Freccette

Darts, Premier League – Salutano van Barneveld ed i contender, ora il rush finale

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Metà stagione appartiene già alla storia; giovedì la prima delle otto serate che ci porteranno alla O2 Arena

Sembra passata un’eternità dal saluto di Raymond van Barneveld ad una Rotterdam che, commossa, intonava cori in suo onore. Il 7-1 passerella firmato van Gerwen sanciva il capolinea della sua avventura in Premier League, già ufficialmente terminata la sera prima per mano di Gurney. Come se non bastasse, il colosso orange aveva dichiarato, a caldo, la sua volontà di smettere con il mondo delle freccette, salvo poi – coadiuvato dal suo manager Jaco van Bogedom, e dopo un paio di giorni di riflessione – ritirare quanto detto per continuare fino al termine della stagione. Sospiro di sollievo, non è ancora finita.  Archiviato questo sostanzioso ma doveroso preambolo, ci addentriamo nella valutazione.

Partiamo dai più attesi, i due Michael. La finale mondiale aveva ulteriormente rimpinguato lo status player di Van Gerwen e Smith, senza ombra di dubbio i due giocatori più forti del mondo al momento dell’inizio del torneo. Eppure quello che pareva un testa a testa già scritto si è trasformato in una flebile sfida a distanza. “BullyBoy” – colpito da un doloroso ascesso alla gamba che lo limitava nei movimenti – ha racimolato un solo punto nelle prime tre uscite. A fine Febbraio la tanta agognata operazione, cui ha fatto seguito un periodo di riabilitazione. Debilitato, non ha potuto esprimere un livello idoneo al nome che si è costruito nel tempo – sia a livello di average, che di concentrazione mentale – provvidenziali gli ultimi due colpi di coda che lo hanno salvato dal baratro di un’eliminazione immeritata. Ora la seconda parte di stagione, può tornare protagonista. Il tiranno van Gerwen, invece, ha graffiato leggermente meno rispetto alle aspettative esprimendo un livello di gioco, sul lungo, meno performante rispetto al solito. La tabella segna due sconfitte – contro Gurney e Wade – ed un pareggio contro Henderson. In più, l’alieno verde, ha perso per due settimane la testa della classifica a dispetto di Cross. Le ultime due vittorie – due schiaccianti 7-1 contro Wright e van Barneveld – gli hanno consentito di riprendersi lo scettro di N°1 in coabitazione con l’inglese. L’olandese è pronto per lo sprint, l’elmetto l’ha già indossato.

Lo abbiamo accennato, e Rob Cross sia. Il secondo N°1 della classifica sta giocando una Premier di altissimo livello, con average stellari ed una percentuale – il più delle volte – ottima in zona checkout. A parte la sconfitta rocambolesca contro Suljovic – perso 7-5 dopo essere stato 5-1 sopra – Voltage sembra essere tornato quello del Mondiale 2018, scrollandosi di dosso un’annata sbiadita che lo vedeva sommerso dalle aspettative. Appena dietro troviamo un James Wade famelico, l’unico – assieme a MvG – a possedere un average medio che scavalla i 100 punti. The Machine fa fede al suo nickname e pare essere centrato anche in doppia. Se il rendimento resterà costante, potrebbe rivelarsi un brutto cliente. Al 4° posto si issa Daryl Gurney, l’uomo più in forma del momento. L’irlandese è reduce da tre vittorie consecutive in Premier League, e dalla vittoria all’European Tour di Hildesheim. Questi risultati gli hanno consentito di scavalcare Wright ed Anderson nel ranking PDC guadagnando il terzo gradino del podio. A ridosso della zona “playoff” troviamo un redivivo Mensur Suljovic, che mai come quest’anno ci sta facendo vedere le sue doti da maratoneta. L’austriaco, infatti, è un animale da rimonta, e nessuno può dirsi al sicuro. Il livello delle frecce si alza gradualmente nel corso del match consentendogli alcune rimonte degne di nota. La seconda parte di gare ci dirà se può giocarsi il titolo con i migliori.  Sesta e settima posizione rispettivamente per Peter Wright e Gerwin Price. Lo scozzese si conferma troppo altalenante, non riuscendo a trovare un alto livello di gioco, mentre Price – dopo un grande inizio di Premier – ora è in crisi. Se vorrà competere, è tempo di alzare la cresta.

Chiosa finale sui 9 contender – i quali non prendevano punti ai fini della classifica – che hanno preso parte alle prime 9 serate di Premier, andando a sostituire l’acciaccato Gary Anderson. Una scelta che ha pagato in termini economici, in termini di pubblico, ed ha regalato una notte indimenticabile ad ogni giocatore che abbia calcato la pedana. Non ci sono state vittorie –  4 pareggi, 5 sconfitte.

La Premier League torna stasera, sempre su DAZN, con il commento in italiano affidato a Dario Mastroianni e Giordano Reale.

Simone Cappelli
Ascoli Piceno, Classe 98. Su Vita Sportiva per parlare di freccette, e non solo.

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