Il calcio non smette mai di regalare sorprese e storie da raccontare. In quel di Nottingham i tifosi non hanno alcuna intenzione di svegliarsi dal sogno che stanno vivendo. Ebbene sì, si trovano momentaneamente al terzo posto nel campionato più competitivo del mondo. Corri, Forrest, corri!
L’allenatore
La squadra non dispone di campioni affermati, ma, prendendo in prestito una famosa espressione, il calcio è strano. Alcuni avvenimenti semplicemente non te li aspetti e sono i migliori. Corri Forest corri!
Alla guida tecnica del Nottingham troviamo Nuno Espirito Santo, che è stato selvaggiamente criticato per la breve e deludente esperienza al Tottenham. Però, quest’anno ha trovato la quadra per questa rosa. È un allenatore con esperienza alle spalle e una buona conoscenza calcistica. Merita di godersi anche lui questa bellissima avventura.
La squadra
Per quanto riguarda i giocatori, l’11 iniziale standard è un 4-2-3-1 e troviamo molte ex conoscenze del nostro campionato. A difendere i pali c’è l’affidabile Mats Sels. Il terzino destro è un ex granata, ovvero Ola Aina, che in Italia non ha mai convinto totalmente. I centrali difensivi sono Murillo, un giovane difensore brasiliano 22enne che ha gli occhi di molti club puntati su di lui e l’ex Viola Milenkovic. A sinistra un ex Liverpool, ovvero il gallese Neco Williams.
I due posti a centrocampo se li contendono tre giocatori. Elliot Anderson, Nico Dominguez e Ryan Yates si alternano per formare la batteria centrale. Il primo ha giocato più partite da titolare rispetto ai suoi due compagni di reparto; merito della sua duttilità e capacità di posizionamento in campo. L’ex Bologna e Yates si alternano a seconda dell’avversario che il Nottingham affronta. Davanti tutta la fantasia della squadra con l’ex United Elanga, Gibbs-White e l’ex Chelsea Hudson-Odoi ,dietro al bomber Chris Wood.
La fase difensiva della squadra è formidabile. Infatti, la squadra detiene assieme al Liverpool il record di clean sheet, ben 9. La squadra è arcigna, dura da superare e sfrutta perfettamente le ripartenze, grazie alla velocità dei suoi esterni e l’estro del trequartista Gibbs-White. La vecchia tattica di difesa e ripartenza sta dando i suoi frutti perché il tecnico dispone dei giocatori adatti per farlo e sta tirando fuori il meglio da atleti che dispongono di un ottimo potenziale (basti pensare alle ex squadre di alcuni), ma che non l’hanno mai espresso totalmente. Corri, Forest, corri!
Il cammino
L’anno scorso il Nottingham era a un passo dalla retrocessione in Championship e il 6 gennaio, a distanza di 50 anni dall’arrivo sulla panchina della squadra del mitico e indimenticabile Brian Clough, il Nottingham è terzo, a pari punti con l’Arsenal.
In Italia gli scettici staranno dicendo: “Eh sì però bisogna vedere con chi ha fatto i punti”. Ecco, il Nottingham Forest non ha paura delle big six, anzi sono loro a temerlo. Il Nottingham ha battuto il Liverpool di Slot ad Anfield, lo United all’Old Trafford e il Tottenham nel Boxing Day. Se volete, aggiungeteci un pari a Stamford Bridge e una vittoria contro l’Aston Villa. La solidità difensiva e la capacità di ripartire in poco tempo rendono questa squadra un avversario temibile per chiunque. Inoltre, come avviene solitamente nelle imprese, i giocatori sembrano essere sotto l’effetto di un incantesimo magico grazie al quale commettono pochi, se non nessun errore.
Il futuro
Godersi queste 18 partite di campionato e giocare come hanno fatto nelle precedenti 20. Da gennaio le partite contano di più, i punti iniziano a pesare maggiormente, ma il Nottingham deve giocare spensierato sapendo di non avere obiettivi e limiti in testa. Solo così potranno compiere un autentico miracolo, chiamato qualificazione in Champions League. La Premier è molto competitiva e le squadre attardate in classifica corrono dietro alla preda. Servirà davvero una seconda parte di stagione perfetta per raggiungere l’ambito posto nella massima competizione europea. Ci crediamo tutti. Siamo tutti con voi. Corri, Forest, corri!
Immagine in evidenza: © Nottingham Forest, X
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