Domenica sera, con la vittoria del Canada sulla Spagna, si è conclusa la ATP Cup. È stato un torneo avvincente, pieno di colpi di scena, di partite combattute e dal tasso tecnico elevato. Al di là del risultato delle singole nazionali, alcune hanno superato le aspettative e altre le hanno deluse. Il torneo ci ha lasciato tanti spunti, sia in ottica Australian Open, sia per il futuro delle squadre.
La sorpresa del torneo è stata il Canada. In pochi a inizio torneo li avrebbero inseriti tra i favoriti, visto il valore delle altre nazionali e visto il girone di ferro in cui erano inseriti (Canada, Gran Bretagna, Germania, USA). Eppure hanno passato il turno perdendo solo all’esordio contro gli Usa. Notevole è stata la prestazione di Dennis Shapovalov e Felix Auger-Aliassime. I due alfieri della formazione canadese sono andati in crescendo per tutto il torneo, trovando una grande intesa anche nel doppio, che si è dimostrato fondamentale in questa ATP Cup, confermando il trend visto già in Coppa Davis.
Proprio il doppio è stata la causa dell’eliminazione dell‘Italia nei gironi. La nazionale azzurra si presentava al torneo come una delle favorite se non la favorita, visto la presenza di due top 10 come Jannik Sinner e Matteo Berrettini e l’assenza di Andrej Rublev nella Russia. Ma già dalla prima partita si capisce che il doppio è un problema, serio ed evidente, soprattutto quando uno dei due singolaristi non è al massimo della forma, in questo caso Berrettini. La nazionale ha provato varie soluzioni come Berrettini-Bolelli contro l‘Australia, per poi trovare una apparentemente buona in Sinner-Berrettini, i quali riescono a battere la Francia. Ma i due nella sfida decisiva contro la Russia fanno vedere la mancanza di abitudine e di esperienza nel giocare il doppio. Il proposito per il nuovo anno è quello di trovare presto una soluzione stabile, magari rispolverando un vecchio duo vincente come Fognini-Bolelli.
Chi invece riesce sempre a tirare fuori l’asso dalla manica è la Russia, che pur senza Aslan Karatsev e Andrej Rublev, xonvocando quindi il numero 148 del ranking Roman Safiullin, resta competitiva al massimo. Il valore aggiunto della Russia è Daniil Medvedev, in buona forma e già pronto a recitare il ruolo di favorito all’Australian Open. Il numero 2 del mondo dimostra ancora una volta di essere sempre in controllo dei match che gioca, alternando momenti in cui si difende correndo ai lati del campo e altri dove comanda gli scambi facilmente. In più a questo va aggiunto un servizio che raramente lo tradisce. Dietro di lui Roman Safiullin si comporta benissimo, vince contro James Duckworth, Arthur Rinderknech e trova l’intesa in doppio con il compagno di squadra. La Russia, pur sconfitta in semifinale dal Canada, dimostra ancora una volta di essere la squadra più completa del panorama mondiale.
Complici infortuni e Covid, che hanno tagliato fuori parecchi big, le varie squadre si sono presentate al torneo con roster rimaneggiati e pieni di seconde linee, le quali si sono rivelate determinanti in positivo per alcune e in negativo per altre. La Polonia arriva in semifinale grazie non solo all’oramai affermato Hubert Hurkacz, ma anche grazie a Kamil Majchrzak, che nella fase a gironi vince tutti i suoi match però poi non riesce a partecipare alla semifinale contro la Spagna. La Grecia invece, orfana di Tsitsipas alle prese con problemi fisici, non riesce a trovare un sostituto all’altezza della situazione, e termina di fatto al terzo posto il girone, davanti solo alla Georgia.
Per concludere la ATP Cup è una competizione che è nata da poco ma già ha raccolto consensi ovunque, soprattutto dagli sponsor. Basti pensare che il montepremi generale è di 14 milioni di dollari. Ad esempio, il secondo singolarista della Georgia Aleksandre Metreveli, numero 571 del ranking, guadagnerà solo per la partecipazione 15000 dollari e 30000 per una vittoria. Cifre altissime considerando che in carriera ha guadagnato 132000 dollari. Al di là delle cifre, staremo a vedere se sarà il futuro delle competizioni a squadre nel tennis e se i giudizi dati saranno confermati nel primo Slam dell’anno.
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