Rugby

Derby dell’altro mondo – Leinster contro Munster

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Irlanda: terra di leggende, di folklore e ovviamente di rugby.
La passione per questo sport risale a un secolo e mezzo fa, grazie a due club destinati alla grandezza. Stiamo parlando di Leinster e Munster, due tra le squadre più vincenti d’Europa: insieme vantano 13 titoli di URC e 5 Champions Cup;  motivo per cui la loro rivalità è tra le più accese al mondo.

Le origini

Leinster è la franchigia di Dublino e ad oggi rappresenta il più grosso bacino di atleti da cui attinge la nazionale irlandese. Munster invece gioca a Limerick e occasionalmente a Cork, altra cittadina dell’omonima provincia.

Nonostante si attestino dei primi incontri già nel 1875, la fondazione dei club delle rispettive province risale al 1879, quando fu formata la Irish Rugby Football Union per organizzare le competizioni di Irlanda e Irlanda del Nord. Proprio per questo motivo venne istituito l’Interprovincial Championship, che presto incluse anche Ulster e Connacht, le altre due franchigie irlandesi.

Dal 1946 il derby si giocò annualmente, conferendo al match quel sapore di tradizione e campanilismo che a lungo ha caratterizzato lo sport amatoriale.
Fu con l’avvento del professionismo negli anni ’90 che la rivalità divenne infuocata: la nascita della Champions Cup e della Celtic League (oggi United Rugby Championship) permisero alle due irlandesi di coronare i propri sogni di gloria, diventando superpotenze del rugby europeo.

Stadi infuocati

Chiassosi, provinciali, passionali. I tifosi di Munster sono riconosciuti ovunque per la grinta con cui incitano i loro beniamini. Celebre il caso della finale di Champions Cup del 2008, quando circa sessantamila irlandesi invasero il Millennium Stadium di Cardiff. Non ci si poteva aspettare nulla di meno da una tifoseria che si fa chiamare The Red Army.
Durante le partite casalinghe nella splendida cornice di Thomond Park il loro canto sovrasta qualsiasi cosa. Una canzone in particolare è divenuta negli anni simbolo del loro tifo: “Fields of Athenry”, una ballata popolare molto conosciuta; adottata anche durante le partite della nazionale.


La Red Army canta “Fields of Athnery” dopo una vittoria a Thomond Park, 2016 ©Munster Rugby

Anche i tifosi di Leinster sono soliti riempire gli stadi, soprattutto quelli della capitale irlandese. Negli anni il club ha disputato alcuni incontri in veri e propri templi del rugby, su tutti l’Aviva Stadium, dimora dell’Irlanda durante il Sei Nazioni. Questo stadio viene riservato per i match di cartello, come i derby, occasioni in cui è spesso sold-out.
In passato i Leinstermen giocavano a Lansdowne Road, storico impianto demolito nel 2007, che fu omaggiato da ben 48,000 spettatori nell’ultima partita disputatavi, vinta proprio dai padroni di casa.

James Lowe segna una meta in un derby giocato all’Aviva Stadium, 2018 © Ramsey Cardy/Sportsfile

Croke Park 2009: passaggio di consegne

Nonostante al giorno d’oggi Leinster sia senza dubbio la squadra migliore e non a caso la più titolata, non è sempre stato così.
Gli anni 2000 infatti videro la consacrazione assoluta della Red Army: nel 2006 divenne la prima irlandese ad alzare la Coppa dei Campioni, conquistandola una seconda volta nel 2008.
Le cose erano destinate a cambiare nel 2009.

Munster, capitanato da Paul O’Connell, vinse entrambi i derby in campionato; ma a maggio fu malamente sconfitto dai rivali di sempre nella semifinale di Champions.
Il Leinster di coach Cheika vinse quindi la finale, ma quel derby passò alla storia.

23 maggio 2009: Leinster vince la sua prima Champions Cup © Matt Browne / SPORTSFILE

Croke Park, Dublino. Davanti ad una folla record di 82,208 tifosi, Leinster trionfò 25-6, annichilendo gli avversari in ogni area del gioco. In quella partita si affrontarono diverse leggende della nazionale del Trifoglio: in maglia rossa Ronan O’Gara, Peter Stringer e il già citato O’Connell; invece Brian O’Driscoll e un giovane Jonathan Sexton furono decisivi per i Dubliners.
Munster inoltre schierò il neozelandese Doug Howlett all’ala, mentre il fenomeno argentino Felipe Contepomi segnò un drop per Leinster.
Insomma, il talento in campo quel giorno era infinito.

Seppur spettacolare, fu un match intenso e duro: i colpi proibiti non mancarono. Alan Quinlan uncinò all’occhio il capitano di Leinster Leo Cullen in una ruck, ma non fu affatto sanzionato.

Un intervento proibito di Quinlan scatenò una rissa nel derby irlandese a Croke Park, 2009 ©RTE

Boxing Day 2022

Concludiamo questa rubrica con uno sguardo al presente.
Anche lo scorso Santo Stefano è andato in scena il derby più famoso d’Irlanda, valido per la decima giornata di United Rugby Championship.
A Limerick Munster ha lottato fino alla fine contro un indisciplinato Leinster, salvo poi perdere per una trasformazione sbagliata, rimanendo all’undicesimo posto in classifica e quindi al momento fuori dai play-off.
Leinster invece rimane al primo in classifica, tuttora imbattuto sia in campionato che in coppa.

Uno scatto dell’ultimo incontro disputato, 2022 © Munster Rugby

Ma la stagione è ancora lunga, chissà che le due squadre non si incontrino magari in un’epica finale di campionato; come accadde nel 2021.

 

Immagine in evidenza: ©IRISH MIRROR

Samuele De Rossi

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