Calcio

Con Christian Eriksen continua la dinastia dei danesi in Italia

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Italia e Danimarca sono due nazioni che, nel corso della storia, hanno mostrato sempre una certa ammirazione reciproca e uno stretto legame tra di loro. Accadeva a partire dall’Ottocento, quando i migliori artisti danesi venivano in Italia ad osservare i panorami nostrani da riprodurre poi all’interno delle proprie opere. Accade oggi con l’Italia e gli italiani che ammirano il benessere e lo stile di vita sostenibile del paese scandinavo. Insomma contatti e relazioni costanti, che ancora oggi sono presenti in vari ambiti tra le due nazioni. Per esempio nello sport, più precisamente nel calcio, in cui tantissimi sono i danesi che sono venuti nel nostro campionato per crescere e diventare celebri. L’ultimo è Christian Eriksen, centrocampista che dopo una lunga esperienza in Inghilterra ha deciso di approdare nella nostra penisola. A Milano all’Inter di Antonio Conte, per fare una nuova esperienza e imparare un nuovo modo di interpretare il gioco del calcio. Il cosiddetto modello italiano molto tattico e forse un po’ troppo difensivo, ma ideale per il miglioramento delle qualità tecniche di un centrocampista di grandi qualità, qual è Christian Eriksen. Con lui i danesi nel campionato di Serie A salgono a otto. Oltre a lui infatti abbiamo i più noti Simon Kjaer nei cugini rossoneri, Andreas Cornelius nel Parma e Lasse Schone nel Genoa. A completare poi gli otto ci sono i meno conosciuti Jens Stryger Larsen dell’Udinese, Andreas Skov Olsen del Bologna e i due genoani Lerager e Ankersen.

Ma questi sono solo alcuni dei protagonisti danesi della storia del nostro campionato di Serie A. Una storia che racconta di tantissimi arrivi dal paese scandinavo, più o meno fortunati. Partiamo dal lontano dopoguerra quando i primi danesi ad arrivare in Italia approdarono a Torino, sponda Juventus. Ci riferiamo agli attaccanti Karl Aage Praest, Helge Bronée e John Hansen. Tutti e tre protagonisti sotto la mole tra gli anni Quaranta e Cinquanta, segnando in 3 186 reti in Serie A. Ma oltre a loro impossibile non citare del periodo del dopoguerra i 4 danesi dell’Atalanta: Jorgen Sorensen, Karl Aage Hansen, Poul Rasmussen e Svend Hansen. Calciatori che hanno giocato ottime stagioni in Italia, approdando successivamente anche nei club più prestigiosi del nostro campionato. Continuando poi questo viaggio storico tra i calciatori danesi che hanno fatto fortuna in Italia, arriviamo agli anni Sessanta. Anni in cui abbiamo i due omonimi Nielsen del Bari, Harald e Flemming. Harald che riuscirà successivamente ad approdare anche all’Inter e al Napoli, mentre Flemming dopo l’esperienza in Puglia giocò quattro anni all’Atalanta. Sempre di questo periodo possiamo citare il centrocampista Kurt Christensen, detto flipper. Giocatore protagonista negli anni Sessanta con le maglie di Atalanta, Lazio e Catania. Giungiamo così agli anni Ottanta, il periodo forse più florido per i danesi in Italia. Partendo prima di tutto da Michael Laudrup, il più forte giocatore danese nella storia del calcio. Un attaccante completo dotato di fantasia, tecnica, senso del gol e abilità in fase di impostazione. Un vero e proprio regista offensivo, che ha fatto letteralmente faville nelle più grandi piazze d’Europa. In Italia ha vestito le maglie di Lazio e Juventus, collezionando più di 200 presenze in Serie A, mentre in Spagna è stato grande protagonista con le maglie di Barcellona e Real Madrid. In carriera ha conquistato una Champions League, una coppa intercontinentale, una supercoppa europea, un campionato italiano, cinque campionati spagnoli, una coppa di spagna, due supercoppe spagnole e tanti altri titoli tra Olanda e Danimarca. L’unico rimpianto forse di questo grandissimo giocatore è il non aver vinto nulla con la sua nazionale. Per l’europeo 1992 vinto dalla Danimarca, infatti, Michael Laudrup fu escluso per alcune divergenze con il tecnico Nielsen. A differenza invece del fratello Brian che giocò e vinse quell’europeo. Brian che fu anch’esso, come Michael, protagonista in Italia negli anni Novanta con le maglie di Fiorentina e Milan. Altro poi protagonista degli anni Novanta, sia in Italia che dell’europeo 1992, fu Henrik Larsen. Nel nostro paese centrocampista del Pisa, dal 1990 al 1993, e autore di una doppietta in semifinale dell’europeo contro l’Olanda. Prima però di approdare agli anni Duemila, è d’obbligo fare un passo indietro ad un protagonista danese della Serie A 1985. Ci riferiamo a Perben Elkjaer Larsen, soprannominato “ cavallo pazzo “. Attaccante dell’Hellas Verona, che trascinò la squadra veneta alla conquista di uno storico scudetto e lo stesso anno sfiorò il pallone d’oro. Una prima punta di fisico, potente che in quattro stagioni al Verona segnò più di 50 reti, entrando nel cuore di tutti i tifosi.

  

Arriviamo così ai tempi più recenti, ovvero gli anni Duemila. Periodo dominato assolutamente dall’attaccante danese del Milan Joh Dahl Tomasson, protagonista in maglia rossonera dal 2002 al 2005. In Italia ha collezionato 75 presenze e 22 gol, vincendo praticamente tutto. Nella stagione 2002/03 conquista infatti Champions League e Coppa Italia, mentre l’anno successivo lo scudetto. Sempre protagonista con la maglia del Milan, c’è da segnalare l’esperienza di Martin Laursen. Difensore che giocò a Milano dal 2001 al 2004, vincendo anche la Champions League nel 2003 pur non giocando la finale contro la Juve. Pur avendo davanti due mostri sacri come Maldini e Nesta, il danese riuscì a giocare un po’ di volte vincendo anche una Coppa Italia e uno scudetto in maglia rossonera. Infine arriviamo forse agli ultimi due giocatori danesi che hanno davvero lasciato il segno in Italia. Ci riferiamo a Per Kroldrup e Martin Jorgensen, entrambi protagonisti con le maglie di Udinese e Fiorentina. Il difensore Kroldrup ha ottenuto 213 presenze in A e 6 reti, mentre il centrocampista 335 presenze e 44 reti. Dopo di loro non ci sono stati giocatori danesi in Serie A che hanno davvero lasciato il segno. Possiamo citare le due esperienze juventine di Poulsen e Bendtner, ma davvero poca roba se confrontate con i grandi giocatori del passato. Finalmente allora con Eriksen sembra di nuovo tornata in Italia la qualità, che a lungo ha caratterizzato la dinastia dei danesi in Italia. Starà a lui allora portarla avanti, mostrando di nuovo giocate e gol scandinavi che da troppo tempo mancano in Serie A.

  

Simone Caravano
Simone Caravano 22 anni, laureato in Scienze delle Comunicazioni presso l'università degli studi di Pavia. Attualmente studente della laurea magistrale in giornalismo dell'università di Genova. Credo che lo sport sia un mondo tutto da scoprire e da raccontare, perché offre storie uniche ed emozionanti. Allora quale modo migliore esiste per fare ciò, se non attraverso la scrittura.

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