È stata una settimana molto intensa per il Milan, che lo ha visto protagonista su più fronti. In primis quello societario, dove è cominciata una vera e propria rivoluzione, al termine della quale il Milan passerà dalle mani dei cinesi a quelle del fondo Elliot. Infatti, l’ormai ex presidente Yonghong Li non ha versato i 32 milioni rimanenti prima della scadenza,ed a nulla è valso il suo tentativo in extremis di trovare un acquirente che lo avrebbe aiutato a saldare il suo debito(si era parlato di un magnate Russo o di un Saudita legato alla famiglia reale). Elliot, a questo punto, nonostante gli fosse stata chiesta una proroga, il giorno 10 Luglio ha iniziato ufficialmente la pratica di escussione del pegno delle azioni del Milan tramite la società-veicolo Project RedBlack. Con questo atto, in 48 ore, il tribunale di Lussemburgo ha vidimato la pratica di escussione che poi è stata consegnata nelle mani di Elliot, che a sua volta ha convocato il Cda con l’obiettivo di convertire il credito in azioni e per immettere nel club 150 milioni tra gestione di cassa e mercato. Il Cda, fissato in un primo momento per il 12 luglio alle ore 16:30, è stato rimandato al giorno 21 per assenza del quorum ,in quanto i membri cinesi non si sono presentati. Elliot ha fatto intendere di avere come obiettivo il creare una stabilità finanziaria di gestione e ottenere successi di lungo termine, cominciando dalle fondamenta.
Ma il Milan non sta giocando solo la partita a livello societario, infatti per il 19 luglio è attesa la sentenza dal Tas di Losanna, in merito alla partecipazione o meno del club rossonero alla prossima Europa League. Da questa sentenza non dipendono solo le sorti del Milan, in quanto se dovesse essere confermata l’esclusione dalla competizione europea, la Fiorentina dovrà giocare il preliminare contro la vincente di Banants Vs Sarajevo, andata terminata 1-2 a favore dei bosniaci. Se invece, la sentenza sancirà che il Milan potrà partecipare all’Europa League, sarà l’Atalanta a disputare il preliminare (andata 26 luglio). A Losanna non saranno presenti né Fassone né Mirabelli, ma gli avvocati Roberto Cappelli, Andrea Aiello e molto probabilmente anche lo svizzero Sébastien Bresson, specializzato in arbitri internazionali. Fassone, che nei giorni scorsi ha incontrato a Londra due manager di Elliot, ha concordato i prossimi passi e ha ricevuto rassicurazioni sulla possibilità di poter continuare il proprio lavoro.
La settimana che avrà inizio domani sarà ancora più fondamentale di quella appena trascorsa. In soli sette giorni, l’ambiente milanista potrà essere stravolto. La prima data importante in agenda è quindi il 19 e la seconda il 21. Da quest’ultima si saprà chi dovrà essere il nuovo presidente rossonero, molto probabilmente a ricevere l’incarico sarà Paolo Scaroni.
In attesa di scoprire il suo futuro,anche in ottica del mercato, il Milan ha iniziato il ritiro sotto gli ordini del suo condottiero “Ringhio” Gattuso,una delle poche note liete della passata stagione. Mercato che ha portato in rossonero gli svincolati Reina, Strinic e Halilovic,ma che ancora presenta tante situazioni, in uscita, da chiarire. Una di queste è quella di Gigio Donnarumma, che ha molti estimatori ma ancora nessuna offerta concreta. Un’altra situazione riguarda Bonucci, che secondo alcune indiscrezioni non si sentirebbe al centro del progetto rossonero, e starebbe pensando di raggiungere l’amico di mille battaglie passate insieme in bianconero, Gianluigi Buffon al Psg. Infine c’è le situazioni spinose che riguardano Kalinic, stimato da Atletico Madrid e Siviglia, e Bacca. Da queste uscite in particolare, dipenderanno le possibili entrate. Tutte situazioni che prenderanno corpo fra sette giorni, quando il futuro del Milan sarà più delineato.
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