Stiamo per giungere alla fase clou dei Mondiali di ciclismo 2018, attualmente in corso ad Innsbruck, iniziati il 23 Settembre.
Dopo aver assistito a battaglie sportive degne di nota per quanto riguarda la categoria juniores e le varie crono maschili e femminili, ci apprestiamo a vivere momenti di gloria assoluti su un percorso adatto agli scalatori puri. Ci apprestiamo ad una gara su un distanza irta di asperità e che metterà a dura prova le gambe di qualunque partecipante.
La gara in linea femminile e quella in linea maschile, programmate e che si svolgeranno il 29/09 e il 30/09, rappresentano l’apice della stagione ciclistica internazionale.
Le varie formazioni nazionali arrivano a tali gare in condizioni diverse, alcune con un organico completo e in piena forma, altre invece, come l’Italia si trovano menomate da infortuni, le quali da qualche mese hanno condizionato la preparazione del nostro atleta di punta, lo squalo Vincenzo Nibali.
Prima di trattare in profondità dei favoriti e del possibile sviluppo della gara in linea maschile e femminile, ricordiamo in poche parole i risultati delle gare finora disputate.
Nella Cronosquadre maschile trionfa la Quick Step Floors di Jungels e Terpstra, davanti alla Sunweb di Dumoulin e alla BMC. In quella femminile si impone la Canyon Sram Racing davanti alla Boels Dolman Cycling Team e al Team Sunweb.
Nella Crono Under23 si impone il danese Bjerg davanti al belga Van Moer e all’altro danese, Norsgaard. Bellissima prova del nostro Edoardo Affini che si piazza ai piedi del podio con un distacco di 44′ dal vincitore.
Nella Crono Junior femminile e maschile si impongono rispettivamente l’olandese Amerlaan e il belga Evenepoel, già definito dai più come il “nuovo Merckx”. In entrambe le gare possiamo gioire; il secondo posto della Alessio e il terzo posto di Piccolo.
Van Vlueten e Dennis risultano i padroni delle due crono dei “grandi”; nel femminile podio totalmente orange, mentre nel maschile il corridore della Bmc infligge un pesantissimo distacco al favorito alla vigilia, Tom Dumoulin.
Il belga Evenepoel, che compie un double leggendario e l’austriaca Stigger vincono le gare in linea juniores maschile e femminile. La soddisfazione per noi italiani arriva da Fancellu che doma gli svizzeri Balmer e Wandahl e si aggiudica la terza posizione.
Nella gara di oggi, tra gli under 23, trionfa lo svizzero Hirschi davanti al belga Lambrecht e al finlandese Hanninen. Primo degli azzurri, Battistella he arriva 16° staccandosi nell’ultima salita in programma.
Ed ora passiamo a trattare le due gare più importanti che si svolgeranno domani e domenica, la gara in linea femminile e la gara in linea maschile.
L’Olanda risulta sicuramente la nazionale favorita nella prova femminile. Con atlete del calibro di Anna Van der Breggen e Annemiek Van Vleuten, ha più punte da giocare nei momenti clou che riserverà il duro percorso austriaco.
Dopo il treble del podio nella crono, si prenderanno la vetta anche della gara in linea?
Avversarie temibili e in forma che potranno riservare più di una sorpresa e che dovranno essere controllate anche dalla nostra nazionale, sono l’australiana Spratt e la polacca Niewiadowa.
La nostra nazionale invece punterà sicuramente su Elisa Longo Borghini, reduce da una stagione con pochi acuti ma parsa in forma nell’ultima crono e adatta ad un percorso di questo tipo. Altre atlete da tenere sott’occhio e che potranno dire la loro sono la sudafricana Moolman, la danese Luttwig e la statunitense Guarnier. La temibile salita di Igls (7.9 km al 5.7%) da ripetere tre volte deciderà la sorti della gara.
Chi riuscirà a essere brillante soprattutto sull’ultima ascesa potrà dire la sua per la vittoria finale.
Per quanto riguarda la prova maschile, i favoriti e le nazionali sulle quali puntare sono molte.
La Francia con J.Alaphilippe e la Spagna con A.Valverde possiedono due punte di diamante apparse in forma durante l’ultima Vuelta. Il percorso è adatto alle caratteristiche di entrambi. Possono essere considerati i favoriti per la prova di domenica.
Non bisogna però sottovalutare le altre nazionali, che sicuramente daranno filo da torcere a quella transalpina e agli scalatori spagnoli.
L’Italia con una squadra equilibrata caratterizzata da ottimi gregari per i possibili due capitani: Gianni Moscon e, condizione permettendo, Vincenzo Nibali, può farsi valere. Tutto o quasi tutto dipenderà dalle condizioni dello Squalo.
Per quanto riguarda la tattica e la strategia, è stato già dimostrato negli ultimi europei come l’ammiraglia di Davide Cassani può solo insegnare e essere d’esempio per tutte le ammiraglie della corsa. La condizione alla fine sarà il discriminante tra una prestazione all’altezza e una resa necessaria nel difficile percorso austriaco.
Il ct Cassani in un’intervista concessa a pochi giorni dalla gara affermava:
La squadra c’è ed abbiamo la giusta armonia. Non è un segreto: siamo una squadra che stai inseguendo…sta inseguendo la condizione. Per questo gli allenamenti di oggi e dei prossimi due giorni sono fondamentali.
Nibali non ancora in condizioni perfette e un Moscon non abituato a gare e pressioni così importanti ci relegano a outsider per la vittoria finale.
Altra formazione da tenere in grande condizione è la Gran Bretagna dei fratelli Yates, con un Simon uscito dalla Vuelta in condizioni strepitose. Se saprà mantenere la forma vista nella corsa spagnola, sarà un assoluto protagonista nelle varie salite in programma.
Da tenere sott’occhio anche la Colombia di Uran e la Polonia di Kwiatkowski.
Come possibili sorprese ciclisti di spessore assoluto: Sagan, Mohoric, Pinot, Pouls, Martin…
E se alla fine vincesse?
Un possibile vincitore, una scommessa…lascio a voi la scelta, il bello dei pronostici è questo.
Un occhio di riguardo al ciclismo, ad uno sport che regala grandissime emozioni nelle gare di alto livello e di alto dislivello.
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