Nel corso del tempo il compito del Regista ha subito molte variazioni, passando dal ‘classico’ numero 10 (e non) statico in mezzo al campo (vedi Gianni Rivera, Juan Alberto Schiaffino, Andrea Pirlo, ecc.) ad un prototipo di ‘regista mobile’, ossia un giocatore che non si attiene solamente a fare gioco e creare, ma anche e soprattutto a muoversi per il campo, coprire gli spazi, difendere ed inserirsi al momento giusto per andare lui stesso in rete. L’esempio più lampante è quello di Ivan Rakitic, giocatore che accompagna la sua tecnica sopraffina ad un gran ‘lavoro sporco’ in fase difensiva e un ottimo apporto offensivo grazie ai suoi inserimenti (Gli juventini ricorderanno sicuramente il gol in Finale di Champions League del 2015, avvenuto proprio in seguito ad un ottimo inserimento del croato tra i centrali bianconeri.) e al suo tiro da lontano.
È il caso di Nikola Moro, centrocampista croato classe 1998 della Dinamo Zagabria, alto ben 1.84 m. Egli, di fatto, è un tuttocampista con una grandissima tecnica di base e visione di gioco abbinate ad un perfetto apporto in entrambe le fasi, fanno di lui un giocatore completo, capace di prendersi sulle spalle il centrocampo della Dinamo a soli 19 anni, non una cosa da poco, se pensiamo all’enorme calore dei tifosi croati. Nikola inoltre è ambidestro e, a questo proposito, ha già dimostrato di saper far male dalla distanza con entrambi i piedi.
Nikola viene notato ed ingaggiato dalla Dinamo nel 2009, all’età di solo 11 anni, dove inizia il suo percorso nelle giovanili di una squadra professionistica, dove la sua trafila va di pari passo con quella in nazionale, egli, infatti, a 13 anni esordisce per la prima volta con la maglia della Croazia U14. Ma è nel 2014, a 16 anni, che si ha la vera e propria esplosione di Moro quando, a 16 anni, debutta per la prima volta in un campionato professionistico con la maglia della Dinamo Zagabria II che milita nella 2.HNL, seconda divisione croata, dove in 25 presenze mette a segno ben 5 reti, mostrando fin da subito ottimi tempi di gioco e un tiro dalla distanza molto potente e preciso, mentre in nazionale esordisce nell’U17, diventando capitano e numero 10, dove colleziona ben 17 presenze, condite da 7 gol che fanno di lui un pilastro imprescindibile nel centrocampo croato.
Dopo 2 anni di ‘ambientamento’ con i grandi, Nikola Moro viene promosso in prima squadra nella stagione 2016-2017 dove, dopo un anno passato per lo più in panchina, inizia a scalare le gerarchie, partendo da titolare nella stagione successiva, 2017-2018, trascinando a suon di ottime prestazioni la Dinamo alla conquista del titolo di BiCampione di Croazia, mostrando una grande presenza in mezzo al campo, riuscendo a vincere sia campionato che coppa nazionale, trofei che a Zagabria mancavano da 2 anni, giocando la bellezza di 24 partite su 36, realizzando 4 gol e 2 assist, niente male per un diciannovenne alla sua prima esperienza in prima squadra da titolare. Egli inoltre totalizza 4 presenza nei play-off di Europa League, prima che la sua squadra venisse eliminata, in modo alquanto clamoroso dallo Skenderbeu, squadra albanese.
Moro nella sua ultima stagione ha giocato prevalentemente nel centrocampo a 2 disegnato da Nenad Bjelica, i più appassionati lo ricorderanno per la sua esperienza, nella stagione 2014-2015, alla guida dello Spezia, nella nostra Serie B, assieme a Tongo Doumbia, ovvero un centrocampista di rottura, fattore che ne ha esaltato le qualità.
Il paragone più calzante è proprio quello già citato nel prologo, con Ivan Rakitic, sia per posizione in campo, sia per la sua stazza fisica. I paragoni, si sa, possono pesare troppo, ma al momento Nikola Moro sembra non soffrire per niente la pressione, tantomeno le sirene delle Big europee, staremo a vedere se si tratterà di un vero campione, oppure soltanto di una meteora…
In allegato ecco a voi un video con alcuni highlights della sua ultima stagione:
A cura di Alessio Beoni.
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