Calcio

Cinque buoni motivi per guardare il mondiale Under-20 2019

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Dal 23 Maggio al 15 Giugno in Polonia andrà in scena la ventiduesima edizione del campionato mondiale Under-20, una delle manifestazioni giovanili più importanti al mondo. Ma perché un appassionato di calcio dovrebbe passare, anche solo qualche ora delle sue giornate primaverili/estive, a guardare i match di questa competizione? Noi di Vita Sportiva cerchiamo di darvi una risposta, indicandovi 5 buoni motivi per seguire questo mondiale Under-20 2019.

1 C’è l’Italia
La nostra nazionale si è qualificata, alla rassegna iridata, per la settima volta su 22 edizioni disputate nella storia e per la prima volta parteciperà a due edizioni consecutive. Non una tradizione quindi rosea per l’Italia a livello under 20, anche se ultimamente le cose sembrano andare meglio. Infatti proprio nell’ultima edizione del 2017, la nostra nazionale, con il terzo posto finale, ha ottenuto il miglior piazzamento nella storia . Inoltre sembra finalmente essere di nuovo un periodo florido per il nostro movimento a livello di giovani talenti. Basti vedere gli ultimi risultati delle under azzurre ottenute nelle varie rassegne giovanili e il numero di giovani presenti nella nazionale A di Roberto Mancini. Quindi i buoni presupposti ci sono tutti, certo molto dipenderà anche dalle convocazioni del CT Paolo Nicolato. Convocazioni soprattutto legate anche a quelle del CT Di Biagio per l’europeo Under-21 e alla disponibilità dei club nel lasciar partire i propri giocatori, nonostante ci siano impegni ufficiali ancora in corso. Impossibile quindi fare troppe previsioni su quelli che potranno essere i componenti della rosa azzurra al mondiale. Sicuramente però, guardando anche le ultime convocazioni, possiamo dire che alcuni punti fermi ci sono e anche di buona qualità. E proprio nel secondo motivo che Vita Sportiva dà per seguire questi mondiali, andremo a citarne alcuni.

2 Occasione per conoscere i migliori giovani del panorama mondiale
Come già detto sotto la lente d’ingrandimento ci saranno alcuni giovani azzurri, ma non solo. Partendo però dagli azzurri, i più interessanti da seguire saranno sicuramente: il talentuoso portiere del Milan Plizzari ( da molti indicato come un possibile Donnarumma bis). Poi il centrocampista scuola Roma di proprietà del Sassuolo, ma in prestito all’Ascoli dove gioca con buona continuità, Davide Frattesi. Altro azzurro da seguire è sicuramente Gianluca Scamacca, attaccante classe 1999 anche lui scuola Roma e di proprietà del Sassuolo, con anche dei trascorsi in Olanda. Scamacca che molto probabilmente sarà affiancato in attacco dalla promettente punta dell’ Atalanta, ma in prestito al Pescara, Christian Capone. Uscendo dai confini nazionali, tra i più promettenti e interessanti da seguire, ci sono sicuramente i tantissimi gioielli della Francia, del Portogallo e dell’Argentina . Tra i francesi non possiamo non nominare Moussa Diaby del PSG, il difensore francese Evan D’ndicka dell’ Eintracht Francoforte e una conoscenza della Serie A, il portiere viola Lafont. Tra gli Argentini possiamo invece citare Maximiliano Romero, attaccante costato 20 milioni al PSV, e Leonardo Balerdi costato invece 15,5 milioni al Borussia Dortmund. Concludiamo con i giovani portoghesi , in cui citiamo i difensori del Porto Diogo e Leite, ma anche il laterale Dalot pagato 22 milioni dal Manchester United la scorsa estate. Sempre nella nazionale lusitana possiamo segnalare l’attaccante del Braga Trincao, oggetto di desiderio delle più importanti società europee nella scorsa estate. Ma anche il centrocampista del Benfica Gedson Fernandes, già con presenze in Champions League.

3 Torneo che storicamente ha sfornato sempre grandi campioni
Fin dal 1977, anno della prima edizione del mondiale Under-20, questa competizione ha svolto il ruolo di trampolino di lancio per alcuni dei migliori giocatori al mondo. Se andiamo infatti a scavare nel passato vediamo comparire, nell’albo d’oro dei premiati come migliori giocatori del torneo, nomi illustri. Partendo dai tempi più lontani troviamo il nome di Diego Armando Maradona nell’edizione del 1979. Il fantasista argentino partecipò e vinse quella edizione del torneo, segnando sei gol. Rimanendo sempre al secolo scorso possiamo citare anche Roberto Prosinecki, premiato miglior giocatore davanti a Zvonimir Boban. Entrambi infatti parteciparono alla rassegna iridata del 1987. Oppure il maliano centrocampista, tra le altre di Barcellona e Roma, Seydou Keità. Protagonista con il Mali, nel 1999, che arrivò a sorpresa terzo. Passando invece ai giorni nostri troviamo nomi come: Lionel Messi, Sergio Aguero, Paul Pogba, fino all’ultimo premiato Solanke. Tra l’altro, curiosità del caso, il mondiale Under-20 del 2005( in cui Leo segno sei gol) è ancora l’unico mondiale vinto da Lionel Messi con la sua nazionale. Ma tra gli altri che non vinsero il premio di miglior giocatore, che parteciparono però lo stesso al mondiale giovanile troviamo: Trezeguet, Iniesta, Henry, Riquelme, Owen, Zalayeta, Daniel Alves, Luis Figo, Rui Costa.


4 Torneo da sempre imprevedibile con mille sorprese
Storicamente il mondiale Under-20 è un torneo che regala grandi sorprese e grandi storie da raccontare. Partiamo per esempio dalla sorpresa più recente, ma anche quella più gradita da noi italiani, ovvero il terzo posto dell’Italia nel 2017. La nazionale azzurra non era sicuramente tra le favorite, in quell’ edizione, eppure riuscì a centrare un risultato storico. Compiendo un’impresa agli ottavi battendo la Francia, una delle favorite del torneo, e ai quarti 3-2 lo Zambia in inferiorità numerica. La nazionale poi si arrese solo in semifinale contro l’Inghilterra, futura vincitrice del torneo, ma vinse la finale terzo/quarto posto contro l’Uruguay ai rigori. In quella rassegna brillarono: Orsolini con 5 gol segnati, Mandragora attuale centrocampista titolare dell’Udinese e Zaccagno decisivo con le sue parate ai rigori con l’Uruguay. Altra favola da raccontare è sicuramente l’impresa del Ghana nel 2009. La nazionale africana vinse quell’edizione a sorpresa, con una rosa con molti talenti. Tra i vari talenti si affermarono nel grande calcio il difensore Mensah, ma soprattutto Andrè Ayew. Colui che poi diventerà una delle stelle del Ghana ai mondiali di Sudafrica 2010. Quello inoltre è l’unico successo, ancora oggi, di una nazionale africana ad un mondiale Under-20. Ma tante altre ancora furono le sorprese che si susseguirono nel corso delle varie edizioni. Come la Jugoslavia dell’87 o la generazione d’oro portoghese che vinse due edizioni di seguito( 1989 e 1991).

5 Occasione per conoscere il paese ospitante
Come in ogni competizione per nazionali, che di norma si svolgono in uno/massimo due paesi, è bello poter conoscere il paese che la organizza. Quest’ anno sarà il turno della Polonia e delle 6 città scelte per ospitare il torneo. Per la Polonia è la prima competizione Fifa organizzata in assoluto, infatti l’unica grande competizione che aveva già organizzato fu l’europeo del 2008 con l’Austria. L’Italia giocherà la sua partita inaugurale con il Giappone allo stadio Gosir di Gdynia, mentre gli altri due match contro Ecuador e Messico allo Stadion im. Zdzisława Krzyszkowiaka di Bydgoszcz( il più capiente con oltre 20mila posti). Comunque aldilà delle città e dei loro nomi, leggermente difficili da pronunciare, sarà interessante conoscere diversi aspetti sportivi e non di questo paese. Una nazione, che grazie a questo torneo, avrà la possibilità di mostrarsi a tutto il mondo.

All’inizio del torneo non manca molto, noi abbiamo provato a convincervi nel seguirlo, ora sta a voi scegliere. Certo ve lo consigliamo fortemente.

 

Simone Caravano
Simone Caravano 22 anni, laureato in Scienze delle Comunicazioni presso l'università degli studi di Pavia. Attualmente studente della laurea magistrale in giornalismo dell'università di Genova. Credo che lo sport sia un mondo tutto da scoprire e da raccontare, perché offre storie uniche ed emozionanti. Allora quale modo migliore esiste per fare ciò, se non attraverso la scrittura.

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