppa europea contro la vincitrice della Champions League, si qualificherà automaticamente per la prossima fase a gironi della coppa dalle grandi orecchie. Il 31 agosto il sorteggio di Montecarlo ha decretato i gironi che formeranno questa competizione europea : per quanto riguarda le italiane possiamo dire che il Milan può sorridere, mentre la Lazio è stata inserita in un girone di ferro. Di seguito, la presentazione delle squadre che affronteranno contro le nostre rappresentanti nei gironi di EL.
GRUPPO F : Milan, Olimpiakos, Betis Siviglia, Dudelange.
Il girone F risulta più ostico rispetto a quello dove lo scorso anno erano stati inseriti i rossoneri, ma in ogni caso li vede come squadra da battere e favorita per finire al primo posto. L’olimpiakos è la testa di Serie di questo raggruppamento, squadra con un età media abbastanza alta e che vede tanti ex Serie A, una rosa che sicuramente ha vissuto anni migliori. Il 4-2-3-1 è il marchio di fabbrica del mister portoghese Pedro Martins, in carica dallo scorso anno e che ha portato i greci a conquistare l’accesso a questa fase a gironi dopo aver battuto il Lucerna ed il Burnley nei preliminari. Una squadra con trazione offensiva, che vede come punti cardini il trequartista e capitano Fortouinis e sulle fasce i pericolosi Cristodoulopoulos e Pardo, ma allo stesso tempo, vede una difesa abbastanza pericolante.
Troviamo poi il Betis Siviglia, un mix di giovani ed esperti alla guida di Quique Setién. Il modulo è un 3-4-2-1 con una costruzione del gioco che parte dalla difesa. Il baricentro è decisamente alto, proprio per questo motivo pecca in fase difensiva, che ha portato anche a sconfitte pesanti nella scorsa stagione.
Infine c’è il Dudelange, squadra campione di Lussemburgo, che ha perso al primo turno preliminare di Champions contro gli ungheresi del Vidi, ma ha sconfitto il Drita, il Legia Varsavia ed il Cluj. È la prima squadra lussemburghese a partecipare ad una fase a gironi di una competizione Europea, per questo motivo potrebbe essere definita la classica squadra materasso, ma occhio a sottovalutarla troppo. Il Dudelange gioca le sue partite casalinghe allo Stade Jos Nosbaum, impianto di 2600 posti situato a sud della capitale del paese. Tenendo conto della struttura vecchia e ristretta, il campo è considerato uno dei più obsoleti d’Europa. Siccome le normative UEFA richiedono che tutti i club giochino i match in casa in uno stadio di almeno 5000 posti, il Dudelange giocherà allo stadio Josy Barthel, dove è solita giocare la nazionale del Lussemburgo e che conta 8054 posti.
GRUPPO H : Lazio, Marsiglia, Eintracht Francoforte, Apollon Limassol.
Un girone che poteva andare decisamente meglio per i biancocelesti, visti sopratutto i restanti 11 gironi che compongono la competizione. Il Marsiglia dell’ex allenatore della Roma, Rudi Garcia, era principalmente la squadra da evitare. Un 4-2-3-1 che ha portato i marsigliesi a sfiorare la qualificazione alla Champions, arrivando dietro di un solo punto al Lione. Formazione molto offensiva con tante pedine veloci, come Ocampos, e altri molto talentuosi come Thauvin e Payet, che saranno supportati da un centrocampo che conta Luiz Gustavo ed il neo arrivato Strootman. Peccano in difesa, dove non hanno corsie laterali adeguate.
Troviamo inserito in questo raggruppamento anche il Francoforte, la grande sorpresa in Bundesliga della scorsa stagione. Allenati da Adi Hutter, arrivato a sostituire Kovac (passato al Bayern Monaco), cercheranno di ripetere la scorsa stagione in campionato e rappresentare una sorpresa in Europa.
Infine troviamo l’Apollon Limassol, una squadra a dir poco modesta quella allenata dal tecnico cipriota Avgousti, che ha già fatto un miracolo ad accedere per il secondo anno consecutivo alla fase a gironi dell’Europa League. Una formazione piena di stranieri, che vede nel serbo Markovic e nell argentino Pereyra le sue punte di diamante.
Nella speranza che le nostre uniche due italiane non sottovalutino questa competizione europea, ma che riescono ad andare il più avanti possibile, magari perché no, arrivare ad alzarla al cielo questa competizione, si parte.
Buona Europa League a tutti.
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