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#BarSportVS: F1, che stagione dobbiamo aspettarci?

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(Questo articolo è stato pubblicato prima della decisione della FIA di rinviare il GP d’Australia ed aggiornato in seguito. Resta comunque una validissima presentazione del Mondiale che verrà, con un format inusuale).

La 71^ edizione del campionato di Formula 1 sembrava potesse prendere regolarmente il via dal circuito di Albert Park a Melbourne. Soltanto quando un’intera carovana si era da poco stanziata in Australia, ma soprattutto dopo che la McLaren avesse deciso di non scendere in pista nel weekend a causa di un caso positivo al coronavirus all’interno del team, si è optato per il rinvio del Gran Premio. Quella che a questo punto non sappiamo né quando né dove prenderà il via è una stagione di transizione verso la tanto attesa rivoluzione del 2021. Ma non per questo da dare per scontata. Nel nuovo appuntamento di #BarSportVS cerchiamo di rispondere a turno alle più frequenti domande che sorgono prima dell’inizio del Mondiale 2020, come un gruppo di amici seduti al bar (virtuale, viste le circostanze del momento).

1) Mercedes dominerà ancora il mondiale, oppure Ferrari e Red Bull riusciranno a contrastarla?

MARCO (@MZoran83): da che si è entrati nell’era del motore ibrido in F1 la Mercedes è sempre stata la squadra da battere, con una superiorità forse mai vista rispetto alle altre monoposto. E anche questa stagione sembra andare nella stessa direzione, dominio delle stelle d’argento. Che uniscono una monoposto quasi perfetta, a una tecnologia sempre all’avanguardia. Coadiuvati dal miglior pilota in circolazione, Hamilton, alla ricerca di altri record. Se gli anni scorsi la lotta era con le Ferrari, quest’anno si aggiungerà anche Red Bull. Con il motore Honda e un’aerodinamica perfetta potrà provare a tenere testa al team anglo-tedesco. La Ferrari sembra un gradino più indietro, il motore non dà quella velocità utile per primeggiare. Forse dovuta anche alla recente inchiesta conclusa dalla FIA sui motori di Maranello. Sarà un’altra annata d’argento, ma Red Bull è pronta a cogliere il minimo passo falso. Per la Rossa ci sono ancora troppe incognite.

Anche questa stagione sembra andare verso un dominio Mercedes, che unisce una monoposto quasi perfetta a una tecnologia sempre all’avanguardia.

FRANCESCA (@chiariotz): Mercedes sembra essere partita con il piede giusto anche quest’anno, dopo 6 mondiali il team ha ancora voglia di vincere.
Ovviamente il compito di Ferrari e Red Bull sarà quello di provare a contrastare la strapotenza Mercedes. I maggiori candidati a dar battaglia ad Hamilton e la sua Mercedes sono due giovani piloti Max Verstappen (Red Bull) e Charles Leclerc (Ferrari) che hanno già mostrato cose durante la scorsa stagione. Infatti, quest’anno sarà una lotta a tre per il titolo mondiale, ma molto probabilmente sarà Lewis Hamilton a spuntarla con la sua Mercedes.

Sarà una lottta a tre per il titolo mondiale, ma molto probabilmente sarà Lewis Hamilton a spuntarla.

CAROLINA (@CarolinaCamata): il duo Verstappen-Albon è sicuramente una delle accoppiate piloti più interessanti sulla griglia 2020. L’aggressività e l’impulsività dell’olandese unite alla versatilità e all’intraprendenza della new entry thailandese potrebbero spaventare una Ferrari a tratti in difficoltà, soprattutto a partite dalla metà di stagione. La Mercedes, invece, è costretta a rimanere solidissima e dai risultati costanti per non essere in alcun modo disturbata dal talento di Charles Lerclerc e da una Red Bull molto promettente. Max Verstappen non è il genere di pilota che si lascia intimidire da un pluricampione del mondo, perciò meglio non abbassare le difese…

La Mercedes non deve abbassare le difese se non vuole essere disturbata dal talento di Charles Leclerc ed una Red Bull molto promettente.


2) Giovani in rampa di lancio o veterani con ancora molto da dimostrare: tre nomi su cui puntare in questa stagione.

FEDERICO (@Fedeb0lla1): i 3 nomi su cui punto forte per questo 2020 sono Sergio Perez, George Russel e Esteban Ocon.
Il messicano della Racing Point è all’undicesima stagione nel Circus ed è uno dei piloti più esperti in circolazione, capace di esprimere tutto il potenziale della macchina. E se la sua macchina, chiamata da tutti “Pink Mercedes” per l’estrema somiglianza con la freccia d’argento 2019, si dimostrerà simile anche a livello di prestazioni, allora “Checo” potrà togliersi più di una soddisfazione.
Discorso diverso per George Russel. Il talento scuola Mercedes guida una Williams che anche quest’anno cercherà di non arrivare ultima ogni gara, quindi per lui il podio è un’utopia. L’inglese però può dimostrare ancor di più il suo talento, visto che qualsiasi risultato migliore del penultimo posto sarebbe sicuramente merito suo.
Come sarebbe merito esclusivo del pilota se Estaban Ocon, dopo un anno di stop forzato, tornasse nel 2020 e gareggiasse ai livelli che aveva mostrato nella sua prima esperienza in Formula 1. Il francese è stato ai box nel 2019 e sicuramente quest’anno vorrà dimostrare il proprio valore in una scuderia, la Renault, che deve rilanciarsi dopo un 2019 disastroso. Il compagno di scuderia, Ricciardo, potrebbe essere un problema per Ocon, che già in passato aveva sofferto Perez, ma si sa che sbagliando si impara e quindi spero che il 23enne francese sia maturato sotto questo punto di vista.

Perez è capace di esprimere tutto il potenziale della macchina. Russel può dimostrare ancora di più il suo talento. Spero che Ocon sia maturato nei rapporti col compagno di squadra.

 

CAROLINA: nonostante il finale di stagione dell’ex pilota del Cavallino Rampante non sia stato all’altezza delle sue capacità, penso che Raikkonen possa avere l’opportunità di puntare più in alto in questo 2020. Ha ancora molto da dimostrare il campione del mondo della stagione 2007, ed essendo uno dei pochi piloti veterani rimasti sulla grid, può sicuramente usare la sua esperienza e l’alto livello delle sue prestazioni a suo vantaggio per aiutare l’Alfa Romeo Racing a migliorare i suoi risultati.
Sul fronte giovani, invece, la McLaren scommette su Lando Norris e Carlos Sainz. Il podio dello spagnolo al GP del Brasile ci fa ben sperare in una stagione ricca di emozioni e colpi di scena. I due piloti del team inglese sembrano avere trovato un grande equilibrio, e questo non può che migliorare il clima generale della squadra.
Anche Albon ha dimostrato di essere un pilota di grande tecnica e versatilità. C’è anche da dire che è tutt’altro che semplice emergere al fianco di un talento come Max Verstappen, l’Olandese Volante che è riuscito a dare del filo da torcere a tutti i suoi compagni di squadra a partire da Daniel Ricciardo. Proprio lui, l’australiano soprannominato Honey Badger, si troverà affiancato da un Esteban Ocon reduce di una stagione da terzo pilota Mercedes. Potrebbe essere un ritorno complicato per il 23enne francese che è rimasto lontano dalle gare per molto e che necessiterà di tempo per ambire alle posizioni più elevate.
Detto ciò, direi che Raikkonen, Norris e Albon possano dimostrare molto in questa stagione.

L’esperienza di Raikkonen sarà d’aiuto all’Alfa Romeo. Scommessa McLaren con Norris. Albon ha grande tecnica e versatilità.

LUCA (@Luca_Monta_): troppo facile tirare in ballo i piloti Mercedes e Leclerc. Vorrei soffermarmi piuttosto sulla Red Bull, che ormai pare essersi lasciata alle spalle i problemi di affidabilità e si candida a diventare qualcosa di più della “terza incomoda”. Se la vettura rispettasse le attese, allora Verstappen potrebbe giocarsela seriamente per il titolo: versione “ibrida” tra giovane e veterano, all’olandese non sono più concessi peccati giovanili, ci si attende invece invece quella costanza di risultati che gli permetta quantomeno di inserirsi tra Hamilton e Bottas.
Difficile trovare un nome su cui puntare per il premio “best of the rest”. Il Circus è ricchissimo di talenti, ma troppo dipende dalla macchina e i test, che avrebbero dovuto dare indicazioni utili, in realtà hanno portato ulteriore confusione. La forbice si assottiglia sempre di più, ma credo che i veterani prevalgano ancora sulla “next gen”: quindi farei affidamento sull’esperienza e l’abilità nei sorpassi di Daniel Ricciardo (Renault) e Sergio Perez (Racing Point).

Verstappen “ibrido” tra giovane e veterano, ci si aspetta come minimo che si inserisca tra le Mercedes. I veterani prevalgono ancora sulle next gen: Ricciardo e Perez favoriti per il “best of the rest”.


3) Con molti contratti in scadenza e regolamenti nuovi nel 2021, ci sono diversi piloti che vedono la loro carriera ad un bivio: quali saranno le delusioni più grandi di questa stagione?

FRANCESCA: il mercato piloti 2021 piano piano si sta delineando e molto probabilmente sapremo come son composti i team già nella pausa estiva.
Nei top team il sorvegliato speciale è Bottas, che se solo farà un passo falso, nel 2021 potrà essere sostituito da George Russel giovane pilota Mercedes in forza alla Williams. Pure per Sebastian Vettel potrebbe essere l’ultima stagione con la Rossa di Maranello e poi nel 2021 potrebbe accasarsi altrove. Sembrerebbe anche l’ultima stagione per Romain Grosjean, a cui spetta un compito molto arduo, quello di dimostrare di essere all’altezza di stare in F1 dopo la riconferma dello scorso anno.
Ci sono molti piloti che puntano ad entrare in F1 nel 2021, Hulkenberg vorrebbe tornare nel circus dopo che si è visto soffiare il posto da Ocon perché Renault voleva un pilota francese, ma pure dalla F2 serie propedeutica alla F1 ci sono molti piloti che puntano ad entrare in F1 già nel 2021.

Bottas e Vettel rischiano di essere sostituiti, il primo con Russel. Romain Grosjean deve dimostrare di essere all’altezza della F1.

DAVIDE (@BottaDavide): il mercato piloti per definire la griglia 2021 è già iniziato e verosimilmente si chiuderà molto presto rispetto al passato. Chi avrà necessità di mettersi in mostra per trovare un sedile dovrà farlo subito anche a costo di commettere errori.
Guardando ai vertici dello schieramento non si può che pensare a Valtteri Bottas le cui dichiarazioni lo ritraggono come in grado di contendere il titolo ad Hamilton. Se la Mercedes si dovesse dimostrare ancora dominante, il finlandese cercherà di emulare Nico Rosberg e scendere in pista con l’unico obiettivo di battere il compagno di box. Un’arma a doppio taglio che potrebbe far sprofondare Bottas in caso di risultati negativi nelle prime gare stagionali. George Russell è in crescita ed è un serio candidato al secondo volante Mercedes. Sarà una stagione da dentro o fuori per l’ex Williams e il futuro è quanto mai incerto.
Un altro pilota che sembra essere arrivato all’ultima spiaggia è Romain Grosjean. Per il secondo anno è stato riconfermato al volante della Haas tra lo scetticismo di tutti e dopo una stagione deludente. La carriera del francese è in fase calante, per convincere Gene Haas e Gunther Steiner serve prima di ogni altra cosa battere il compagno Magnussen e non commettere errori. Con ogni probabilità questa sarà la sua ultima stagione in F1.

Bottas in grado di emulare Nico Rosberg, ma è un’arma a doppio taglio che rischia di farlo sprofondare. Per Russel stagione da dentro o fuori. Grosjean sembra arrivato all’ultima spiaggia.

 

FEDERICO: per me le 3 delusioni più grandi di questo 2020 potrebbero essere Valtteri Bottas, Kimi Raikkonen e Lance Stroll.
Bottas in Mercedes ha sempre dovuto guadagnarsi la riconferma anno dopo anno, ma in questa stagione potrebbe cambiare tutto: nella sua miglior stagione, quella passata, il confronto con il suo compagno di scuderia è stato impietoso, e chissà che questo non possa avere delle ricadute sul finlandese, che sembra non reggere questo tipo di pressioni. Un nome che inserisco un po’ a sorpresa è Kimi Raikkonen. Il finlandese è in scadenza di contratto e sulla soglia dei 40 anni, quindi le motivazioni potrebbero essere poche, soprattutto se la macchina non dovesse dimostrarsi all’altezza dei suoi competitors. Il terzo e ultimo nome che secondo me deluderà molto in questo 2020 è Lance Stroll. Il canadese ha l’occasione della vita alla guida di una macchina che nei test è sembrata volare, ma potrebbe soffrire terribilmente il confronto con un Sergio Perez che lo ha costantemente battuto nel corso del 2019. Il suo posto non è in discussione, dato che il proprietario della Racing Point è proprio suo padre Lawrence, ma i soldi non comprano il talento e il temperamento.

Bottas sembra non reggere alla pressione del confronto col compagno di squadra. Raikkonen con poche motivazioni a 40 anni e in scadenza di contratto. Caro Stroll, i soldi non comprano il talento e il temperamento.


4) Argomento delicato: Ferrari riuscirà a gestire i due piloti?

CAROLINA: la Ferrari ha sicuramente un grande lavoro da compiere in termini di gestione interna del team. Difatti, proprio il team italiano sembra non aver ancora trovato un equilibrio sul fronte piloti: con un quattro volte campione del mondo come Vettel da una parte e un giovane talento promessa del motorsport come Leclerc dall’altra, è difficile pensare di poter scegliere un pilota che possa fare da secondo all’altro, e allo stesso tempo senza una vera e propria gerarchia piloti c’è il rischio di rivivere il disastro del GP di Brasile dello scorso anno, in cui un incidente tra i due costrinse il ritiro di entrambe le monoposto che portarono perciò a casa zero punti, risultato che senza dubbio influisce sull’andamento generale della squadra e sulla classifica del mondiale costruttori, vinto dalle Frecce d’Argento.
Il GP di Spagna 2016, con il doppio ritiro Mercedes, o il GP di Azerbaijan 2018, ritiro dei due piloti Red Bull, ci fanno capire quanto sia determinante la presenza o la mancanza di una gerarchia piloti. Per questo motivo, stabilire un ordine all’interno della squadra si è dimostrata ormai l’unica maniera per assicurarsi un miglior risultato comune e una maggiore sicurezza per il bene del team. Perciò è bene riflettere su cosa sia meglio puntare: sull’esperienza del pluricampione del mondo oppure sulla freschezza del giovane monegasco?

Stabilire un ordine all’interno del team si è dimostrata ormai l’unica maniera per assicurare sicurezza per il bene della squadra.

 

MARCO: per quanto la F1 sia uno sport di squadra, in pista prevalgono gli individualismi. E un team deve essere bravo a saper gestire i suoi piloti. Dopo la scorsa stagione la Ferrari deve prendere una decisione. Non può più permettere scontri fraticidi in pista e polemiche fuori. La parte difficile sarà decidere da che parte stare. Conviene Vettel, un quattro volte campione del mondo in scadenza di contratto, oppure il giovane Leclerc, rampante e alla ricerca della gloria iridata. Qui sarà Binotto a dover decidere, anche in ottica futura e dei nuovi regolamenti. Ma dal primo GP della stagione dovranno essere messe in chiaro le strategie. Lasciare libertà di correre può essere controproducente e se si vuole vincere non è la miglior soluzione. Dovranno essere bravi anche i piloti ad accettare le decisioni del team. Diversamente sarà una battaglia lunga una stagione, con un finale già immaginabile visto il contratto di Leclerc. La speranza è che i due piloti e il team trovino una soluzione per portare la Rossa sempre in alto, magari mettendo da parte l’orgoglio del campione. Sarà difficile ma è l’unico modo.

In pista prevalgono gli individualismi. Difficile da che parte stare, ma bisogna prendere una decisione. Magari mettendo da parte l’orgoglio.

LUCA: personalmente non capisco la necessità di dover stabilire una gerarchia fissa in casa Ferrari. Il team di Maranello possiede un vantaggio che le altre concorrenti non hanno: tutti e due i piloti che da soli possono giocarsi il Mondiale. Nemmeno la Mercedes. Perché, ammettiamolo, Bottas può veramente lottare per il titolo? Poi magari mi smentirà. Preferire uno all’altro significherebbe anche competere con un solo pretendente ed escludere il secondo dalla lotta.
Vado controcorrente ed espongo la mia stravagante idea: ad ogni gran premio si disputano le prove libere, si completano le qualifiche, poi si vede chi dei due ha più possibilità di vincere e lo si sceglie come “piano A” della strategia di gara. Lo fa anche la Mercedes qualche volta per accontentare il suo secondo pilota. In questo modo un pluricampione come Vettel sarebbe stimolato a battere uno dei più promettenti di questa generazione, mentre Leclerc imparerebbe a mantenere i piedi per terra. Quando si correrà in Europa, si comincerà a capire chi ne ha di più, ora per me è troppo presto.

La Ferrari possiede un vantaggio che le altre concorrenti non hanno: tutti e due i piloti che da soli possono giocarsi il Mondiale. Nemmeno la Mercedes. Perché, ammettiamolo, Bottas può veramente lottare per il titolo?

Formula 1: Binotto, Vettel e Leclerc © Twitter


5) Dietro i 3 top team ci sarà grande battaglia. Chi sarà la migliore del cosiddetto midfield? Riusciranno a salire sul podio?

FEDERICO: sulla carta questo dovrebbe essere l’anno più equilibrato, perché il regolamento tecnico è lo stesso del 2019 e le vetture hanno un anno di dati in più da analizzare, quindi spero che la lotta non sia soltanto tra Mercedes, Red Bull e Ferrari.
Detto questo, la favorita ad essere “la prima degli altri” è la Racing Point, anche se i test vanno considerati fino ad un certo punto. L’altra mia favorita è la McLaren, che l’anno scorso si è aggiudicata l’ambito quarto posto nella classifica costruttori e vorrà sicuramente ripetersi, oltre ad avere una delle coppie di piloti più interessanti del Circus. Senza dimenticarci di Renault e Alpha Tauri, che partono forse un passo indietro ma che hanno le carte in regola per fare una grande stagione.

Sulla carta dovrebbe essere l’anno più equilibrato. Favorite Racing Point e McLaren, ma non dimentichiamoci di Renault e Alpha Tauri.

DAVIDE: sulla carta la lotta per il quarto posto nel mondiale costruttori è tra Mclaren, Renault e Racing Point. La scuderia di Woking è in risalita grazie ad una buona vettura e una coppia di piloti veloce e affiatata. Renault è attesa al riscatto dopo la delusione del 2019 dove ci si aspettava di ridurre il gap con i top team e invece è arrivato il sorpasso da parte della Mclaren (equipaggiata con Power Unit francesi). La scuderia di proprietà di Lawrence Stroll invece ha visto salire le proprie quotazioni grazie alle ottime prestazioni messe in mostra nei test di Barcellona. Non senza polemiche: la nuova Racing Point è stata ribattezzata “Pink Mercedes” per una marcata somiglianza con la Mercedes 2019 e non sono da escludere azioni legali da parte degli altri team, per far luce su possibili travasi di informazioni tra i due team.
Lo slancio acquisito dalla Mclaren nella passata stagione la vede favorita nel mondiale costruttori di centro gruppo, mentre tra i piloti mi aspetto grande equilibrio tra Sainz, Norris, Ricciardo, Ocon e Perez. Sfruttando situazioni particolari uno di questi può ambire a salire sul podio anche in più occasioni come già accaduto in passato al messicano, sempre pronto a cogliere la palla al balzo.

McLaren veloce ed affiatata, parte favorita. Renault attesa al riscatto. Perez sempre pronto a cogliere la palla al balzo con la Racing Point.

FRANCESCA: quest’anno dietro i tre top team ci sarà una lotta serrata tra altre tre scuderie: Mclaren, Racing Point e Alpha Tauri.
La migliore risulterà Mclaren perché oltre ad aver fatto molti progressi può contare su una coppia di piloti-amici che si spronano a fare sempre meglio. Racing point, invece, quest’anno grazie ai soldi portati dal padre di Stroll è riuscita a fare una copia della Mercedes 2019, però bisogna vedere se la macchina assomiglia solo nella livrea o anche nelle prestazioni. Sicuramente il punto di forza Racing Point sarà il motore Mercedes. Alpha Tauri, invece sarà una outsider, ha due piloti con una gran voglia di fare bene e dimostrare che pure loro hanno del talento.
Tutte e tre le scuderie citate potrebbero finire a podio, se ci saranno delle gare pazze come Germania o Brasile 2019 potremo vedere qualche volto nuovo anche sul podio e chi lo sa magari vedremo anche una loro vittoria.

McLaren, Racing Point e Alpha Tauri hanno possibilità di salire sul podio se ci saranno delle gare pazze. Magari anche una vittoria, chi lo sa…

Hanno collaborato Federico Bolla, Davide Bottarelli, Carolina Camata, Francesca Chiariotti, Marco Ferraris e Luca Montanari.

La Redazione
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